Il Pd mette fuori dal Partito chi va con Cardinali

La Direzione Dem mette fuori dal Partito i cinque che hanno deciso di non appoggiare il candidato indicato dal Pd ma si sono schierati su Alessandro Cardinali ed il suo campo civico

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Alla fine è arrivata la resa dei conti. La Direzione ha messo alla porta i cinque esponenti del Partito Democratico che ad Anagni hanno deciso di contravvenire alla linea del Partito. Il Pd è schierato con l’avvocato Luca Santovincenzo, loro sono passati in una lista civica che si è candidata alle Comunali sostenendo l’ex vicepresidente della Provincia Alessandro Cardinali.

Anche se, almeno almeno a giudicare dagli spifferi che arrivano dagli ambienti democrat anagnini, la partita non sembra ancora finita.

Fuori dal Partito

Egidio Proietti

A dirlo è stato qualche ora fa il circolo locale del Partito Democratico. Che in una nota “ha preso atto ufficialmente che cinque propri iscritti, in occasione delle imminenti elezioni amministrative, hanno presentato la propria candidatura in liste alternative al Pd, nella coalizione del candidato sindaco Alessandro Cardinali, che non é il candidato scelto dal pd”.

Di fatto “tali persone si sono schierate contro il Partito Democratico senza alcuna autorizzazione, e negando la legittimità di un voto democratico che, prevedendolo avverso ai loro desideri, hanno preferito scansare, alzandosi e non partecipandovi”. Il riferimento è alla drammatica riunione del Direttivo che si era tenuta qualche giorno prima della decisione del Pd di andare con Santovincenzo.

Direttivo al quale i cinque iscritti avevano partecipato, per uscire però poi dalla stanza al momento del voto. La decisione di andare con Cardinali ha quindi portato il Pd anagnino a dire che “sulla base dello statuto del Partito Democratico, articolo 4.10, tali persone sono escluse dalla comunità politica del Partito, e non saranno più registrabili nè per l’anno in corso, né per l’anno prossimo. Una decisione già comunicata ai livelli superiori; “il documento relativo è stato già inoltrato agli ulteriori organi del Partito.”

La rotta del Pd

Segue rituale augurio di buon viaggio (politico): “il Partito Democratico di Anagni augura ai cinque ex iscritti buona fortuna, per quanto lontano li porterà il sentiero che hanno deciso di percorrere”.

Ma la nota non si è limitata a questo. Ha anche tracciato una rotta politica. Che va nel senso del rinnovamento e della volontà di andare oltre l’ambiguità. Che, negli ultimi tempi, aveva oggettivamente limitato il dibattito; “ci sono momenti, nella storia di un Partito, in cui ci si ritrova di fronte ad un bivio. Ed occorre fare scelte importanti. L’unica scelta possibile, concreta, onesta, è la chiarezza. Occorre dare voce ai propri valori, quelli che ci danno la forza di impegnarci per il bene della città, quelli che ci fanno sentire di essere parte di una comunità ideale, e tradurre queste idee in azioni concrete”.

Insomma, bisogna tagliare. “Il Partito Democratico di Anagni ha avuto il coraggio di farle fino in fondo, queste scelte. Abbiamo scelto la chiarezza. Abbiamo rifiutato l’opacità. In modo democratico, come si conviene ad un grande Partito di libertà com’è il nostro”. La scommessa è che la fine di questa ambiguità possa dare nuovi frutti; “ai cinque che hanno deciso di andare altrove si contrappongono i numerosi che si sono riavvicinati, portando nuove energie e nuovi entusiasmi per quel rilancio ideale avviato con l’elezione della nuova segretaria Elly Schlein”. Magari già “in occasione delle imminenti elezioni amministrative”.

La conclusione logica

Luca Santovincenzo

Oggettivamente, una conclusione logica per come si era sviluppato il rapporto fra le anime del Partito negli ultimi tempi. La decisione di andare con Cardinali e la nota successiva rappresentano un punto di arrivo.

Il problema è che però, come si diceva all’inizio, potrebbe non essere ancora tutto finito. Visto che i cinque reprobi potrebbero non essere così proni nell’accettare il diktat del Direttivo. Per adesso, almeno ufficialmente, i vertici provinciali tacciono su quanto è accaduto.

Ma una risposta potrebbe già arrivare nelle prossime ore.