Il potere logora chi non ce l’ha

La dimostrazione di forza di Luigi Macchitella alla Asl, la conferma di De Angelis al vertice dell’Asi e l’elezione di Abbruzzese al Cosilam. Senza dimenticare il via libera al bilancio della Saf. Alla fine aveva ragione Giulio Andreotti: chi guida la macchina ha un vantaggio enorme

Sono stati mesi intensi per quanto riguarda la situazione politica ciociara intesa in senso largo. Perché tra sanità, consorzi industriali e rifiuti di cose ne sono successe.

 

Luigi Macchitella, commissario straordinario della Asl, ha annunciato la nomina di nuovi 13 primari e la riorganizzazione di una serie di reparti importanti. Guardando nella prospettiva di un Dea di secondo livello che all’ospedale di Frosinone prima o poi dovrà arrivare.

Contemporaneamente però non sono mancate le polemiche per la riorganizzazione del servizio Ares 118, per l’ipotesi dell’accorpamento dell’organizzazione delle sale operative.

La soluzione sembra essere quella di prevedere a Latina la sede. Da un lato quindi il rafforzamento della posizione di Macchitella, commissario straordinario che sta dimostrando di tenere perfettamente in pugno la situazione. Dall’altro lato la debolezza politica di un territorio che con Latina non riesce a competere.

 

Per quanto riguarda i Consorzi industriali, si è iniziato con la conferma di Francesco De Angelis alla guida dell’Asi. E poi si è proseguito con l’elezione di Mario Abbruzzese al vertice del Cosilam.

Si è parlato di asse trasversale fra i due, ma in ogni caso gli assetti sono quelli che vedono il centrosinistra prevalente nell’area nord e il centrodestra in quella sud.

In entrambi i casi, dietro le quinte, la regia del presidente della Camera di Commercio Marcello Pigliacelli. Per quanto riguarda la Saf, la battaglia per l’approvazione del bilancio è stata durissima. Alla fine il documento contabile è stato approvato e il presidente Lucio Migliorelli è rimasto al suo posto. Al vertice della Saf è arrivato con il voto dei sindaci-soci del Pd. E lui è uno di lungo corso, fedelissimo di De Angelis.

 

Insomma, Luigi Macchitella, Francesco De Angelis, Mario Abbruzzese, Lucio Migliorelli. Senza dimenticare Marcello Pigliacelli.

Eh sì, aveva ragione Giulio Andreotti: il potere logora chi non ce l’ha.