Il messaggio di papa Francesco che capovolge tutto

Il messaggio rivoluzionario di Papa Francesco. Reso possibile dal fatto che venga da un Paese diverso e con una mentalità diversa da quella europea. Sta tutta qui l'essenza del sinodo che è stato avviato.

Pietro Alviti

Insegnante e Giornalista

una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Ap 7,4

Che splendida immagine quella che l’autore di Apocalisse. Ci fa percepire in quello che a suo parere sarà l’ultimo dei giorni: di fronte al trono dell’Agnello che salva, secondo il racconto di Esodo in cui il sangue dell’Agnello aveva preservato le case degli ebrei dal passaggio dell’angelo sterminatore, si presenta una moltitudine immensa di ogni nazione, di ogni tribù, di ogni popolo, di ogni lingua.

Basterebbe questa immagine per farci capire quanto la nostra cultura abbia depotenziato il messaggio cristiano. Troppe volte abbiamo presentato il Vangelo come se fosse il frutto della nostra cultura e non invece un messaggio aperto a tutti. Per tutti. Rivolto a chiunque.

Le regole dell’Europa e quelle del Vangelo

Papa Francesco (Imagoeconomica)

Troppe volte, nel passato, coloro che annunciavano il Vangelo imponevano le regole che non erano quelle del messaggio cristiano, ma  quelle della civiltà europea. Per cui chi aveva un’idea diversa dei rapporti sociali, di quelli familiari, quindi economici veniva considerato come un eretico e non si rispettava la cultura dei popoli cui si annunciava la Parola.

Oggi, per fortuna,  non è più così: i cristiani hanno capito che l’annuncio del Vangelo deve essere rispettoso della personalità degli uomini che lo incontrano, non deve essere sovraccaricato di contenuti che non hanno niente a che fare con il Vangelo, ma si riferiscono piuttosto alla cultura originaria dei missionari.

Purtroppo ci sono ancora sedicenti cristiani che sognano un ritorno alla societas christiana, a quell’alleanza tra trono e altare in cui era stata seppellita la forza rinnovatrice del Vangelo. Sono stati i papi del ventesimo secolo a cominciare la riflessione sul diritto di ciascun uomo di mantenere la propria cultura e di non conformarsi obbligatoriamente a quella europea.

Il capovolgimento di papa Francesco

Papa Francesco (Foto: Paul Haring / Via Imagoeconomica)

In particolare, però, è Papa Francesco ad esprimere appieno questo modo di pensare perché appunto egli viene da un Paese che ha una cultura diversa da quella europea, da un continente che pensa in modo differente rispetto  all’Europa.  

I cristiani si trovano oggi ad affrontare una sfida coraggiosissima che Papa Francesco ha posto loro. È quella di ascoltare tutti, far parlare tutti, chiunque di ogni nazione, di ogni tribù, di ogni popolo, di ogni lingua. È questo il messaggio rivoluzionario del sinodo che proprio in questi giorni è stato avviato nella chiesa cattolica. E’ come se venisse rovesciata una piramide. I messaggi, le parole d’ordine, le indicazioni non vengono più del vertice per diffondersi man mano verso la base. Ma è il vertice che si pone in ascolto di tutta la base, di tutti i cristiani o, meglio ancora, di tutti gli uomini, di chiunque.

Così la splendida immagine di Apocalisse, quell’unione di nazioni, di popoli, di lingue e di culture sembra diventare realtà grazie all’itinerario sinodale che sta coinvolgendo anche tutte le nostre parrocchie. Tutti sono chiamati a partecipare, a raccogliere l’invito di papa Francesco: fate sentire la vostra voce, la chiesa è chiesa di tutti.

(Leggi qui qui tutte le meditazioni di Pietro Alviti).

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