Il futuro della politica italiana sospeso lungo la via Emilia

Sembra davvero che tutti i partiti e i leader dovranno attendere i risultati delle regionali emiliano-romagnole per fare i conti con la realtà e programmare il futuro. Ma è proprio così? In realtà c’è chi proverà comunque a resistere o ad insistere in ogni caso.

Non resta davvero che attendere il 27 gennaio, il giorno dopo le elezioni regionali dell’Emilia Romagna, caricate di un significato politico enorme e probabilmente spropositato. Sarà un esame per tutti davvero, non soltanto per i principali sfidanti e cioè Stefano Bonaccini (centrosinistra) e Lucia Borgonzoni (centrodestra).

Giuseppe Conte

Sarà un esame per il governo presieduto da Giuseppe Conte, che ha rinviato per questo la verifica di maggioranza. Conte però appare intenzionato ad andare avanti comunque e infatti ha già detto che il test non sarà decisivo per il Governo. Ma sarà proprio così?

Anche il Movimento Cinque Stelle (che potrebbe far registrare un risultato al di sotto del 10%) probabilmente cercherà di andare avanti in ogni caso. È chiaro che ogni sconfitta (specie se cocente) paradossalmente rafforza il desiderio di restare al Governo e in Parlamento.

Il Partito Democratico di Nicola Zingaretti si gioca una partita enorme, dal momento che il Segretario ha già annunciato l’apertura di una prossima stagione congressuale nazionale. Zingaretti pensa di vincere e di ribaltare tutti i ragionamenti che sono stati fatti negli ultimi sei mesi. Un successo gli consentirebbe di diventare l’unico punto di riferimento politico del Governo e di impostare il congresso del Pd come vuole lui. Ha già avuto la “benedizione” di Romano Prodi.

Per Matteo Renzi cambierebbe poco comunque: lui nel Governo si sente libero di assumere qualunque tipo di iniziativa e infatti critica un giorno sì e l’altro pure il Pd, i Cinque Stelle e Giuseppe Conte.

Nel centrodestra è Matteo Salvini l’osservato speciale. Se vince Lucia Borgonzoni, allora il Carroccio avrà un’autostrada per cercare di dare la spallata finale ad un Governo che sarebbe moribondo. A quel punto non sarebbero escluse le elezioni anticipate anche nel Lazio. Se invece Salvini perde, il vento della Lega si fermerebbe. A quel punto si aprirebbe uno scenario nuovo.

Molta attenzione anche alle percentuali di Forza Italia di Silvio Berlusconi. Mentre i Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni si aspettano un successo.
Infine, le Sardine. Neppure loro possono prescindere dal risultato. Il 27 gennaio è vicinissimo. Per fortuna.

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