Il grande Risiko delle elezioni a Veroli

Lo scontro fra Pd e Terzo Polo dopo il voto di settembre aumenta le distanze fra Germano Caperna e Francesca Cerquozzi a Veroli. E il clima potrebbe diventare più rovente in vista delle Regionali. Impazza il toto nomi. La vice sindaca Assunta Parente è stata già ufficializzata dalla sezione del Pd ma senza il sostegno di coalizione. La delegata alla Cultura aspetta: in caso di mancato accordo non disdegna le primarie. E si lavora per ricandidare Giuseppe D’Onorio

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

Gli ambasciatori sono al lavoro. Cercano gli equilibri e gli accordi da schierare in vista delle elezioni comunali di Veroli. Ci saranno nella primavera del 2024: hanno poco più di un anno e mezzo per trovare il successore di Simone Cretaro.

A rendere più complessa la loro opera è il fatto che il sindaco uscente sia stato attentissimo in questi otto anni di governo a non prendere posizione. A non designare un erede al quale passare la fascia. Preferendo che siano la città e la politica a designarlo.

Simone Cretaro

Una strategia. Con la quale salvaguardare gli equilibri in Aula, non innescare nuove tensioni, raggiungere il suo obiettivo primario: portare a termine il secondo mandato. Inoltre, il sindaco di Veroli non si espone perché, per esperienza diretta, sa bene che senza i gruppi civici non si va da nessuna parte (leggi qui La Cultura del campo larghissimo che fa crescere Veroli).

Ecco perché per ora non tifa. Per nessuno. La prova del nove sarà data dalle prossime Regionali. Potrebbero confermare la divisione registrata alle elezioni Politiche dello scorso settembre nel gruppo di maggioranza: con Germano Caperna ed i suoi che hanno sostenuto l’assessore ai Servizi sociali Patrizia Viglianti candidata con il Terzo Polo, mentre il gruppo del Partito Democratico ha votato il Pd a prescindere.

L’ASSETTO IN AULA

Cinque, di fatto, i gruppi consiliari che connotano la maggioranza in Consiglio comunale: Partito Democratico, Idea Comune, Veroli Proxima (Italia Viva), Cittadini di Veroli e Gruppo misto.

Proprio quest’ultimo ormai è il più vasto: conta ben tre consiglieri provenienti però da aree di riferimento diverse. Sono Luca Renzi, uscito dal gruppo Cittadini di Veroli di Aldo Rossi; Egidio Lombardi, ex Pd, è anche il capogruppo del Misto perché è stato il primo ad aderirvi; Antonio Perciballi, di recente uscito da Impegno Civico, di cui era unico consigliere, in forte contrasto con l’assessore ai Lavori pubblici Augusto Simonelli che è quindi rimasto senza gruppo ed è politicamente retto dal sindaco.

Il vicesindaco Assunta Parente in Consiglio

Del Partito democratico fanno parte soltanto la consigliera Francesca Cerquozzi e la vicesindaca con delega al Bilancio Assunta Parente.

Il gruppo Idea Comune è formato da Denis Campoli e Massimiliano Leo: sono rappresentati in Giunta dall’assessore al Commercio Alessandra Cretaro.

Nel gruppo Veroli Proxima che fa capo al consigliere comunale e provinciale con delega ai Lavori Pubblici Germano Caperna, ci sono anche l’assessore ai Servizi sociali Patrizia Viglianti, il presidente del Consiglio Cristina Verro e il consigliere con delega alla Montagna Alessandro Viglianti. Tutti approdati a Italia Viva provenienti dal Partito Democratico.

Infine, il gruppo Cittadini di Veroli è rappresentato in Assise dal consigliere della località Santa Francesca Aldo Rossi ed esprime l’assessore all’Ambiente Emanuele Fiorini.

ANTICHI DISSAPORI

Germano Caperna con Valentina Calcagni e Matteo Renzi

Il recente voto per il rinnovo del Parlamento, con la candidatura di Patrizia Viglianti, ha aumentato le già grandi distanze fra le varie anime della maggioranza. È un dato di fatto incontrovertibile.

Quella fra il gruppo di Germano Caperna passato a Italia Viva e il gruppo che è rimasto nel Pd è una frattura antica: affonda le radici nella prima candidatura di Simone Cretaro a sindaco di Veroli, nell’ormai lontano 2014. Il Pd si spaccò fra chi sosteneva Cretaro e chi l’ex sindaco Danilo Campanari; all’epoca il Segretario provinciale Simone Costanzo prese atto della frattura e decise di ritirare il simbolo.

I due gruppi, dopo la prima vittoria di Cretaro, si erano ricongiunti nel 2019 con l’accordo che ha poi portato Assunta Parente a fare la vice sindaco. Salvo, verso la fine dell’anno, vedere Caperna e i suoi passare a Italia Viva. E non solo per seguire il leader Matteo Renzi ma, anche e soprattutto, per una questione di spazi in Consiglio comunale.    

La scelta di Renzi di fare un accordo politico con Carlo Calenda che ha portato alla nascita del Terzo Polo ma, soprattutto, la scelta di correre da soli al centro con l’obiettivo di raggiungere il dieci per cento e di fare da ago della bilancia per mantenere Mario Draghi a Palazzo Chigi, ha indubbiamente influito anche sulle decisioni di Veroli.

Il momento delle elezioni Politiche del 25 settembre è stato propizio per contarsi: il gruppo del Pd lo ha fatto concentrandosi sul Partito, Veroli Proxima invece si è testata candidando l’assessore Patrizia Viglianti con Calenda-Renzi.

IL GELO CAPERNA CERQUOZZI

Lo scambio di post

L’esito elettorale ha avuto anche uno scontro social: Germano Caperna ha avuto uno spigoloso confronto a distanza con la collega di maggioranza Francesca Cerquozzi sui suoi profili Facebook e Instagram: serie di frecciatine indirette e reciproche.   

Una volta terminato lo spoglio, Caperna ha scritto su Facebook. Commentando: “Se un piccolo Partito prende gli stessi voti di un grande Partito due possono essere le spiegazioni: o il piccolo Partito non è così inesistente come hanno provato a raccontare o i rappresentanti del grande Partito sono incapaci. Grazie a tutti coloro che hanno votato per il Terzo Polo”.

La risposta social di Francesca Cerquozzi è arrivata a strettissimo giro: con la foto del celebre film con Gassman e Trintignant. Ed il commento: “Per gli amanti del tanto sperato sorpasso, consiglio il film, dato che dal vivo non è stato possibile”.

Finita così? Al contrario. È stato solo l’innesco. Germano Caperna ribatte argomentando “Hanno passato gli ultimi anni a cercare di screditarci dicendo che eravamo il Partito del 2 per cento. Hanno trascorso l’ultima notte miserabilmente a cercare di farci annullare voti per paura di prenderne uno in meno di noi. Tentano ancora di screditarci aiutati da pennivendoli locali. Omettono di dire che hanno preso I’8 per cento in meno della media nazionale del loro Partito il cui segretario peraltro ha da poco annunciato le dimissioni”.

Fanno finta di non sapere che a iniziare dalle prossime elezioni Regionali dovranno sedersi e parlare con noi. Si divertono a tentare di fare cabarettismo sui social quando, invece, dovrebbero tacere e riflettere sugli errori che hanno commesso e con i quali hanno umiliato il nostro territorio. Diceva “Ciammelletta” (grande personaggio verolano): “tutti gli amministratori sao parla’ (sanno parlare – n.d.r.) ma pochi sanno quando stazze zitti“.

Evidente il riferimento al Pd locale e, di riflesso, ai colleghi che siedono sui banchi della maggioranza, in particolare alla capogruppo Cerquozzi. Evidente e non trascurabile anche il riferimento di Caperna alle Regionali. La chiave di lettura sta tutta in quel “dovranno venire a parlare con noi”, operazione di fatto già iniziata all’indomani del voto politico perché alla Pisana senza il campo largo il Pd non va da nessuna parte.

EQUILIBRI E TOTO NOMI

Assunta Parente

Chi sta con chi? E chi aspira a fare cosa? Anche se saranno le prossime elezioni Regionali a tracciare più chiaramente la rotta, il quadro appare già abbastanza evidente all’indomani del voto che ha riportato il centrodestra al Governo nazionale.

Il Partito democratico si è espresso da tempo sul nome del vicesindaco in carica Assunta Parente. Ha il suo zoccolo duro a Santa Francesca dove gli attenti osservatori della res verolana dicono che non le sfuggirà nemmeno un voto. Si veda al proposito la scuola di quella popolosa frazione che vanta una struttura di eccellenza. Un altro zoccolo duro lo avrebbe certamente a Castelmassimo e dintorni grazie al sostegno del compagno e già sindaco Danilo Campanari che potrebbe introdurla anche in altre aree del territorio.

Altro elemento a suo favore è la lunga carriera politica come amministratrice comunale a Veroli, anche se si è sempre occupata per lo più di Bilancio è molto nota su tutto il territorio. Le evidenze dicono che per eleggere un sindaco non basta una lista di Partito ma occorre una coalizione e soprattutto sono fondamentali le civiche. Il che pone un tema: poiché il Partito Democratico ha deciso la candidatura dentro la Sezione, senza alcun confronto con gli altri partner dell’attuale maggioranza Cretaro, quella di Assunta Parente è una designazione da portare al tavolo di coalizione sul quale ciascuno metterà un nome? O la coalizione dovrà nascere intorno al candidato già individuato dal Pd?

Il che apre la strada ad un altro scenario. La consigliera del Pd Francesca Cerquozzi conferma la sua lealtà alla linea del Partito. Ma cosa accadrebbe nel caso in cui il tavolo della coalizione non raggiungesse una sintesi sul nome proposto di Parente? La soluzione naturale sarebbero le Primarie di coalizione: che potrebbero a quel punto rimettere in gioco tutti. Anche la stessa Francesca Cerquozzi.

Ma anche gli altri hanno un nome

Augusto Simonelli

Idea Comune e Impegno Civico – quest’ultimo gruppo non più rappresentato in Consiglio ma ancora esistente come lista – potrebbero esprimere come candidato sindaco l’attuale assessore ai Lavori pubblici Augusto Simonelli. Che è stato visto ad una cena elettorale organizzata dal Terzo Polo, in cui c’era anche Luca Renzi. Il ragionamento che fanno in quest’area dell’Assise civica è semplice. È: “se ci si siede attorno a un tavolo e si ragiona insieme per una soluzione condivisa è un conto. Altrimenti ben vengano le primarie. Lì anche noi vorremo dire la nostra”. Oltretutto le due civiche sono diretta espressione del sindaco Cretaro che di certo per questa partita non resterà in panchina.

Veroli Proxima esprimerebbe come candidato sindaco Germano Caperna. A meno di accordi al tavolo romano, legati alle prossime Regionali. Il rischio però è di non avere il sostegno di altri gruppi, salvo andare a pescare fra i banchi della minoranza. Dove, però, si starebbero già organizzando diversamente.

Cittadini di Veroli, oltre al consigliere Aldo Rossi vede in prima linea anche l’ex amministratore non rieletto Lazzaro Cestra. Per ora sta alla finestra a guardare. Cerca di capire dove posizionarsi. Cestra fra l’altro sta cercando di accreditarsi come coordinatore di tutte le civiche.

IPOTESI D’ONORIO

L’ex sindaco Giuseppe D’Onorio con il vescovo Ambrogio Spreafico

Cosa farà in tutto ciò il gruppo misto? Pur essendo il più numeroso è di fatto anche il più eterogeneo con tre consiglieri che si trovano lì per motivi diversi fra loro. Eppure, proprio da questo cilindro fa capolino il già due volte sindaco e predecessore di Cretaro, Giuseppe D’Onorio.

A lavorare su questo fronte ci sarebbero il consigliere Egidio Lombardi, ex Pd ma soprattutto assessore alla Sanità e all’Ambiente della seconda consiliatura D’Onorio (2009-2014) e l’ex amministratore di Scifelli Giuseppe Velocci.

Nelle scorse settimane c’è stata l’inaugurazione del nuovo organo della chiesa di Scifelli. Giuseppe Velocci e Simone Cretaro hanno riunito a cena gli ex sindaci di Veroli, fra cui appunto Giuseppe D’Onorio. Sicuramente è soltanto una coincidenza ma in questo senso arrivano conferme. Tuttavia, ambienti della maggioranza definiscono quella in corso un’operazione “per riportare in auge una figura a cui sono attaccati in nostalgici ma che al momento non aggrega”.

Del resto, le ambizioni sono poche e lo spazio è già poco per quelli in carica.     

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright