“Il Parma è un po’ tutto per me ma il Frosinone venderà cara la pelle”

Stefano Morrone, il vice di Fabio Grosso, vive nel capoluogo emiliano, è stato capitano dei ducali e fa parte della Top 11 del secolo. Racconta a Parmatoday le sue sensazioni a poco di due settimane dalla sfida tra i ciociari e gli emiliani che aprirà il campionato venerdì 20 agosto. Ingaggiato l’attaccante Canotto.

Alessandro Salines

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Stefano Morrone è arrivato a Frosinone in punta di piedi al seguito di Fabio Grosso. È il vice, l’ombra del tecnico giallazzurro, una figura importante, il primo collaboratore. Ma sempre un passo indietro. Discrezione, riservatezza e tanto lavoro: lo descrivono così nel club giallazzurro dove è apprezzato proprio per il suo comportamento oltre che per la professionalità e competenza. Il contrario di tanti suoi colleghi che spesso diventano più protagonisti degli allenatori in prima e qualcuno fa pure danni.

Ma Morrone è stato anche il capitano nonché tecnico del Parma che ironia della sorte tra poco più di due settimane terrà a battesimo il nuovo Frosinone. Un calendario che sembra scritto da uno sceneggiatore. “Quando è stata pubblicata la prima giornata ho provato una sensazione bellissima. Parma è un po’ tutto per me”, ha rivelato Morrone al quotidiano online Parmatoday dove ha raccontato le sue sensazioni in vista della sfida contro i ducali. 

PARMIGIANO D’ADOZIONE

Stefano Morrone con la maglietta del Parma

Nato a Cosenza 42 anni fa, Stefano Morrone vive a Parma da anni con la famiglia. “La città è meravigliosa, si sta benissimo”, afferma convinto. Nel capoluogo emiliano coltiva anche la sua grande passione, ovvero il paddle con il quale si esibisce con Grosso ed altri ex calciatori.

Con la maglia dei ducali ha giocato 175 partite e segnato 10 gol, ha indossato la fascia di capitano ed ha avuto il privilegio di essere scelto nella formazione del centenario insieme a tanti campioni.

Morrone ha anche guidato il Parma in Lega Pro, in un periodo molto difficile, catapultato direttamente dal settore giovanile dove allenava la Berretti. Con grande senso del dovere ed attaccamento alla maglia ha sostituito per due gare Gigi Apolloni prima dell’avvento di Roberto D’Aversa.

Venerdì 20 agosto nell’opening day dello “Stirpe” sarà avversario del Parma sulla panchina del Frosinone accanto a Grosso. L’emozione sicuramente ci sarà ma poi prevarrà la concentrazione sulla partita. “Per me Parma è un tuffo nel passato, tanti bellissimi ricordi – ha detto Morrone – Ma non so se ci sarà tempo per pensare: siamo concentrati sulla gara che aprirà il campionato. E di fronte avremo una una squadra fortissima.

AMARCORD E NON SOLO

Stefano Morrone (Foto: courtesy Parma calcio)

Al Parma è stato 6 stagioni dal 2007 al 2013. Ha vinto un campionato di Serie B. Poi dal 2015 al 2017 ha allenato nel settore giovanile (Under 15 e Berretti) con la parentesi in prima squadra.

Ma a Parma ha vissuto anche una delle esperienze più brutte della sua vita: l’incidente occorso al figlio Leo di 5 mesi mentre lui giocava il derby al “Dall’Ara” contro il Bologna. “A Parma ovviamente sono molto legato, tantissimi i ricordi – ha raccontato Morrone – Un onore per me far parte della squadra del centenario in un undici zeppo di stelle. Ma altresì non posso dimenticare quel maledetto 23 gennaio del 2012. Il giorno più brutto. Eravamo a Bologna e durante l’intervallo Donadoni mi ha comunicato che mio figlio era in rianimazione. Il ritorno in macchina verso Parma ha rappresentato il viaggio più lungo della mia vita”.

Morrone lasciò la fascia a Lucarelli e il posto a Musacci. Per fortuna tutto si risolse per il meglio. “Ci sono cose nella vita che sono superiori a tutto, alla tua professione, alla fascia, ai compagni – disse all’epoca Donadoni – Era giusto che Morrone stesse vicino alla moglie e al figlio. E poi non sapevamo come si poteva evolvere la situazione. Non esiste nulla che possa fermare un padre  davanti a queste cose”. 

IL RITORNO DI BUFFON

Con Stefano Morrone nel Parma del secolo c’è ovviamente Buffon che venerdì 20 sarà tra i pali dei ducali. “Ha grande entusiasmo – ha affermato il vice di Grosso – A 43 anni chiude un cerchio bellissimo. Buffon darà lustro a tutto il campionato di Serie B. E’ un monumento del calcio, il portiere più forte di tutti i tempi. Non vedo l’ora di affrontarlo”.

Oltre a Buffon e Morrone, nella Top 11 ci sono i difensori Benarrivo, Apolloni, Minotti e Di Chiara; i centrocampisti Baggio e Osio; e gli attaccanti Melli, Crespo (giocatore del secolo) e Chiesa. L’allenatore è Nevio Scala.

FROSINONE BATTAGLIERO

Morrone è il vice di Fabio Grosso dal 2019. Hanno giocato insieme nel Palermo nel 2004-2005. Lo ha seguito sulle panchine del Brescia, del Sion in Svizzera e quindi del Frosinone dal marzo scorso quando l’ex azzurro ha sostituito Alessandro Nesta.

Dopo un impatto difficile, Grosso e soci sono hanno finito il campionato in crescendo conquistando una salvezza che non era scontata. A giugno la conferma di Grosso e di conseguenza anche di Morrone. Per il Frosinone sarà una stagione di grandi cambiamenti. La prima del nuovo corso che punta sui giovani. Ma comunque sia sarà un Frosinone battagliero come assicura lo stesso Morrone che avverte la sua ex squadra: “Il Parma troverà un Frosinone che vuole ben figurare e venderà cara la pelle su ogni campo in un campionato difficilissimo”, chiosa Morrone.

Luigi Canotto

MERCATO

Colpo del Frosinone che pesca tra gli svincolati del Chievo. Arriva l’attaccante esterno Luigi Canotto, classe 1994, soffiato al Lecce che sembrava in netto vantaggio. Ha firmato un contratto fino al 2024. Una punta ideale per il 4-3-3, rapido e tecnico, reduce da 34 presenze e 5 reti nelle file dei veneti. Nelle prossime ore poi potrebbe sbarcare anche il terzino sinistro Matteo Cotali (1997) anche lui svincolato dal Chievo.