Il Lazio meta del turismo vaccinale

Foto: Don Pollard / Imagoeconomica

In 50.000 hanno cambiato il medico di famiglia per venire in questa regione per farsi somministrare le dosi del vaccino. In provincia di Frosinone Pfizer è prevalente. Nicola Zingaretti: “Lo sapevamo. Abbiamo il 98% dei prenotati over80 e stiamo arrivando ad aprire la vaccinazione per la fascia dei 58-59 anni”.

Eravamo abituati al turismo termale, a quello religioso, perfino a quello cimiteriale, con riferimento ai luoghi dove sono sepolti tutti coloro che hanno dato la vita nella seconda guerra mondiale. Adesso abbiamo scoperto il turismo vaccinale, legato cioè alla volontà di farsi somministrare le dosi nel Lazio. Perché in questa regione si vaccina bene, anche e soprattutto in provincia di Frosinone. Dove peraltro ad essere prevalente è Pfizer.

Nicola Zingaretti (Foto: Livio Anticoli / Imagoeconomica)

Il presidente Nicola Zingaretti lo ha detto a Radio24: “Hanno cambiato il medico di medicina generale, questo è un dato che avevamo monitorato e sta diventando strutturale. La campagna di vaccinazione sta andando bene, abbiamo il 98% dei prenotati over80 e stiamo arrivando ad aprire la vaccinazione per la fascia dei 58-59 anni”.

Una sottolineatura importante, perché altrove gli under 60 dovranno aspettare non poco.

Il turismo dei vaccini

Il turismo vaccinale nel Lazio è una realtà. Dopo che più di 50.000 persone hanno portato il domicilio nella regione, cambiando perfino il medico di famiglia. Ha affermato Zingaretti: “Per la prima volta da 100 e passa anni il pianeta Terra si trova di fronte all’esplosione di una pandemia con un virus cambiato decine di volte. Con varianti che aumentano del 40% la circolazione del contagio. Certo dobbiamo fare sempre meglio ma credo che ci sia uno sforzo organizzativo che se, come mi auguro, vaccinando gli anziani e i fragili, ci permetterà di passare un’estate più serena e uscire dal tunnel in un anno e mezzo, è un risultato incredibile”. (Leggi qui: La rotta di Zinga: “Soldi in tasca e vaccini nel braccio”).

L’assessore regionale Alessio D’Amato e la DG Pierpaola D’Alessandro

Guai però a dire a Zingaretti di aver fatto tutto il possibile. Ha risposto il Governatore: “Questo mai, non bisogna mai essere pigri, faremo tutto il possibile per far tornare i ragazzi a scuola. Nel Lazio da un mese gli studenti possono recarsi nei drive per fare il tampone gratuitamente. Abbiamo fatto la vaccinazione di massa agli operatori della scuola, oltre 160mila persone. Non si elimina il rischio ma aumenta la percezione di una scuola sicura, ora bisogna aumentare il tassello dei trasporti che riguardano attori diversi, comuni e regione”.

Fatto sta che nel Lazio la vaccinazione sta andando bene. Soprattutto per quel che riguarda gli over 80 anni. A risultare vincente è stata la scelta del modello israeliano, fortemente voluto dall’assessore Alessio D’Amato. Per fasce di età. La ratio è semplice: vaccinando i più anziani si abbassa la curva dei decessi. E diminuiscono i ricoveri, soprattutto nelle terapie intensive. Di conseguenza si avvicinano le riaperture.