Il grande Centro di Renzi con Mara Carfagna leader

L’undicesima edizione sarà quella di una Leopolda di guerra. I suoi fedelissimi l’hano ribattezzata Operazione Oltre e Matteo Renzi ha le idee chiare. Ecco chi ci starebbe e come verrebbe calata nei territori. A cominciare dalla Ciociaria. Tutti i retroscena.

Significherebbe mettere insieme Italia Viva di Valentina Calcagni e Germano Caperna con Azione di Antonello Antonellis e Alessandra Sardellitti. Ma pure con Coraggio Italia di Mario Abbruzzese. E con esponenti di Forza Italia che non vogliono più stare con Silvio Berlusconi. Suggestivo. Ma complicato.

I suoi fedelissimi l’hanno già ribattezzata “Operazione Oltre”, lui parla apertamente di Grande Centro. Matteo Renzi sa che l’undicesima sarà una Leopolda di guerra. Sta preparando al meglio la partita per il Quirinale, ma poi occorrerà entrare nell’ottica di una campagna elettorale all’arma bianca. Con il rebus di una legge elettorale che ancora non c’è.

La strategia di Matteo

Matteo Renzi alla Leopolda 11

Ma la strategia di Matteo Renzi è chiara e il Corriere della Sera l’ha spiegata così: “Per rimanere in prima linea, specie con 345 posti in meno in Parlamento, serve un nuovo contenitore politico: «“Grande Centro”, “Nuovo Centro”? Termini consunti — spiega un fedelissimo renziano —. Qui semplicemente bisogna andare “oltre”, se proprio vogliamo uno slogan: un centro draghiano, che però prevede un’opa, più o meno ostile, su Forza Italia».

Italia Viva ha 43 parlamentari e nelle aule di Montecitorio e Palazzo Madama è decisiva. La cosiddetta Operazione Oltre guarda pure alla possibilità di una legge elettorale proporzionale.

Oltre ma con chi?

Ma chi potrebbero essere i soggetti coinvolti. Il Corriere della Sera scrive: “C’è Carlo Calenda, con cui il rassemblement liberal è andato già in porto in Europa. E già qui arriva il primo ostacolo: il leader di Azione, che su questo fronte non sente Renzi da un po’, è disposto al dialogo anche in Italia ma rimanda con chiarezza a due sue dichiarazioni: «Renzi scelga: o politico o businessman». E poi: «Serve un progetto davvero riformista e non tatticista, come l’alleanza con Micciché in Sicilia».

Quello della leadership è il nodo chiave. Occorre mettere insieme, oltre a Renzi e Calenda, anche i parlamentari di Coraggio Italia (oggi 30, ma con tensioni Brugnaro-Toti), +Europa con Della Vedova-Bonino e soprattutto quel pezzo di FI contrario ai flirt sovranisti con Salvini e Meloni.

Mara Carfagna (Foto: Imagoeconomica, Stefano Carofei)

Nell’Operazione Oltre, insomma, è vitale un passo indietro dei troppi aspiranti leader. E il profilo per convincere i «galli» a farlo — così come avvenne, ad esempio, con Parisi, Mastella, Marini e Dini nel 2001 per la nascita della Margherita con Rutelli leader — ha un nome e un cognome. La ministra (forzista) per il Sud Mara Carfagna — donna, moderata e apprezzata bipartisan — è più di una suggestione per il futuro prossimo. Anche nella testa di Renzi, che la Margherita contribuì a piantarla, giovanissimo, e che ora vorrebbe vederla rinascere in versione 2.0”.

Una strategia studiata nei minimi dettagli. In effetti Mara Carfagna ha un profilo giusto per una formazione del genere. Bisogna vedere però cosa poi succederebbe nel territorio. L’esempio di nomi da mettere insieme nella provincia di Frosinone dà l’idea della situazione.

Suggestivo. Ma complicato. Non impossibile.