Il gioco di Salvini: tutto per tutto per evitare il ritorno al proporzionale

Foto © Imagoeconomica / Sara Minelli

Il leader della Lega in Emilia Romagna cerca la spallata al Governo per andare alle urne subito. Ecco perché vuole farsi mandare a processo e giocare il ruolo della “vittima”. Nicola Zingaretti non ha altre alternative se non quella di reggere lungo la linea Maginot.

Non ci sono più “terreni franchi”, non esiste più uno spirito istituzionale che possa essere invocato per questioni che con la politica non c’entrano nulla. Tutto è campagna elettorale per la Lega di Matteo Salvini, che vuole vincere in Emilia Romagna per aprirsi la strada per Palazzo Chigi.

Nave Gregoretti ormeggiata Foto © Imagoeconomica / Alessia Mastropietro

Sulla vicenda del sì all’autorizzazione a procedere della commissione sul caso della nave Gregoretti, Salvini ha rincarato la dose. Dicendo: “I vigliacchi del Pd non si sono neanche presentati. Spero che almeno in Senato si presentino, perché voglio guardare negli occhi chi mi ritiene un criminale che merita la galera per aver difeso i confini e l’onore del mio Paese. Dei 5 Stelle non si ha traccia di esistenza in vita, ma in quell’aula di tribunale se mi ci mandano chiamerò sicuramente anche Conte e Di Maio che c’erano e non dormivano“.

Il segretario del Pd Nicola Zingaretti ha risposto: “Salvini che fa la vittima è patetico. Sui processi il Pd non voterà mai sulla base di un giudizio politico ma solo sulla base della valutazione delle carte processuali. Si deve fare così per le persone normali e si deve fare così anche per i potenti. Senza privilegi o persecuzioni per nessuno. La gazzarra di queste ore ha un solo fine: strumentalizzare politicamente una vicenda giudiziaria e far dimenticare che il Governo ha tagliato le tasse sugli stipendi ai lavoratori“.

Nicola Zingaretti a Rtl 102.5

A Rtl 102.5 Zingaretti aveva ribadito lo stesso concetto: “Matteo Salvini sta usando ancora una volta un tema che riguarda la Giustizia per motivi politici e personali. Lo ha fatto quando c’è stato il caso Diciotti, lo ha fatto quando è fuggito dal Parlamento e il presidente lo chiamava per chiedere la sua opinione sul Russiagate“.

Ormai è chiaro che sul significato del voto in Emilia Romagna ha ragione Salvini: sarà un referendum. Se vince il centrodestra a traino Lega sarà francamente impossibile per la maggioranza giallorossa restare al Governo come se niente fosse. Si aprirebbe davvero la resa dei conti sia nel Pd che nel Movimento Cinque Stelle.

Se invece dovesse vincere Stefano Bonaccini, proprio perché è un referendum, Salvini qualche conclusione dovrebbe trarla. Ma bisogna aspettare.

C’è un altro elemento che però nessuno finora considera: il prossimo sistema elettorale sarà proporzionale. Ognuno in Parlamento avrà le mani libere, sia nel centrodestra che nel centrosinistra. Forse è proprio per questo che Matteo Salvini sta giocando il tutto per tutto in Emilia Romagna: per evitare che si cambi il sistema elettorale, provando subito la spallata. Per andare alle urne con questo sistema.

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright