Il pasticciaccio brutto della doppia convocazione di Forza Italia

Adriano Piacentini chiama i referenti politici dei partiti alleati, Pasquale Ciacciarelli si rivolge agli eletti. E la frittata è fatta. La Lega: “Era quello che Abbruzzese voleva”. Intanto sull’acqua il coordinatore provinciale degli “azzurri” mette i puntini sulle i.

Ieri mattina Adriano Piacentini, nella sua qualità di coordinatore provinciale di Forza Italia, ha provveduto alle convocazioni per il tavolo del centrodestra in vista delle elezioni provinciali. Chiamando personalmente l’onorevole Francesco Zicchieri (coordinatore regionale della Lega), il senatore Massimo Ruspandini (leader di Fratelli d’Italia) e Alfredo Pallone, referente regionale di Noi con l’Italia. E’ lo stesso Piacentini a comunicarlo, specificando di aver esteso l’invito anche alle liste civiche. E confermando che il summit dovrebbe tenersi il 23 o il 24 agosto.

 

Ma perché nelle stesse ore il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli ha scritto una lettera agli eletti di Lega e Fratelli d’Italia sullo stesso tema? Incassando peraltro il “no grazie” di Francesca Gerardi? (leggi qui Caro Ciacciarelli, dove hai fatto l’estate vai a fare pure l’inverno)

Se Pasquale Ciacciarelli avesse telefonato ad Adriano Piacentini (o viceversa) prima di inviare la lettera, adesso la frattura in partenza non ci sarebbe. Prima o poi Nicola Ottaviani e Mario Abbruzzese dovranno sedersi attorno allo stesso tavolo. Magari con Antonio Tajani.

 

Perché alla fine quello che è successo oggi è questo: Piacentini convoca il tavolo contattando i responsabili politici dei partiti alleati, mentre Ciacciarelli scrive a senatori e deputati di Fratelli d’Italia e Lega per convocare lo stesso summit. La frittata è fatta. Nel Carroccio non hanno dubbi: era quello che Mario Abbruzzese voleva.

Francesco Zicchieri tuona: “Con quale Forza Italia dovremmo parlare?”.

 

Intanto, relativamente alla votazione sulle tariffe dell’acqua, Adriano Piacentini (che in conferenza dei sindaci ha rappresentato il Comune di Frosinone).

Dice: «Per quanto riguarda le cosiddette perdite occulte, è importante specificare che soltanto un nostro emendamento, firmato dal sottoscritto e dai sindaco Carlo Maria D’Alessandro (Cassino) e Roberto Caligiore (Ceccano), sostenuto e integrato anche dai sindaci di Veroli e Castro dei Volsci, ha  consentito di evitare che tutte le perdite d’acqua, ancorché sulla base della tariffa minima (ieri 0,54, oggi 0,93: alla faccia della diminuzione) venissero addebitate tutte al cittadino. Il nostro emendamento consentirà di far sostenere per i primi sei mesi tutti i costi ad Acea e, soltanto nei successivi sei mesi, il 50% al cittadino e il 50% ad Acea. Questo per chiarezza ed onestà intellettuale».