Il ponte di Fionda per evitare al sindaco di stravincere

Un documento con cui tentare di aprire una discussione interna. Evitando un Congresso bulgaro per il Pd di Cassino. La mediazione Fantini. Il testo Fionda. L'incontro di lunedì.

Alberto Simone

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Così non va bene, non ci siamo proprio. E per fortuna che prima della riunione avevamo detto che nessuno doveva parlare con i giornali. Ancora una volta Alessioporcu.it ha raccontato quello che è successo. Io vorrei capire chi è che si diverte ad andare a parlare con i giornalisti”. Il commissario del circolo Pd di Cassino Romeo Fionda avrebbe preferito meno clamore. Non nega la ricostruzione fatta dal nostro giornale (non potrebbe) e si prepara a lanciare l’operazione ponte con cui costruire una parvenza di dialogo all’interno del Partito. (leggi qui Nel Pd il congresso delle vendette).

Resta un dato di fatto incontrovertibile emerso dalla riunione tenuta dal Pd giovedì: qualcuno ha ribattezzato l’appuntamento del prossimo weekend il “congresso della vendette” per il fatto che non si sono colti segnali di apertura da parte del primo cittadino Enzo Salera verso i suoi oppositori interni.

Questo è vero nella misura in cui i posti chiave della Segreteria saranno “ripartiti” all’interno della maggioranza che amministra il Comune: il Segretario politico in quota al sindaco; il presidente del Partito verrà indicato dall’area del presidente d’Aula Barbara Di Rollo; il vice Segretario sarà espressione dei Giovani Democratici che fanno riferimento, in città, all’assessore Arianna Volante.

Ma attenzione: i nomi non sono ancora stati calati sul tavolo. E un motivo ci sarà. Quale? Qui entra in gioco Romeo Fionda ed il suo desiderio di una maggiore riservatezza.

Romeo il riservato

Romeo Fionda

Il ragionamento è il seguente: è impensabile che in una città importante come Cassino la più grande tra quelle a guida Pd in Provincia, il Circolo si limiti ad essere una semplice “cassa di risonanza dell’amministrazione, per usare le parole di Sarah Grieco. Impensabile che non ci sia invece un tentativo di coinvolgimento di tutte le componenti. Anche se i numeri a disposizione del sindaco sono più che bulgari. Ecco perché si temporeggia ancora.

Al commissario Romeo Fionda, Segretario in pectore del nuovo Pd, è stato infatti affidato il compito di lavorare ad una piattaforma intorno alla quale provare ad aggregare tutti. Non era affatto scontato.

Enzo Salera e Barbara Di Rollo hanno una maggioranza schiacciante tra gli iscritti. Potrebbero fare “asso pigliatutto” senza stare ad ascoltare nessuno, facendo valere solo ed esclusivamente la forza dei numeri. E, beninteso: in politica non ci sarebbe nulla di male. Anzi. Ma il Segretario provinciale Luca Fantini, presente all’incontro dell’altro giorno, è riuscito a far passare il messaggio: a prescindere dai numeri, per quanto grandi possano essere, il Partito Democratico ha il dovere di aprire un dialogo e tendere verso l’unità. Perché non giova a nessuno, anzitutto al sindaco, “balcanizzare” il Pd.

Una piattaforma programmatica

Enzo Salera e Luca Fantini

Aprire una piattaforma programmatica sarà invece l’occasione per provare ad aggregare tutti, evitare candidature alternative a quella di Romeo Fionda e legittimare, quindi, anche il ruolo delle minoranze.

Già, ma se poi i posti chiave restano ad appannaggio del sindaco Salera e del presidente del Consiglio Di Rollo, a cosa serve condividere una piattaforma programmatica? Se lo domandano i più scettici.

Vero è, però, che le diplomazie sono al lavoro e che le caselle relative alla presidenza e alla vice segreteria non sono ancora blindate. Sarà poi importante vedere gli equilibri all’interno della Direzione per dare il giusto peso e il giusto riconoscimento a tutte le correnti, a tutte le diverse sensibilità. E questo avverrà. Ci sta lavorando, a fari spenti, anche e soprattutto il segretario della federazione provinciale Luca Fantini.

Il congresso, se da un lato dovrà riconoscere il ruolo assolutamente maggioritario del sindaco Salera, che nel 2019 ha vinto anche contro una parte del Pd che gli ha remato contro, dall’altra dovrà essere anche l’occasione per superare le divergenze personali. E aprire una vera discussione politica che dia legittimità anche alle minoranze.

Lunedì sera si compirà un primo passo importante in questa direzione: l’operazione dovrebbe poi avere il suo coronamento nella giornata di domenica prossima alla presenza del Segretario regionale Bruno Astorre che nel 2019 aveva dato la scossa al Pd imponendo le Primarie. Quelle primarie che hanno poi visto il trionfo di Enzo Salera e che adesso sono diventate un modello che in città intende copiare anche il Centrodestra nel 2024.