Il gioco degli specchi sulle liste per le Provinciali

Nel Pd una lista di Partito e poi le civiche per drenare risorse ai rivali. In Fratelli d'Italia la necessità di garantire gli equilibri. E superare trappole e doppi giochi. Nella Lega la conta tra le varie anime. Benvenuti al gioco delle Provinciali di dicembre

Il Partito Democratico si vede a stretto giro: il Segretario provinciale Luca Fantini ha riconvocato la Direzione. Metterà il sigillo ufficiale sulla decisione di presentare una lista Dem alle prossime provinciali; lasciando aperta la via per altre due liste: civiche, nelle quali convogliare gli amministratori di area ma non iscritti al partito (in una) ed i delusi dal centrodestra (nell’altra). Nelle stesse ore Fratelli d’Italia è alle prese con una non semplice sintesi politica: il presidente provinciale Massimo Ruspandini sta bilanciando le varie sensibilità interne per allestire una lista che sia allo stesso tempo competitiva ed equilibrata, nella quale ci sia spazio per tutte le nuove sensibilità che compongono FdI. Ha lo stesso problema che sull’altro fronte Fantini ha risolto con le civiche.

Uno, nessuno, centomila

Stefania Furtivo, Roberto Caligiore, Riccardo Del Brocco

Il problema per Ruspandini sono quelli che stanno tentando un gioco inedito per la sua formazione: mettere la fiche su più componenti, accreditandosi con l’uno o con l’altro pur di poter reclamare la candidatura. Il senatore viene dalla fondazione di Alleanza Nazionale, ha vissuto la confluenza nel Popolo delle Libertà, attraversato il famigerato Che fai mi cacci? di Fini a Berlusconi, digerito il Predellino, abbracciato con convinzione il progetto di Fratelli d’Italia. Il gioco degli specchi non lo impressiona.

Il suo WhatsApp si è riempito nelle ore scorse con decine di messaggi che gli segnalavano il consigliere provinciale di Carlo Calenda Alessandra Sardellitti impegnata a Frosinone ad incontrare suoi insospettabili colonnelli interessati a disertare. False tutte le segnalazioni.

Altri messaggi testimoniano che Tizio non sta con Caio ma con Sempronio, pertanto è meglio non fidarsi di Mevio. Rientra tutto nella strategia della tensione interna culminata con la spaccatura verticale dei giorni scorsi tra Partito e Gruppo consiliare di Frosinone, legata alla prossima scelta del candidato sindaco per il dopo Ottaviani. (Leggi qui Il tavolo ribaltato da Ottaviani ai Fratelli d’Italia).

Si spiegano cosi le dichiarazioni ufficiali rilasciate in queste ore. Daniele Maura è il Presidente d’Aula uscente: Ruspandini è il leader del Partito, compete a lui la scelta dei candidati, noi siamo tutti a disposizione”. Riccardo Del Brocco, assessore all’Ambiente di Ceccano “Attendo solo le indicazioni di Massimo sugli amministratori da far votare”. Stefania Furtivo, consigliere provinciale uscente “La conferma della mia candidatura è nelle mani di Ruspandini, io sto con lui in piena linea con Del Brocco”.

La conta nella Lega

Pasquale Ciacciarelli (Foto Vincenzo Livieri / Imagoeconomica)

No su tutta la linea della Lega da Pasquale Ciacciarelli. Il responsabile provinciale Organizzazione non vuole sentir parlare di liste civiche. Nelle ore scorse ha confermato “Io mi conto nella lista di Partito. E se ci saranno candidati nostri o che fanno riferimento a nostri dirigenti, candidati in altre liste ci regoleremo di conseguenza”.

I rumors continuano a parlare di un Anselmo Rotondo (sindaco di Pontecorvo) molto urtato dal trattamento ricevuto. E che nei giorni scorsi avrebbe ricevuto un’apertura da un’autorevole Civica sulla quale potrebbe riversare le sue preferenze il capogruppo uscente di Forza Italia Gianluca Quadrini. Entrambi – non è un mistero – hanno una fitta interlocuzione politica con l’onorevole Francesca Gerardi.