Il sondaggio settimanale sul gradimento dei Partiti vede un balzo di ben mezzo punto per il Pd. Cresce però la coalizione di centrodestra. Ma nel lungo periodo è il blocco di centrosinistra a registrare l'incremento maggiore.
Mezzo punto: un balzo se si considera che gli scostamenti medi di settimana in settimana sono nell’ordine di un decimo o due decimi di punto. E invece in questi sette giorni il Pd ha guadagnato ben mezzo punto percentuale, confermandosi il primo Partito ma facendo il vuoto alle sue spalle dove Fratelli d’Italia è rimasto sulla stessa percentuale della settimana scorsa. A dirlo è la rilevzione settimanale Monitor Italia fatta dall’istituto Tecné per Agenzia Dire.
La scalata Dem
In base alle telefonate fatte il 10 dicembre, i Dem salgono al 20,9% (guadagnando in sette giorni lo 0,5%). Stabili alle loro spalle i Fratelli d’Italia che confermano il loro 20,4%. Nella terza piazza del podio c’è ancora la Lega che scivola di due decimi e scende al 18,2% (perdendo lo 0,2%).
Le polemiche interne non fanno bene al Movimento 5 Stelle sempre più in crisi di identità tra il neo centrismo di Giuseppe Conte ed il radicalismo di Beppe Grillo. Scende al 15,1% (perdendo lo 0,3%).
In recupero anche questa settimana Forza Italia, alimentata dall’effetto balsamico delle voci intorno a Silvio Berlusconi e le sue aspirazioni di diventare Presidente della Repubblica. Sale all’8,7% (guadagnando lo 0,2%).
In calo i due partiti che dovrebbero trovare una sintesi per dare vita al nuovo centrismo: Azione di Carlo Calenda si attesta al 3,2% (perdendo lo 0,2%); scende anche Italia Viva che questa settimana è al 2,4% (calo dello 0,1%).
Completano il quadro: Sinistra italiana al 2,1% (+0,1%); Europa Verde all’1,8% (-0,1%); +Europa all’1,7% (+0,1%); Articolo Uno all’1,6% (-0,2%).
Si allarga la forchetta tra i poli
L’analisi della situazione a livello di coalizioni conferma le analisi fatte in questi mesi da Nicola Zingaretti, Goffredo Bettini, Enrico Letta. E cioè: il Pd non è autosufficiente, occorre un campo largo.
La dimostrazione plastica arriva proprio questa settimana: il Pd sale, scendono i Partiti centristi e la conseguenza a livello di coalizioni è l’allargamento del margine tra il centrodestra e il centrosinistra.
Il sondaggio registra questa settimana una crescita dello 0,3% per il centrodestra, cioè la sommatoria dei risultati di Fdi, Lega, Fi, Coraggio Italia, Noi con l’Italia. Il cartello raggiunge quota 48,7%. Nello stesso periodo il blocco di centrosinistra ha perso un decimo di punto: Pd, M5S, Articolo Uno, Europa Verde adesso sono al 39,4%. Il sondaggio registra a parte Azione, Italia e Più Europa che complessivamente raggiungono il 7,3% (-0,2%).
Chi sale e chi scende? per capirlo bisogna allargare il campo. Dal febbraio scorso il centrodestra è passato dal 53,1% al 48,7%, mentre il centrosinistra dal 34% è salito al 39,4%. Invece il blocco composto da Azione, Italia viva e Più Europa è passato dall’8,3% al 7,3%.
Più fiducia in Draghi
Sale la fiducia nel governo e nel presidente del Consiglio Mario Draghi. Il sondaggio assegna un 64,2% (+0,2%) al premier. È ormai dall’inizio dello scorso mese di luglio che Mario Draghi è costantemente sopra al 64%.
La fiducia nel governo tocca questa settimana il 54,3%: +0,3 rispetto alla scorsa settimana.
Continua a crescere anche la fiducia degli italiani nei confronti del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Con un aumento dello 0,2%, il capo dello Stato sale in una settimana dal 75,1 al 75,3%. Dallo scorso febbraio la fiducia nei confronti di Mattarella non è mai scesa sotto il 70%.