Il ricorso al ministero è un buco nell’acqua: via libera al Corso

Il Ministero scrive al Comune di Cassino. E conferma che i lavori su Corso della Repubblica sono regolari. Via libera al completamento. L'opposizione aveva chiesto allo stesso ministero di fermare l'opera

Al Ministero avevano chiesto di intervenire per bloccare i lavori su Corso della Repubblica. E il ministero è intervenuto. Lo ha fatto per dire che invece i lavori sono assolutamente regolari e possono andare avanti. Lo ha scritto nel pomeriggio la Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Ministero della Cultura: ha espresso parere favorevole.

La richiesta avanzata per il centrodestra dal consigliere Benedetto Leone si è risolta in un buco nell’acqua. A scavarlo è la Pec firmata del soprintendente Francesco Di Mario  e dal funzionario Daniele Carfagna. (Leggi qui: E ora sull’esposto tutti cercano di non lasciare tracce).

Perché è tutto in regola

Il rendering del nuovo Corso della Repubblica

L’opposizione contestava all’amministrazione del sindaco Enzo Salera di avere avviato i cantieri senza avere ottenuto prima tutte le autorizzazioni necessarie. La risposta del Ministero della Cultura invece conferma la linea dell’Ufficio Tecnico del Comune di Cassino: quelli che sono stati avviati non sono lavori per realizzare opere edili. Ma è stato solo tolto l’asfalto, scavato per trenta centimetri in modo da rifre le pendenze della strada e garantire lo scolo delle acque piovane; si stanno cambiando le tubazioni per la raccolta della pioggia e ripristinando il piano.

Insomma: fino a questo punto, per il Ministero quella che è in corso rappresenta una banalissima opera di manutenzione e ristrutturazione. Opere abusive? Non ci sono opere, pertanto non possono essere abusi dice il Ministero. Autorizzazioni? Per quel tipo di interventi non sono richieste autorizzazione particolari.

Ma non solo. Viene ribadito che la Soprintendenza aveva già dato il nulla osta ai lavori il 20 gennaio e tutto si sta svolgendo in coerenza con quel parere archeologico.

Accolta anche l’altra considerazione fatta dal Comune: i lavori in atto su Corso della Repubblica sono gli stessi fatti per la attigua Piazza Diamare. È come se fossero la prosecuzione di un unico grande lavoro. La Soprintendenza mette nero su bianco che la natura delle opere è da considerarsi di ridotto impatto paesaggistico e sono lavori da inquadrare “in analogia al nostro parere paesaggistico del 27 aprile 2022, rilasciato per la riqualificazione dell’attigua piazza Diamare ad oggi ultimata, utilizzando peraltro i medesimi materiali, lo stesso arredo urbano ed le medesime essenze arboree”.

Tradotto: è la strada attigua, i lavori sono gli stessi ed i materiali anche.

Il blocco dei cantieri, scordatevelo

Foto © Roberto Vettese

Sulla base di questi stessi principi, il Comune di Cassino si era portato avanti con i lavori. Bloccarli avrebbe rappresentato una perdita di denaro perché sarebbero scattate le penali con le ditte, inoltre avrebbe allungato i disagi per i negozianti. Al punto che il sindaco di Cassino sul tema aveva sempre risposto “Bloccare i cantieri? Certi, li blocchiamo tutte le sere: alla fine dell’orario di lavoro”.

Spiega l’assessore ai lavori Pubblici Francesco Carlino: “Per paradosso, una volta finiti i lavori avremmo potuto rimettere l’asfalto dove lo avevamo tolto, realizzando la sola manutenzione della strada e la posa dei nuovi sottoservizi. Quel genere di manutenzioni non fa parte dei lavori per i quali invece è opportuno il parere”. Parere che adesso è arrivato e dice al Comune di Cassino che può procedere a pavimentare e pedonalizzare la strada: senza rimettere l’asfalto ma piazzando la nuova pavimentazione in piastrelle di Saxa Gres 60×60 nelle tonalità Perlato Royal tipo classico, nocciolato e beola.

Via libera anche alla posa di lampioni, arredo urbano e nuovi alberi di leccio.

“Ero certo di tutto questo e perciò ho sempre detto che noi andavamo avanti” dice il sindaco Enzo Salera. “Avevamo studiato attentamente tutte le carte e non poteva essere diversamente”.

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