
Dopo il tabù-Atalanta, i giallazzurri vogliono sfatare quello del Sassuolo mai battuto nei 10 precedenti (6 sconfitte e 4 pareggi). Senza Harroui, Eusebio Di Francesco chiede massima attenzione ed una partita tosta. Alessio Dionisi, tecnico degli emiliani, cerca conferme dopo la vittoria contro il Verona ma alza guardia. “Avversari organizzati e guidati da un ottimo allenatore”. Fuori il portiere Consigli
L’undicesima partita tra Frosinone-Sassuolo è un piatto ricco. Non sarà solo la sfida tra 2 squadre a caccia di conferme, punti pesanti e che scommettono sul gioco d’attacco. Non sarà solo la gara degli ex (12 da una parte e dall’altra) o dei grandi assenti (Harroui e Consigli). Ma sarà anche un match dove i ciociari cercheranno di sfatare un tabù lungo la bellezza di 15 anni. I giallazzurri infatti non hanno mai battuto gli emiliani nei 10 precedenti tra Serie B ed A rimediando 6 sconfitte e 4 pareggi.
Insomma come è successo con l’Atalanta la tradizione negativa può diventare una molla importante per dare qualcosa di più. I tifosi ci sperano con tutto il cuore e sono pronti a spingere i canarini nella giornata che segna il ritorno del campionato dopo la sosta per gli impegni delle nazionali.
Statistica da ribaltare

I numeri della partita gridano vendetta. Pensate che in casa il Frosinone ha racimolato appena 1 punto (2-2 in Serie B nel 2008-2009, in porta c’era Frattali) in 5 incroci. Poi 4 sconfitte di fila, di cui 2 nei campionati di A. Emblematico inoltre il computo dei gol: 22 reti subite (5 ne ha segnate l’ex attaccante neroverde Martinetti) e 12 quelle segnate. Altra dato da sottolineare: nelle 2 stagioni di Serie A è stato proprio il Sassuolo a condannare il Frosinone alla retrocessione matematica.
La prima volta nel 2016 vincendo in casa con 1 rete di Politano. Una partita che ricordano in tanti per l’applauso della Curva Nord ai propri giocatori. Un gesto di grande sportività: Di Francesco (all’epoca sulla panchina del Sassuolo) invitò i suoi giocatori ad unirsi all’applauso ed in conferenza stampa si complimentò con gli spettatori. Nel 2019 invece il 2-2 a Sassuolo decretò il ritorno in Serie B con 3 turni d’anticipo.
Domenica dunque per il Frosinone ci sarà l’occasione per ribaltare la tradizione, conquistare la seconda vittoria (terzo risultato utile di fila) e balzare a quota 7 dopo 4 turni. Un punteggio a dir poco incoraggiante. Il precedente con l’Atalanta (4 ko e 2 pareggi prima della vittoria del 26 agosto scorso) è beneaugurante.
Di Francesco: “Berardi da circoletto rosso”

Il tecnico del Frosinone ritrova la squadra dove ha scritto la storia con la promozione in Serie A e la qualificazione in Europa League (209 presenze dal 2012 al 2017). “E’ stata una squadra importante per me, come io sono stato l’allenatore che negli anni ha fatto crescere il valore della società e quindi di tanti calciatori. Rivedrò tanti amici ma per 100’ saremo nemici in campo”, ha detto il tecnico che teme parecchio il Sassuolo formato-trasferta.
“E’ una squadra di grandissime potenzialità soprattutto in avanti – ha aggiunto – E poi ha un Berardi in più, un ragazzo da ‘circoletto’ rosso. L’approccio è importante, il Sassuolo ha tanta qualità e riparte benissimo. Ha giocatori interessanti, noi dobbiamo avere massima attenzione. Il Sassuolo è una piccola grande squadra, che si esprime meglio fuori che in casa”.
La formazione neroverde tra l’altro è seconda in Serie A nei dribbling (9). “Allora tranciamo loro le gambe – ha ironizzato – Scherzi a parte, ripeto: è una formazione che ha riparte forte grazie a questi numeri. A me piace questa idea di calcio. Non è vero che non ci sono più giocatori che dribblano. Bisogna stare molto attenti”.
Le scelte di DiFra

Senza Harroui (assenza a dir poco pesante), il Frosinone dovrebbe tornare ad un 4-3-3 più classico. D’altronde Di Francesco ha ribadito che il modulo di partenza resta il 4-3-3. (Leggi qui: Frosinone, tutti gli scenari senza la “stella” Harroui).
E così la difesa dovrebbe essere la stessa con Oyono, Monterisi, Romagnoli e Marchizza. Anche Lirola ed Okoli comunque hanno chance. In mezzo al campo dovrebbe trovare spazio Gelli (ha recuperato dall’affaticamento) anche se Di Francesco vuole valutarlo bene e deciderà solo nell’immediata vigilia. Confermati invece Mazzitelli e Barrenechea. Davanti Cheddira è insidiato da Kaio Jorge. Sulle corsie laterali Soulé e molto probabilmente Baez.

Di Francesco, come ha ammesso, dovrà gestire le energie in vista delle 3 gare in 9 giorni (Sassuolo, Salernitana sabato 23 e Fiorentina mercoledì 27). In questo discorso s’inserisce l’inserimento degli ultimi arrivati. Tutti alla fine convocati. “Bourabia e Reinier sono i giocatori più indietro perché erano da circa 20 giorni ai margini delle loro squadre – ha spiegato l’allenatore – Devo dire che noi dovremo essere bravi a gestire questo periodo perché avremo 3 partite in 9 giorni. E gli ultimi allenamenti veri li abbiamo effettuati in questi 2 giorni (venerdi pomeriggio e sabato mattina, ndr). Sono tante le valutazioni”.
Dionisi cerca conferme

Il Sassuolo, reduce dal successo 3-1 sul Verona, vuole continuità. “In generale sono soddisfatto del lavoro che abbiamo fatto. Venivamo da una vittoria e questo ci ha motivati molto. L’aspetto negativo è che gli allenamenti durante queste soste sono ad organico ridotto, per cui è un po’ più difficile – ha chiosato Alessio Dionisi, trainer del Sassuolo – Ripartiremo più rafforzati visto che recuperiamo Defrel e ci sarà anche il nuovo arrivato Castillejo. Ovvio che i risultati aiutano ma non dobbiamo soffermarci a questo. Potevamo fare qualcosa in più nelle prime 3, ora arriva la quarta. Una squadra che ha corsa ed è organizzata ma noi andiamo lì per fare partita e per vincere”.
Dionisi alza la guardia e non nasconde la sua preoccupazione. “Il Frosinone è una squadra di Serie A per cui non c’è scritto da nessuna parte che non possa fare punti – ha sentenziato – In secondo luogo conosco l’allenatore che a Sassuolo ha fatto benissimo e il tipo di impronta che vuole dare alla squadra. Alcuni dei nostri giocatori sono andati al Frosinone e sono bravi. Sono un club neopromosso con un grande entusiasmo e avranno dalla loro parte il pubblico”.

Tra i pali out Consigli, dentro Cragno. Fuori anche Alvarez. Dionisi potrebbe passare dal 4-3-3 al 4-2-3-1 con Bajrami sulla trequarti al posto di Thorstvedt. In difesa dovrebbero giocare Toljan, Erlic, Tressoldi e Vina. Mediani Boloca (uno degli ex) e Henrique. Nella batteria dei trequartisti Berardi, Bajrami e Laurientè. Terminale offensivo Pinamonti (altro ex).