Il gioco dello specchio riflesso in Consiglio Comunale

Il Consiglio Comunale sulla Sanità. Si riduce ad un gioco allo 'Specchio riflesso'. Dove ognuno imita l'avversario. E vince chi sbaglia meno

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Lo conoscete no? È un gioco che tutti abbiamo giocato da piccoli.  Si gioca, di solito, in due. Consiste nel mettersi uno di fronte all’altro, imitandosi a vicenda, e replicando ognuno le mosse dell’altro. Vince chi non sbaglia.  È un gioco innocente. Da bambini, appunto.

Il problema (perché in effetti è un vero problema) è che quel gioco è più o meno quello che è andato in scena giovedì sera ad Anagni nel corso di un consiglio comunale, l’ennesimo si potrebbe dire, dedicato alla Sanità.

Il rimpallo di competenze

Daniele Natalia

Un consiglio comunale chiesto dalla minoranza per fare il punto sulla situazione dell’offerta sanitaria sul territorio. Ma che si è ben presto trasformato in un rimpallo di competenze. Le stesse, ormai, da anni.

Con la minoranza a ricordare le responsabilità della Giunta di centrodestra capitanata dalla Polverini nella chiusura dell’ospedale anagnino: e con la maggioranza a replicare citando le responsabilità di Asl provinciale e (soprattutto) governo regionale (di centrosinistra ovviamente) nella mancata riapertura dell’ex nosocomio.

Lo ha detto chiaramente il consigliere di Idea Anagni Guglielmo Vecchi con un intervento appassionato (e forse per questo condito da qualche espressione colorita di troppo): per riaprire l’ospedale in città bisognerà aspettare la vittoria (del centrodestra ovviamente) alle prossime regionali.

Per non parlare del rimpallo tra Luigi Pietrucci di Cuori Anagnini (maggioranza) e Valeriano Tasca di Casapound (opposizione) su due diversi servizi alternatisi all’interno dei locali di Onorato Capo; l’ospedale ambientale (prima) e l’ospedale di comunità adesso). Il primo era la novità saltata fuori all’epoca dell’arrivo del sindaco Fausto Bassetta. Descritta come una rivoluzione dal centrosinistra (di allora), e sbeffeggiata come un centro dietetico o poco più dal centrodestra (di allora).

I due schieramenti si sono adesso invertiti le parti sul tema dell’ospedale di comunità; un “importante punto di partenza” a sentire il sindaco Daniele Natalia e tutta la sua maggioranza di centrodestra; una presa per i fondelli che testimonia l’ “irrilevanza politica di Anagni” (Alessandro Cardinali) per l’opposizione consiliare.

Il gioco degli specchi per qualche voto

Alessandro Cardinali (Foto © IchnusaPapers)

La verità, come si è detto anche in altre circostanze, è che quello dell’ospedale (assieme al biodigestore; non a caso proprio all’inizio dell’assise è stato chiesto un altro consiglio sul tema da alcuni esponenti della maggioranza) sarà un tema caldissimo della prossima campagna elettorale.

Non solo per le Comunali, ma anche per le Regionali. Di qui il rimpallo delle colpe per guadagnare qualche voto in più. Con tutti e due gli schieramenti a puntare il dito dall’altra parte al grido di “è colpa tua. Sarebbe bastato, all’epoca di Bassetta, usare toni meno trionfali ed insistere per avere risultati più concreti. Basterebbe, adesso, per il centrodestra locale, evitare i toni alla “adesso ci penseremo noi”,  facendo meno parole e più fatti.

Altrimenti si torna allo specchio riflesso. Ma quello, appunto, è un gioco a bambini.