Il piano di Quadrini accende le prime scintille in Forza Italia

Il piano di recupero e ritorno a casa avviato da Gianluca Quadrini rischia di generare uno scontro interno a Forza Italia. Questione di metodo. E di rispetto. Il coordinatore Tommaso Ciccone lancia il primo avvertimento

Il momento dello scontro è arrivato. Stanno provando entrambi ad evitarlo. Ma è solo questione di tempo. E quello rimasto è poco. Il vice coordinatore regionale di Forza Italia Gianluca Quadrini (area Fazzone) ed il coordinatore provinciale Tommaso Ciccone (area Abbruzzese) sono in rotta di collisione.

La campagna di Search & Rescue, cioè di recupero e riaccompagnamento a casa dei personaggi usciti da Forza Italia, lanciata da Gianluca Quadrini subito dopo il suo ritorno, rischia di alterare gli equilibri che con molta pazienza l’altra componente si era costruita. Come sta accadendo con l’imminente recupero del consigliere comunale di Frosinone Thaira Mangiapelo che Quadrini sta portando via dalla Lega, (leggi qui «Thaira torna a casa… »: Quadrini in cerca dei fuoriusciti da Forza Italia). Nelle ore scorse il consigliere ha confermato la sua intenzione di tornare, accogliendo il percorso tracciato da Quadrini.

C’è anche un altro nome importante di Frosinone nell’agenda di Quadrini: è quello del presidente del Consiglio comunale del Capoluogo Adriano Piacentini. Seguito da quello dell’ex assessore regionale Alessandra Mandarelli.

Il problema non è il Search & Rescue. È il metodo utilizzato, scavalcando del tutto l’organizzazione territoriale del Partito. Il mancato coinvolgimento almeno a parole. Al punto che in serata il coordinatore provinciale di Forza Italia Tommaso Ciccone lancia il primo segnale di avvertimento: «Va bene tutto, ma non confondiamo la necessità di rilanciare Forza Italia con la logica dell’AAA Cercasi. Perché in questo modo non si va da nessuna parte e, anzi, si rischia di fare più danni che altro».

Ciccone segnala al suo collega che è il caso di decidere insieme la rotta. «Questa rigenerazione non deve trasformare Forza Italia in un autobus dal quale si scende o si sale a seconda delle esigenze del momento, degli umori o delle candidature dell’ultima ora. Ovvio che, qualsiasi nuovo ingresso o rientro sono graditi, ma deve esserci un processo di condivisione, operato fra i quadri dirigenti che hanno il dovere e il compito di mettere in campo una strategia. Che, non solo deve delineare una disciplina di Partito, ma essere rispettosa  dell’impegno di chi è sempre rimasto al proprio posto con lealtà, abnegazione e responsabilità».

In pratica significa: caro Gianluca facci capire, ti stai costruendo una tua componente interna tutta fazzoniana o stiamo lavorando tutti per la crescita di Forza Italia?

C’è un rischio, dal punto di vista del coordinatore provinciale Tommaso Ciccone. «Alcuni comportamenti, più che contribuire alla rivitalizzazione del nostro Partito, rischiano di dare la chiara impressione di essere di fronte a unassalto alla diligenza” o a un golpe di natura politica. Certo è, infatti, che una fra le concause della deriva di Forza Italia, locale e nazionale, sia stata l’estrema tolleranza che ha lasciato per troppo tempo la libertà a ognuno di entrare, uscire e, infine, rientrare a piacimento nelle nostre file, senza rispettare alcun tipo di regola o disciplina di Partito».

La verifica della rotta si farà dopo le Comunali di Cassino. Se Mario Abbruzzese vincerà e dimostrerà di essere ancora l’uomo forte in Forza Italia, Gianluca Quadrini dovrà decidere: andare allo scontro o concordare la rotta.