Il monito della Cisl: “La Camera di Commercio non è un derby” (di C. Trento)

Camera di Commercio Frosinone- Latina. Il segretario regionale Enrico Coppotelli a tutto campo: «No alle scelte con il bilancino solo sulla base degli apparentamenti»

Corrado Trento

Ciociaria Editoriale Oggi

«La Camera di Commercio del Basso Lazio è una straordinaria opportunità per le province di Frosinone e Latina. Ma certamente non si può affrontare il punto della governance con una logica da derby »: non ha dubbi Enrico Coppotelli, segretario regionale della Cisl.

Il segretario provinciale Cisl Enrico Capuano, designato al Consiglio Camerale

I sindacati esprimeranno un seggio all’interno del prossimo Consiglio. Il designato è Enrico Capuano, segretario provinciale della Cisl a Frosinone. Il ragionamento di Enrico Coppotelli è ad ampio raggio. Dice, sorridendo: «Intanto una premessa, così si tranquillizzano tutti: il nostro rappresentante non entrerà in giunta. Per un motivo semplice: parliamo di un organismo che sarà molto simile ad un consiglio di amministrazione. Credo che sia improprio per i sindacati fare parte dell’esecutivo. Per il semplice fatto che magari potremmo trovarci dall’altra parte del tavolo a rappresentare le istanze dei lavoratori».

Argomenta poi Coppotelli: «Dobbiamo tutti tenere presente una cosa. Le province di Latina e Frosinone, da sole, non potranno mai occupare l’ottava posizione in Italia in nessuna classifica. La Camera di Commercio del Basso Lazio invece sarebbe l’ottava realtà del genere in Italia: un “valore” enorme, che va assolutamente salvaguardato. Direi perfino “coccolato”. Pensiamo al peso “politico” nei tavoli dove verranno assunte decisioni importanti per i territori».

Il segretario regionale Cisl Enrico Coppotelli

«Certo è per che se l’approccio è quello che abbiamo visto nell’elezione del rappresentante degli ordini professionali, allora è evidente che non ci siamo. Perché quel tipo di approccio va a snaturare la logica dell’operazione. L’elezione del presidente della Camera di Commercio va costruita nell’ambito di un progetto non soltanto unitario, ma condiviso. Noi un esempio lo abbiamo dato. I sindacati hanno un solo rappresentante: eppure come Cgil, Cisl e Uil ci sono due realtà da tenere presenti, quella di Latina e quella di Frosinone. Ma noi abbiamo designato il nostro rappresentante senza problemi e senza polemiche. Sulla base di un metodo di lavoro che riteniamo l’unico possibile». (leggi qui il precedente La Camera dei… veleni: il primo derby va a Latina)

«Così come il sottoscritto, quando è stato indicato come segretario regionale della Cisl, ha lasciato immediatamente spazio in provincia di Frosinone. L’appello che mi sento di fare è rivolto soprattutto alle grandi associazioni di rappresentanza collettive: si metta al centro della valutazione una governance condivisa sulla base di un progetto di sviluppo del territorio. Nell’ambito di un ente nuovo. Mi auguro davvero che non prevalgano ancora una volta le scelte effettuate con il bilancino, guardando esclusivamente agli apparentamenti o alla rappresentanza geografica. Significherebbe non aver compreso la portata della posta in palio».

Intanto stasera a Frosinone dovrebbero riunirsi i rappresentanti degli ordini professionali della Ciociaria per valutare l’opzione di un ricorso relativamente alla seduta del 14 gennaio scorso, nel corso della quale a Latina gli ordini professionali delle due province hanno indicato Efrem Romagnoli come consigliere camerale.

La Camera di Commercio di Frosinone

La vicenda è nota. Romagnoli è stato eletto con 12 voti: lui si è astenuto e quindi in realtà erano 13 i presenti in fase di votazione. Ad indicarlo sono stati però esclusivamente i rappresentanti degli Ordini di Latina. Quelli di Frosinone sono andati via dopo che Pietro Viscusi (commissario ad acta per la costituzione della Camera di Commercio di Frosinone e Latina) non aveva ammesso due deleghe di altrettanti ordini professionali. Viscusi aveva già anticipato nella convocazione che le deleghe non sarebbero state ammesse. Ma gli ordini professionali di Frosinone pensano il contrario. E adesso si tratta di valutare se intendono presentare un ricorso. Intanto le grandi manovre per la presidenza continuano lontano dai riflettori.

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