Il miracolo del Pd

C'è una sostanziale novità nel fronte che si contrappone al Centrodestra nelle Comunali di Latina. Per la prima volta, da plebiscito del Pcus si passa ad una dialettica democratica. In versione 4.0

Lidano Grassucci

Direttore Responsabile di Fatto a Latina

Metti due ebrei insieme ed avrai almeno tre modi di pregare il Signore. Metti insieme due del Partito Democratico di Latina e avrai almeno 22 versioni della ricetta di fare il caffè. Eppure in una notte di quasi primavera a Latina le donne e gli uomini del PD sono riusciti a mettere in campo una soluzione unitaria nella sfida delle primarie: candideranno contro Damiano Coletta, Daniela Fiore. (Leggi qui: Primarie, sarà sfida Coletta – Fiore).

Ha fatto premio alla stessa la risolutezza femminile che in questo momento, piaccia o no, si sta rivelando rigenerante per un Pd finora a declinazione maschile. Senza imposizioni, senza fughe in avanti: ha detto “Io mi candido, poi fate voi“. La grande novità sta nel fatto di avere scavalcato l’infinita discussione interna che finisce per essere autodistruttiva. Pragmatismo femminile: io ci sono, se volete mi votate, se non vado bene votate altri, ma subito e senza gli schemi del passato. Un poco l’adagio di Schlein “non ci avete visto arrivare“.

Le Primarie interessanti

Coletta e Fiore, sfidanti alle Primarie

La mossa da vantaggio a sinistra rende mediaticamente interessanti le primarie che da rito passano a competizione, da plebiscito del Pcus a dialettica democratica.

Una volta partiti sono gli altri a dover seguire e questo disorienta chi dà per sicura la vittoria. La politica è anche questo, poi chi ha già perso sulla carta l’unico imprevisto che può capitargli è vincere. Daniela Fiore rappresenta un Pd che si fa dialettico con una cesura rispetto al passato e con la volontà di provare che sta cambiando pelle,

Damiano Coletta è stato già sindaco, con al petto le medaglie di chi per ben due volte ha battuto la destra nella città più a destra. Solo le Primarie vere, come queste costruire a Latina, rendono civile questa conta: che non è competizione da stadio ma consultazione tra la base per sapere chi ha più possibilità. Sarebbe piaciuto a Walter Veltroni.

Un monumento a se stesso come Coletta, avversario per un giorno ed alleato da quello successivo: sia lui il vincitore o il compagno di un’avventura che a Latina non si vedeva dalla notte del Dopoguerra, quando ci fu il Fronte Popolare. Ma questa volta in versione 4.0 con il principale Partito del centrosinistra che si allea alla principale forza civica poche ore dopo che il Pd ha visto crollare il suo muro di Berlino interno.

Effetto Pennacchi su Pd e Lbc

Poi, non è folklore, se anche un pennacchiano come Filippo Cosignani entra nel gioco. Fornisce la misura di una inaspettata attenzione della città verso le Primarie.

La destra dovrebbe leggere e farsi domande altrimenti rischia di non avere risposte a tempo debito.