Il Pd locale prova la rivoluzione più grande: procedere unito

Settimana cruciale ad ogni livello: le candidature alla presidenza della Provincia e alla segreteria regionale dei Democrat, quindi Piazza Grande di Nicola Zingaretti. E il Pd locale ha l’opportunità di aprire la stagione della condivisione

Settimana importante sul versante del centrosinistra. Provinciale, regionale e nazionale. Il 13 e 14 ottobre a Roma il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti presenta ufficialmente Piazza Grande, il progetto politico con il quale intende scalare la segreteria nazionale del Partito Democratico. Sarà un punto di snodo, considerando che dalla partecipazione e dai partecipanti si capirà la portata di questa operazione politica. Soprattutto se sarà in grado di superare il muro renziano, issato a protezione dell’attuale classe dirigente dei Dem.

Domani sera si conosceranno anche i candidati alla segreteria regionale del Partito. Non ci saranno soltanto Bruno Astorre e Claudio Mancini, quantunque la sfida vera sarà fra loro due. E quindi, fra Nicola Zingaretti e Matteo Orfini. In una sorta di “avanguardia” in attesa poi delle primarie nazionali.

Giovedì scadono i termini anche per la presentazione delle candidature alla presidenza della Provincia. Non dovrebbero esserci sorprese e quini si va verso il testa a testa fra Antonio Pompeo (Pd – centrosinistra) e Tommaso Ciccone (Forza Italia – centrodestra).

 

Saranno tante le chiavi di lettura di questa volata, ma per quanto riguarda il Pd locale sembra delinearsi un nuovo scenario. Quello cioè di procedere tutti insieme: Francesco De Angelis e Antonio Pompeo, Mauro Buschini e Simone Costanzo, Sara Battisti e Marino Fardelli, Domenico Alfieri e Antonio Cinelli.

Sarebbe una rivoluzione copernicana rispetto al passato, anche recente. Caratterizzato dalla contrapposizione insanabile tra i due Francesco, Scalia e De Angelis.

Se davvero il Pd saprà procedere unito, allora sarà meno complicato la prossima volta concentrare gli sforzi per eleggere un senatore o un deputato.

Evitando le candidature  fuori provincia dei leader locali.