Il ko a calcetto e poi la cena per convincere il Pd

La cena di Mauro Vicano con il Pd. Per convincerlo ad appoggiare il suo progetto. La decisione entro la settimana. Il vertice a destra. Che assottiglia i margini della rottura

Prima la sconfitta a calcetto, poi la cena riservata: nel tentativo di vincere il campionato. Mauro Vicano questa sera si è incontrato a tavola con i colonnelli del Partito Democratico: per convincerli che la sua non è una candidatura ostile, non è contraria a loro anche se nasce all’esterno delle sagrestie del Pd.

L’ex direttore generale della Asl di Frosinone ed ex presidente della società pubblica Saf lo ha detto con chiarezza la settimana scorsa, quando ha annunciato la sua intenzione di candidarsi a sindaco di Frosinone. Ha detto che rompeva gli indugi perché al Tavolo del centrosinistra erano stati sollevati veti sul suo nome appena ha detto di volersi confrontare. E una parte di quei veti viene da esponenti del Partito Democratico. Sta in buona parte qui la cena organizzata per questa sera.

Ostilità interne

Vicano e Marini

Al tavolo non c’era Francesco De Angelis. Il leader della componente Dem maggioritaria si è chiamato fuori la settimana scorsa. Ha messo tutti di fronte alla loro responsabilità: ha ricordato di avere tracciato la rotta ed indicato che la soluzione sta nel Tavolo del centrosinistra e nelle Primarie. Ora tocca al Pd: alla Federazione ed al Circolo. Lui tra qualche ora sarà immerso fino al naso nei lavori del Consorzio Industriale del Lazio che ha contribuito a creare.

Il ragionamento politico di Francesco De Angelis è molto più sottile e meno egoista. In pratica: se i veti vengono anche dall’interno, la soluzione deve venire solo dall’interno e non deve essere un atto di forza ma la sintesi di un confronto. Altrimenti la discesa in campo di Mauro Vicano rischia di essere divisiva. E fallimentare.

Chi è contrario alla candidatura di Vicano quale nome propone? L’ex Dg lo ha evidenziato la settimana scorsa. Dicendo che è pronto anche a fare un passo indietro nel nome dell’unità. Ma nomi non ce ne sono. L’ex sindaco Michele Marini? Ha detto con chiarezza nel corso della cena avvenuta due settimane fa a casa De Angelis di non essere interessato. E non per fare il Sergio Mattarella di Frosinone: ritiene che non ci siano i tempi e che una candidatura andasse costruita in modo diverso ed in tempi diversi.

Tutti temi ribaditi questa sera nel corso della cena.

Posizioni Dem

I consiglieri comunali di Frosinone Bellincampi e Mastronardi © Giornalisti Indipendenti

A tavola c’era il Segretario provinciale Luca Fantini. Il quale ha ribadito la volontà di schierare in tempi brevissimi il Partito Democratico. Con certezza entro questa settimana.

Schierarlo dove? La soluzione alla quale ha lavorato Fantini sta tutta nello Statuto. E cioè: in caso di più candidati si ricorre alle Primarie di coalizione. La disponibilità di Vicano alla candidatura non è unitaria? La soluzione prevista in questi casi sta nelle Primarie.

Il che consentirebbe di uscire dall’ambiguità l’assessore provinciale Luigi Vacana: è pronto a sostenere Vicano ma solo se vince le Primarie, il suo candidato è il consigliere comunale ex grillino Christian Bellincampi.

Chi altro c’è? Il problema è questo: nessuno. Fantini sta lavorando per convincere i contrari alla candidatura Vicano affinché facciano sintesi su un nome. E lo portino alle Primarie. Il problema è che non vogliono farlo proprio per non legittimare la candidatura Vicano qualora vincesse la conta interna.

Riaffermata l’unità

Silvio Berlusconi esce dal S.Raffaele (Foto: Clemente Marmorino / Imagoeconomica)

Sul fronte del centrodestra si assottigliano le possibilità di una spaccatura dell’alleanza. le tensioni nate con l’elezione del Presidente della Repubblica sono state stemperate nel pomeriggio ad Arcore dove si sono incontrati oggi Silvio Berlusconi e Matteo Salvini. Il vertice si è tenuto poche ore dopo le dimissioni del Cav dall’ospedale San Raffaele dove si era ricoverato nei giorni più intensi della trattativa culminata con il Mattarella bis.

Due ore di colloquio per superare le divisioni. Ed affrontare la mossa giocata dal leader della Lega che questa mattina aveva rilanciato tramite le pagine del “Giornale” l’ipotesi di una federazione di centrodestra. È quella che Berlusconi aveva ipotizzato tempo fa, facendo un passo indietro di fronte alle reazioni tiepide degli alleati. Silvio Berlusconi e Matteo Salvini «hanno riaffermato la propria vicinanza umana e politica».

Quelle due ore di colloquio riducono le possibilità di una clamorosa rottura. Quella che avrebbe dato a Fratelli d’Italia il via libera per marciare divisa al primo turno, schierando come candidato sindaco di Frosinone l’ex vice di Nicola Ottaviani, Fabio Tagliaferri.

Oggi Coordinatore comunale di Fratelli d’Italia, Tagliaferri sta continuando nell’opera di ricostruzione del Partito. Ha due liste pronte nel caso dovesse scendere in campo. E per la fine della settimana ha in serbo un altro annuncio. Deve essere importante se da Roma ha annunciato la sua presenza il Coordinatore regionale Paolo Trancassini.

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