Il Pd porta Bassetta al bivio: o si cambia o è crisi (di F. Ducato)

Il Pd chiede un cambio di passo. Deciso. Evidente. Dopo il Consiglio tenuto in piedi solo grazie alla Minoranza. E porta il sindaco di Anagni Fausto Bassetta ad un bivio

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

Un cambio di marcia rapido e deciso. Per ridare al Pd locale un ruolo di rilievo. Altrimenti, gli scenari potrebbero cambiare in maniera imprevedibile.

Lo avrebbero chiesto al primo cittadino ieri pomeriggio, ad Anagni, gli uomini del Pd in una drammatica riunione tra gli esponenti del Partito Democratico locale ed il sindaco Fausto Bassetta.

Da mesi i membri del Partito Democratico avevano cercato di fissare un incontro con il primo cittadino. Per ridefinire i rapporti di forza tra le anime della coalizione dopo la crisi della scorsa estate.

Una crisi finita con la firma di una tregua alla quale però nessuno ha creduto più di tanto. La cenere sotto il fuoco è rimasta calda. Ed è tornata a bruciare con le polemiche sul bilancio consolidato. Passato solo con il voto decisivo della minoranza; che ha garantito il numero legale, vista l’assenza soprattutto di Progetto Anagni ed Idea Anagni. Troppo, per il Pd. Che ha chiesto un incontro per mettere i puntini sulle I.

Cosa hanno chiesto ieri i democrat anagnini a Bassetta? Un cambio di marcia. Un rinnovamento deciso. Una riequilibratura che possa dare più spazio al Pd e meno agli eterni rivali di Progetto Anagni. Per cercare di dare un significato nuovo all’ultimo anno e mezzo della consiliatura. Altrimenti le cose potrebbero cambiare clamorosamente.

Una lettura possibile, che molti fanno in città riguardo alle tensioni tra il Pd e Bassetta, è quella secondo la quale tutto sarebbe nato dalle polemiche sul bilancio consolidato.

Polemiche che avrebbero messo all’angolo l’assessore Aurelio Tagliaboschi. Il quale, visto alle strette, avrebbe deciso di muoversi sul serio per mettere in difficoltà il sindaco. Magari fino a farlo cadere.

Ottenendo due risultati: indebolire Giuseppe Felli, che dovrebbe fare a questo punto la campagna elettorale per le regionali senza la confortante coperta di Linus della carica di vicesindaco. E dare un segnale forte alla minoranza orlandiana, a cui il sindaco Basetta da sempre fa riferimento.

Per ora l’incontro ha partorito un rinvio a martedì prossimo. Una tregua minima. in attesa dello show down definitivo.