Il nuovo penultimatum della Lega: tavolo entro fine mese

La Lega concede tre settimane a Forza Italia per convocare un tavolo ed avviare le trattative per scegliere il candidato sindaco unitario. Cosmo Mitrano non ha nessuna fretta. Le prossime Comunali sa che può vincerle anche con l'attuale formula

Prove tecniche di divorzio politico. A meno che… Il barometro indica tempesta nei rapporti tra Forza Italia e Lega al comune di Gaeta.

Calato  il sipario sulle elezioni comunali di Formia il Carroccio ha deciso di mostrare i muscoli al vasto arcipelago azzurro che ruota attorno al sindaco Cosimino Mitrano.

La prova di forza

a sinistra Angelo Tripodi, in primo piano Vittorio Ciaramaglia, a destra con gli occhiali l’ex sindaco di Gaeta Giuseppe Matarazzo

La Lega ha deciso di forzare la mano all’indomani di due eventi. Il primo ha riguardato la presentazione del sito web dell’imprenditore Cristian Leccese: è considerato il potenziale delfino di Mitrano. Da tempo sta costruendo le condizioni per raccogliere l’eredità politica ed amministrativa del sindaco Mitrano. La messa in rete del suo sito è stata letta come l’avvio della lunga campagna elettorale che porterà ad eleggere il successore del sindaco in carica dal 2012. (Leggi qui Leccese molla gli ormeggi: via alla campagna per diventare sindaco di Gaeta).

Il secondo evento si è svolto in un ristorante nella zona del porto di Terracina che ha ospitato la Direzione Provinciale della Lega. La riunione era stata convocata dal commissario pontino del Partito, il senatore Gianfranco Rufa. Ha voluto tracciare un bilancio sul pessimo risultato elettorale del 3 e 4 ottobre  scorsi: ancora una volta la Lega è rimasta a secco di sindaci nei 12 Comuni chiamata al voto.

Il vertice avrebbe dovuto gettare le basi per costruire un Congresso provinciale con il quale mettere fine al commissariamento. Ma il dibattito improvvisamente è stato monopolizzato dal coordinatore leghista di Gaeta Vittorio Ciaramaglia: “Mi dite come mi devo comportare nel mio comune la prossima primavera? Siamo sempre o non siamo più alleati del sindaco Mitrano?

La Lega va per fatti suoi

Gianfranco Rufa (Foto: Stefano Strani)

La risposta che ha ricevuto, Vittorio Ciaramaglia l’ha sintetizzata mercoledì sera in una breve con la quale ufficializzare la posizione del Partito. “A seguito di incontri con i vertici regionali e provinciali del Partito ci è stata garantita l’autonomia delle scelte in merito alle prossime elezioni comunali”.  In pratica: fate come vi pare, se volete andare con Cosimino fatelo, se volete andare da soli preparate la lista e vi diamo il simbolo.

A dargli carta bianca è stata la Direzione provinciale riunita a Terracina ed è stato il commissario Gianfranco Rufa. In precedenza avevano già tracciato la stessa rotta il coordinatore regionale Claudio Durigon ed il capogruppo alla Regione Lazio Angelo Tripodi

Tripodi non era presente alla riunione di Terracina. C’era la maggioranza durigoniana del partito. Che è stata chiara: “Il nostro Statuto prevede libertà di autonomia ovunque, fermo restando che l’unità del centrodestra deve continuare ad essere un valore. Se ci riusciamo bene. In caso contrario ognuno andrà in primavera per la sua strada”.

Ma non tutti sono d’accordo

Cristian Leccese

Vittorio Ciaramaglia è un amico di vecchia data sia di Cristian Leccese e sia di Cosmo Mitrano a favore del quale si è candidato consigliere comunale alle amministrative del 2017. 

Ma c’è una base post democristiana nella Lega di Gaeta che sta premendo sul coordinatore per rompere il suo dialogo con la supercorazzata formata da Forza Italia e dal Partito Democratico (in versione Civica) che da cinque anni sta governando la città.

È quella “balena bianca” guidata dall’ex sindaco Giuseppe Matarazzo che sembra avere in pancia un nome, l’avvocato Mario Paone. È lui che vorrebbe contrapporre a Leccese, magari tentando di ammaliare Fratellli d’Italia, presente in maggioranza con il portavoce comunale Marco Di Vasta.

Rapporti logorati

(Foto: Imagoeconomica, Stefano Carofei)

I rapporti tra l’asse Lega -Fdi da una parte e Forza Italia dall’altra sono tesi da tempo. Basta guardare alla scorsa primavera quando Tripodi presentò il nuovo coordinamento  comunale della Lega. In quell’occasione il monito rivolto a Mitrano fu quello di convocare un tavolo tecnico “per cominciare a parlare di candidature a sindaco e soprattutto  di candidature”. (Leggi qui Lo stop della Lega: uniti alle urne? Non è detto).

Il sindaco di Gaeta, benché fossimo in pieno luglio, gelò tutti: “Dobbiamo accogliere i nostri turisti. Ne riparleremo in autunno…” (leggi qui L’ultimatum della Lega a Mitrano? “Mi faccia il piacere…”).

Da allora più nulla. Anzi Ciaramaglia già sa la risposta che ha in testa Mitrano di fronte alla nuova richiesta di  “convocare un tavolo delle trattative con tutti i partiti del centrodestra per l’individuazione di un candidato sindaco unitario”. Sa bene che il sindaco risponderà “Ora abbiamo acceso le luminarie natalizie, vediamoci a gennaio dopo avere spento le Favole di luce”. Una situazione chiarissima dalla scorsa estate. (Leggi qui Il centrodestra non esiste: nemmeno a Gaeta).

Tempo fino a novembre

La Lega ha post al duo Mitrano-Leccese un ultimatum preciso: “Se questo tavolo non dovesse essere convocato entro la fine di novembre ci vediamo costretti ad agire per altre strade”.

Abbiamo aspettato anche troppo è ora di iniziare un percorso politico di cambiamento, abbandonando o perlomeno limitando l’abuso di liste civiche.  E ora di rimettere la politica al centro delle attività amministrative della città. È finito un ciclo.  La Lega è pronta a correre anche da sola”. 

E Fratelli d’Italia come si posiziona? Lo spiega Marco Di Vasta, portavoce comunale di FdI che ha seguito come un’ombra la vittoriosa  campagna elettorale  di Gianluca Taddeo nella vicina Formia. Avverte: “Cosimino sbaglia di grosso quando pensa anche di utilizzare le maschere del civismo annacquato che è tutto e niente. Il sindaco Taddeo aveva il supporto di alcune liste civiche di medie-piccole dimensioni ma a fare la differenza sono state la formazione del candidato sindaco e,soprattutto,  Forza Italia e Fratelli d’Italia. Basta guardare la composizione della Giunta di Formia e ogni  dubbio scompare”.

La calma di Leccese

Cristian Leccese

Non si scompone il candidato sindaco in pectore Cristian Leccese. “Se qualcuno ha deciso di percorrere altre strade – ha commentato Leccese – se ne assumerà le responsabilità sul piano politico ed etico. Si, lo ammetto, sono un po’ deluso ma sono impegnato ad allestire le liste con importanti candidati che arrivano anche dal centro sinistra

Sia la Lega che Fratelli d’Italia hanno fatto sapere di avere a testa due nomi cui fare ricorso qualora questa situazione politico-elettorale, come sembra, non dovesse essere sanata. Bocche cucite in attesa della eventuale chiamata di Mitrano per un chiarimento.