Il modello Salera e lo schema Di Stefano: come si diventa sindaco

A Cassino e a Sora il Partito Democratico ha applicato ricette totalmente diverse, ma in entrambi i casi l’intuizione è stata quella di puntare su un candidato sindaco forte. A Ceccano e ad Alatri lo strapotere del centrodestra è stato netto. Ora tocca a Frosinone.

Enzo Salera è diventato sindaco di Cassino con uno suo schema elettorale e politico, poi diventato modello. Ma il primo passo è stata la celebrazione delle primarie, imposte dal Segretario regionale del Pd Bruno Astorre. Sapeva benissimo che una fetta importante del suo Partito non era schierata con Salera. Quel passaggio fu fondamentale. Successivamente nel Partito Democratico c’è stato un tentativo di ricucitura importante: ma Enzo Salera ha mantenuto si suoi spazi e la sua autonomia. Controllando una squadra affidabile e in grado di determinare la linea politica a Cassino.

Luca Di Stefano

Alle recenti elezioni comunali di Sora il Pd ha  deciso di non concorrere con il simbolo ma con una lista di Partito camuffata da civica. Sostenendo Luca Di Stefano, che fino ad un anno prima era l’uomo di punta della Lega. Infatti l’onorevole Francesco Zicchieri lo ha ricordato più volte in tutte le sedi, ufficiali e non. Esprimendo rammarico per le scelte effettuate dal suo Partito. Cassino e Sora sono città importanti e complesse e in entrambi i casi il Pd ha dovuto affidarsi ad alchimie bel congegnate per garantire l’unità e vincere le elezioni.

Non si vince con le formule

A Ceccano e ad Alatri è andata diversamente. Nella città fabraterna il Pd è stato letteralmente asfaltato dal centrodestra guidato dal senatore Massimo Ruspandini. Addirittura neppure il simbolo sulla scheda in quella che per decenni è stata considerata, a ragione, la Stalingrado della Ciociaria. La roccaforte rossa per eccellenza.

Ad Alatri, qualche mese fa, il Partito Democratico è rimasto addirittura fuori dal secondo turno. Franando nelle urne dopo anni di incomprensioni e malumori. Il candidato sindaco Fabio Di Fabio sapeva bene che sarebbe stato una sorta di agnello sacrificale.

Mauro Vicano

Schemi e realtà diversi per dimostrare che alla fine le elezioni comunali si vincono con la sostanza e con le intuizioni. Non con le formule altisonanti ma vuote. Al Comune di Frosinone non sarà diverso.

Il centrodestra di Nicola Ottaviani è molto forte. Cinque anni fa prese il 57% al primo turno. Per quanto possa scendere, siamo comunque su livelli alti. Il centrosinistra non può competere senza uno schema sostanziale di coalizione che possa prendere tanti voti. Altrimenti si andrà dritti verso la terza sconfitta consecutiva.

E’ questo che ieri ha voluto dire Mauro Vicano. Rivolgendosi ai leader del Pd: Francesco De Angelis, Luca Fantini, Sara Battisti, Mauro Buschini, Antonio Pompeo. (Leggi qui La doppia sfida di Mauro Vicano al centrosinistra).