Il piano triennale passa, la paura dei debiti no

Nuovi debiti sui conti del Comune di Frosinone. Rischiano di saltare i programmi. La beffa dopo dieci anni: Cassino scelse un'altra strada ed oggi è già in grado di assumere e pianificare senza troppi patemi

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

Il programma delle opere che la Giunta Mastrangeli intende realizzare nei prossimi tre anni è stato approvato ieri sera, durante il Consiglio Comunale ordinario. Senza problemi: come era ampiamente previsto. Forse meglio del prevedibile: un solo voto contrario della minoranza, astenuti tutti gli altri.

La Giunta aveva già affrontato il tema e spianato la strada verso il Consiglio. Sia per il programma delle opere e sia per il Documento Unico di Programmazione 2023-2025. Entrambe le delibere erano già state approvate dagli assessori il 15 maggio scorso.

Il percorso ed i contenuti

I due temi vanno letti insieme. perché il Documento unico di programmazione costituisce il presupposto indispensabile per l’approvazione del bilancio di previsione.

La delibera sulle opere portava il numero di protocollo DGC / 37 / 2023 ed è stata illustrata all’Aula dall’assessore ai Lavori Pubblici del Comune capoluogo Angelo Retrorsi. Mentre i dettagli tecnici sono stati esplicitati dal dirigente del settore Carinci, sollecitato da alcune richieste di chiarimenti giunte dai Consiglieri Mauro Vicano per la maggioranza, per l’opposizione da Vincenzo Iacovissi, Claudio Caparrelli, Angelo Pizzutelli. In particolare sugli interventi previsti per il dissesto idrogeologico e per dotare la città di più aree destinate ai parcheggi.

 Il dettaglio degli interventi previsti nelle due delibere.

Lavori di raddoppio dell’ascensore inclinato e realizzazione di un nuovo percorso pedonale di collegamento ai fini del potenziamento del sistema di mobilita’ sostenibile tra Frosinone alta e bassa (3,5 milioni di euro);

la riqualificazione del complesso di proprietà comunale “cinema-teatro Nestordestinato a servizi culturali e socio-ricreativi (7,97 milioni di euro);

Foto Massimo Scaccia © Giornalisti Indipendenti

lavori di realizzazione del parcheggio di interscambio a raso “Salvo D’Acquisto” a servizio del sistema pubblico di mobilità sostenibile (1,5 milioni);

riqualificazione e adeguamento funzionale degli spazi interni ed esterni dell’edificio comunale Polivante sito in via Giuseppe Mazzini da adibire a servizi culturali (1,6 milioni di euro);

realizzazione delle infrastrutture del nuovo sistema intelligente per la mobilità sostenibile Brt (Bus rapid transfer) – linea Scalo ferroviaro – Piazzale de Mattheis (2,5 milioni di euro)

 lavori di adeguamento e completamento dell’edificio scolastico scuola primaria Madonna della Neve (2,3 milioni)

realizzazione di un’area polivalente attrezzata nel parco urbano Matusa ai fini della promozione delle attività ricreative e sportive (600mila euro).

Il seguito degli interventi inseriti nella programmazione 2023 – 2025 (programma triennale OO.PP.).
(Foto © DepositPhotos.com)

Programma recupero Periferie – Completamento verde pubblico Corso Lazio, realizzazione nuova scuola elementare Corso Lazio; ampliamento del Museo civico archeologico; riqualificazione sostenibile della pista ciclabile; messa in sicurezza versante di viale Mazzini; mssa in sicurezza idrogeologica località Belvedere ed in località Forcella.

In elenco c’è la realizzazione delle infrastrutture per la mobilità ciclo pedonale e tratto Madonna della Quercia e zona sportiva del complesso sportivo Coni; gli interventi di valorizzazione e messa in sicurezza della via Francigena del sud; la riqualificazione e adeguamento funzionale degli spazi interni ed esterni dell’edificio comunale Polivalente in Viale Mazzini.

In elenco ci sono altri due lotti per il cimitero: i 1335 posti previsti nel Lotto A ed i 256 posti del lotto B. (Leggi qui: Pensa al futuro: prenota il loculo).

L’importo complessivo delle opere è di 32 milioni di euro.

Non tutto liscio

Riccardo Mastrangeli

Tutti i documenti in discussione ieri sera sono stati approvati senza nessun problema per la maggioranza del sindaco Riccardo Mastrangeli. Tutto liscio allora? Assolutamente no. Perché? È saltato fuori un altro debito che non era stato inserito in bilancio. E non per sciatteria: ma perché sono spese non previste e non prevedibili quando il Bilancio viene approntato. Ma in ogni caso ora quella spesa andrà inserita nel bilancio di previsione che verrà approvato nelle prossime settimane.

Questa volta a reclamare un pagamento è la Ditta Sangalli che gestiva l’appalto della raccolta dei rifiuti. Si parla  di una sentenza (di primo grado) che condanna il Comune di Frosinone a pagare alla ditta quasi un milione di euro. Che, sommato agli altri debiti emersi nell’ultimo periodo (su tutti quello per la società Delta Lavori di Sora che si è occupata della Monti Lepini) fa lievitare la massa critica intorno ai 10 milioni di euro totali.

Una vera e propria mazzata per le casse del Comune che dopo un piano di rientro lacrime e sangue non ancora terminato, rischia di vanificare tutti i sacrifici compiuti fino ad oggi. E di compromettere, anche dal punto di vista del potenziamento dell’organico comunale, il programma di governo cittadino della Giunta Mastrangeli.

I debiti imprevisti

Un fatto però è certo. Quello che sta accadendo da anni al Comune di Frosinone rappresenta un unicum, probabilmente in Italia. Nonostante il piano di rientro che doveva azzerare il passato, avviene la continua, costante e puntuale “scoperta” di nuovi debiti fuori bilancio, onerosissimi e pericolosissimi per la stabilità finanziaria dell’ente.

Una situazione che il Comune deve risolvere definitivamente se vuole evitare il rischio di veder saltare i suoi progetti. Il contenzioso Sangalli riguarda servizi aggiuntivi richiesti e mai pagati: risale all’ultimo periodo della giunta del sindaco Michele Marini; il suo successore Nicola Ottaviani deciso di non saldare il debito. Perché ha la convinzione, giuridica ed amministrativa, che quelle somme non siano dovute. Ora il Comune farà ricorso. Ma deve intanto accantonare in Bilancio le quote annuali con cui raggiungere la somma per saldare la fattura in caso di condanna.

«Anche il conto dell’ultima sentenza verrà inserita nella voce debiti fuori bilancio con le somme da accantonare – ha detto nel suo intervento l’assessore al Bilancio, Adriano PiacentiniL’amministrazione impugnerà in Appello la sentenza perché siamo sempre convinti che quelle fatture alla Sangalli non debbano essere pagate».

Il timore di avere sbagliato tutto

Carlo Maria D’Alessandro

Non è così semplice come dice l’assessore Piacentini. Perchè accantonare quelle somme significa toglierle ad altri capitoli. Come gli investimenti, le manutenzioni, le attività culturali. E soprattutto le nuove e attese assunzioni previste ed annunciate nel 2023. Ne erano previste 70 in cinque anni, una decina già avviate nel 2023. Invece nulla. Proprio a causa dei debiti che saltano fuori in continuazione.

Per essere chiari: le amministrazioni comunali di Frosinone, di qualunque colore, rischiano di dover fare i conti, puntualmente, senza l’oste. Il sindaco di Frosinone Mastrangeli lo sta sperimentando sulla propria pelle. E alla fine il conto, quello più salato, lo pagano gli incolpevoli cittadini.

Con un dubbio che ha il sapore di beffa. Quando Frosinone decise di intraprendere la via del risanamento dei conti con il piano decennale di sacrifici, Cassino era in una situazione identica. Ed il sindaco Carlo Maria D’Alessandro stabilì che fosse più vantaggiosa un’altra strada: quella del dissesto. Criticato da tutti, oggi Cassino ha già svolto i concorsi ed avviato la seconda parte del suo piano di assunzioni.