Il palco di Ottaviani ed il rimpasto di Salera

Il comizio di chiusura del Centrodestra a Cassino. Per aprire la campagna delle Regionali. E la sfida con cui togliere la città al Centrosinistra. Salera verso il rimpasto. La Capigruppo fissa la data del Consiglio.

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

L’ultima volta fu tre anni fa. E fu il simbolo di una frattura. Il centrodestra torna ad alzare un palco nel centro di Cassino: per chiudere una campagna elettorale, imporre un segno politico differente, avviare un percorso con cui sanare la frattura di tre anni fa.

Cassino è il prossimo obiettivo. Il centrodestra vuole tornare ad issare la sua bandiera sul palazzo municipale. Quello dove governava con il sindaco Carlo Maria D’Alessandro, auto affondato da una congiura interna. Ora quella stessa città diventa il simbolo di un centrodestra che deve essere unito per forza di cose: se vuole vincere le Politiche di domenica prossima, cambiare segno, riprendere il Comune.

L’unità che è mancata tre anni fa portando alla caduta di D’Alessandro ed alle Comunali ora è un obbligo. Perché come candidato di punta Cassino s’è ritrovata il due volte sindaco di Frosinone. Che è il coordinatore provinciale di una Lega che in Consiglio Comunale non ha più un gruppo. Perchè il suo collegio elettorale ora è diluito con la provincia di Latina e per vincere bisogna prendere voti anche a Terracina, Gaeta, Formia, Fondi. Serve un gioco di squadra: quello che è mancato la volta scorsa.

Il comizio di chiusura e di apertura

Nicola Ottaviani

Nicola Ottaviani ha scelto la piazza di Cassino per chiudere i suoi comizi. I sondaggi gli sono favorevoli: a mani basse. Se verranno confermati, andrà a vincere nella città che cinque anni fa voltò le spalle al suo rivale interno di allora Mario Abbruzzese; andrà a vincere nella sua città. Il massimo per lui di Frosinone sarà suonare la tromba della riscossa per il centrodestra a Cassino.

Per questo sul palco ci sarà anche Mario Abbruzzese. Ancora una volta sarà con l’intero Stato Maggiore della Lega: dal Coordinatore regionale Claudio Durigon al consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli. Anche per lui ci sarà lo squillo di tromba: la chiusura della campagna elettorale per le Politiche quest’anno coincide con l’avvio della campagna per le Regionali.

Il Centrodestra sul palco è tutto proiettato al futuro, ai nuovi possibili scenari: a quello che potrebbe succedere anche in vista delle elezioni comunali del 2024 a Cassino. Fratelli d’Italia ha già iniziato a preparare il suo percorso: tre anni fa non ha eletto consiglieri, tra qualche giorno andrà a formare il gruppo consiliare in assise. Lo farà con gli ex leghisti Franco Evangelista e Michelina Bevilacqua. Il primo degli eletti del Centrodestra nel 2019 ha comunicato ufficialmente al presidente del Consiglio Comunale Barbara Di Rollo che nella prossima assise procedere alla costituzione del Gruppo.

Verso il rimpasto

Enzo Salera

Non rimane a guardare il sindaco Dem Enzo Salera. Aspetta i risultati del voto di domenica. Ha voluto un candidato d’area: Sergio Messore è lì come segno di presenza atto di testimonianza politica. Sul risultato politico ci sono troppe variabili che non c’erano cinque anni fa: il collegio è cambiato, il Pd ha subito due scissioni, quasi il 60% del peso elettorale grava su Comuni della provincia di Latina che storicamente sono di centrodestra. Impossibile azzardare risultati. (Leggi qui: Quei numeri che a Cassino non possono essere paragonati).

In base ai numeri sarà necessario impostare delle riflessioni. A Frosinone l’altra sera Matteo Renzi ha evitato di azzannare il Pd: perché i riferimenti del territorio gli hanno detto che ora si va verso le Regionali e le Comunali nei grandi centri. Ed un dialogo è necessario se si vogliono mantenere le possibilità di vittoria.

Una riflessione andrà sviluppata anche all’interno del Pd: i rapporti politici di Enzo Salera con il gruppo dirigente provinciale sono al minimo storico. Il sindaco non ha voluto firmare il sostegno alla candidatura del leader della componente maggioritaria Francesco De Angelis. Impossibile pensare che dopo il voto non si vada ad un chiarimento. O una resa dei conti.

Enzo Salera sta preparando il terreno. Per ogni scenario. Si va verso un rimpasto. Sarà l’effetto del tagliando che il sindaco farà prima di lanciarsi verso l’ultimo step che lo separa dalle elezioni Comunali. Con un duplice effetto: tarare la macchina e creare gli eventuali spazi per una nuova alleanza politica, presupposto di quella elettorale del 2024. Sarà il primo vero rimpasto di giunta: i bene informati assicurano che non ci sono intoccabili.

La Capigruppo

La polizia Locale di Cassino

Questa mattina, intanto, in Comune si si è riunita la conferenza dei capigruppo. È stato stabilito il giorno in cui svolgere il prossimo Consiglio comunale, il primo dopo l’esito del voto delle Politiche. La massima assise civica si riunirà giovedì 29 settembre alle ore 17.

L’opposizione consiliare si prepara a mordere i polpacci alla maggioranza sul caso della nomina del Comandante della Polizia Locale. Cosa significa?  Un regolamento del 1997 prevede che il Comandante debba essere dirigente e l’attuale comandante Pugliese non può esserlo perché il Comune è in regime di dissesto finanziario. La dirigente dell’Area del Personale, convocata in apposita commissione, avrebbe espresso tutti i suoi dubbi sulla nomina del Comandante. Per questo motivo l’opposizione ha presentato una mozione da discutere in assise.

Un altro punto all’ordine del giorno sarà quello del termocombustore di San Vittore del Lazio. I sindaci dicono no alla quarta linea. Cassino definirà la sua posizione. Sarà uno dei primi passi verso la volata elettorale.

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