Il ‘gruppone’ di Forza Italia spaventa il centrodestra

È stata chiesta udienza al senatore Claudio Fazzone. Davanti a lui è prevista la costituzione del maxi gruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Sora. Riaggregando anche pezzi andati via ai tempi di Abbruzzese. Nascerebbe il gruppo più consistente. capace di ribaltare gli equilibri. Per questo in tanti dicono no. Anche dall'interno.

Carlo Alberto Guderian

già corrispondente a Mosca e Berlino Est

I rumors dicono che l’appuntamento sia già nell’agenda del senatore Claudio Fazzone. Presto, addirittura la settimana prossima. È di fronte a lui che ci sarà l’adesione a Forza Italia di tre consiglieri e due assessori ‘civici‘ di Sora. A fare da padrino di battesimo politico sarà Gianluca Quadrini, vice di Fazzone alla guida di Forza Italia nel Lazio.

Non si tratterà di una semplice adesione. L’operazione cucita da Quadrini determinerebbe un totale cambio di scenario politico su Sora, rimescolerebbe le carte in vista delle prossime elezioni comunali. Soprattutto rimetterebbe in discussione tutti gli accordi e le intese raggiunti fino ad oggi da Lega e Fratelli d’Italia, escludendo dal tavolo proprio Forza Italia.

Claudio Fazzone, Antonio Tajani, Gianluca Quadrini

Perché il gruppo che nascerebbe con il paziente lavoro di ricucitura compiuto da Quadrini e con la benedizione di Fazzone sarebbe il più numeroso in Aula. Capace di riaggregare anche pezzi di Forza Italia che stavano insieme quattro anni fa e poi sono esplosi a causa degli scontri interni avvenuti durante la consiliatura.

Forza Italia ha fatto parte del governo cittadino di Sora a lungo. Senza simbolo, come gli altri Partiti: lo prevedeva lo spirito della piattaforma civica costruita intorno a Roberto De Donatis dalle forze eterogenee che lo hanno eletto sindaco. Viene da Forza Italia Lino Caschera che tuttora è in maggioranza, viene dalla stessa formazione Alessandro Mosticone che ora è autonomo con il gruppo Reset, faceva parte del gruppo anche Antonio Farina. Non aveva avuto incarichi di governo la capogruppo Serena Petricca: autrice di uno scontro epico con l’allora leader azzurro Mario Abbruzzese, innescando una delle spaccature più traumatiche. Si venne a scoprire allora l’esistenza di un patto segreto con cui spartire il potere tra le varie componenti azzurre. (leggi qui Il patto segreto per spartirsi il potere a Sora).

La riaggregazione di Forza Italia metterebbe al tavolo del centrodestra la forza politica più numerosa, con il diritto di parola più ‘pesante’.

I Fratelli non sono d’accordo

Il senatore Massimo Ruspandini con il capogruppo FdI a Sora Simona Castagna

Temono un’operazione simile i Fratelli d’Italia, che con l’ampliamento costruito un anno fa da Massimiliano Bruni (ha portato nel Partito Simona Castagna ed Antonio Lecce) oggi può vantare il Gruppo più numeroso.

L’ipotesi del maxi gruppo di Forza Italia sarebbe un problema. «Non credo che un gruppo consiliare costituito da tre consiglieri possa esprimere due assessori. È chiaro che se la situazione dovesse essere questa, salterebbero gli equilibri. Nel caso ci riserveremmo le opportune valutazioni».

Una forza così numerosa sarebbe un evidente muro di difesa per il sindaco. Che più volte è stato tentato da Quadrini e prima ancora da Abbruzzese. Ma mai Roberto De Donatis ha aderito, ricordando a tutti la sua matrice socialista. “Embé? Pure Berlusconi è stato il più vicino a Craxi, torneresti pure tu a casa” è stata la risposta data da Quadrini durante una cena da Peppino ad Arpino nei mesi prima del lockdown.

Ma il sindaco no

Gianluca Quadrini con Roberto De Donatis

Senza il maxi Gruppo, il peso di Forza Italia nella scelta del candidato sindaco sarebbe molto ridotto. Ma il commissario cittadino di Forza Italia Vittorio Di Carlo sembra preferire la filosofia del meno siamo e meglio stiamo.

«Leggo di movimenti work in progress per intraprendere altre strade. Se qualche consigliere pensa di entrare in Forza Italia va benissimo, è benvenuto, ma deve venire a sedersi all’opposizione. Il nostro è un Partito inclusivo, ma siamo e restiamo all’opposizione; ben vengano le adesioni a Forza Italia ma cambiando posto in consiglio comunale».

In pratica è un no al maxi Gruppo. Perché il suo passaggio all’opposizione determinerebbe la caduta automatica dell’amministrazione De Donatis. Invece quel passaggio viene fatto per il motivo esattamente opposto. Nessuno farebbe cadere il governo cittadino proprio ora che sono arrivati a conclusione i progetti sui quali si è lavorato per quattro anni.

Il no di Di Carlo è dettato anche da un’altra evidenza. Il maxi Gruppo avrebbe la forza ed i numeri per mettere in discussione tutti gli equilibri interni. Fino ad agire come ha fatto Forza Italia a Pontecorvo sotto la guida del sindaco Anselmo Rotondo: Statuto alla mano si è riunito ed ha eletto il proprio coordinatore. Mettendo fine al commissariamento.