Il sindaco di Roma Gualtieri a Cassino per il si al termovalorizzatore

Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri parteciperà mercoledì a Cassino alla Consulta dei sindaci sui Rifiuti. Rassicurerà "Nessuna conseguenza sulla Ciociaria per i problemi a Malagrotta”. Ma riceverà "Sostegno per il nuovo termovalorizzatore - annuncia il sindaco di Cassino - ed impegno per un programma di stretta collaborazione”. La posizione di Mauro Buschini: "Con lui i rifiuti non arriveranno più nelle province”

La data stavano cercando di fissarla da giorni. Oggi hanno stabilito che il giorno giusto è mercoledì pomeriggio: il sindaco di Roma Roberto Gualtieri parteciperà alla Consulta dei Sindaci del Cassinate che si riunirà nella Sala Restagno di Cassino. Perlerà dei rifiuti della Capitale: confermerà che l’emergenza innescata dall’incendio all’impianto di Malagrotta verrà risolta in pochi giorni. E soprattutto che non coinvolgerà la provincia di Frosinone.

Ma sarà un incontro a due direzioni. I sindaci ciociari riceveranno la rassicurazione sul fatto che non diventeranno la discarica di Roma (e nemmeno potrebbero, dal momento che con la chiusura di Roccasecca non c’è più una discarica provinciale sul territorio). Allo stesso tempo Roberto Gualtieri riceverà l’appoggio della Consulta al suo progetto per la costruzione di un termovalorizzatore a Roma.

Il si dei sindaci al termovalorizzatore di Roma

Il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco

Sarà un appoggio morale. Perché i sindaci ciociari non hanno competenza su Roma. Ma è un segnale importantissimo. Perché finora mai era accaduto che un sindaco della Capitale avvertisse la sensibilità di incontrare i sindaci della provincia. Che per anni hanno garantito il ciclo della raccolta e dello smaltimento che altrimenti sarebbe entrato in emergenza. Roccasecca ha chiuso i battenti con un anno e mezzo d’anticipo proprio perché ha messo i suoi volumi a disposizione dell’Urbe.

Il sindaco Enzo Salera conferma da Napoli (dov’è impegnato per un convegno) la sua posizione. «Non ci sono rischi per la Ciociaria connessi alla situazione che si è venuta a creare a Roma. Del resto la provincia di Frosinone non ha più discariche da mettere a disposizione. Qui i rifiuti possono solo essere lavorati: in parte riciclati ed in parte trasformati in combustibile da rifiuto. Abbiamo l’impianto Saf costruito appositamente con quello scopo. L’immondizia è la sua materia prima».

Tra i suoi colleghi c’è chi non ha chiara la situazione e rispolvera lo slogano degli Anni 80 “No ai rifiuti di Roma”. Enzo Salera mette in chiaro: «Senza una quota di rifiuti che arriva da fuori provincia i bilanci della Saf andrebbero in sofferenza. Noi veniamo pagati per le lavorazioni che facciamo ai rifiuti in arrivo da fuori. Senza qui rifiuti e quei soldi, a far quadrare i conti dovrebbero essere i Comuni ed i cittadini». 

Per questo motivo a Cassino vedono con favore il termovalorizzatore annunciato da Roberto Gualtieri. «Gli esprimeremo tutto il nostro sostegno e gli offriremo tutto il nostro impegno per un programma di stretta collaborazione. Solo se Roma diventa autonoma nella gestione dei suoi rifiuti lo saremo anche noi in Ciociaria. Perché da quel momento dovremmo occuparci solo delle immondizie prodotte da noi, sul nostro territorio».

L’uomo di Legambiente per il termovalorizzatore

Edoardo Zanchini

Non è un mistero per nessuno. Da anni Legambiente è a favore dei termovalorizzatori e dei biodigestori di ultima generazione. Sui progetti di Frosinone e Anagni allora perché l’associazione ambientalista è scettica? Per il numero di progetti presentato: il suo timore è che ne vengano realizzati più del necessario.

Non è un caso che Roberto Gualtieri abbia nominato direttore dell’Ufficio Clima del Comune di Roma (la nuova struttura di coordinamento ambientale) Edoardo Zanchini: è lo storico vicepresidente nazionale di Legambiente: per accettare l’incarico si è dimesso dall’incarico che ricopriva nell’associazione ambientalista da dieci anni.

Nei giorni scorsi, alle agenzie di stampa ha detto con chiarezza assoluta qual è la sua posizione. «Primo, spingere al massimo la raccolta differenziata; secondo, basta con la lavorazione e lo smaltimento fuori dai nostri confini; terzo dobbiamo dotarci di un impianto che abbia il minor impatto possibile. Non vorrei però che l’intero dibattito si polarizzasse sulle posizioni di favorevoli e contrari. Le opportunità per chiudere il ciclo dei rifiuti sono tante e dobbiamo sfruttarle al meglio».

Anche Buschini dice si

Mauro Buschini

Nelle ore scorse è arrivato anche l’appoggio di Mauro Buschini, già assessore regionale con competenza sul ciclo dei rifuiti nel Lazio.

«La città di Roma Capitale sta risolvendo, dopo anni di rinvii, la questione della gestione e dello smaltimento dei rifiuti. Fino ad oggi la capitale ha utilizzato impianti siti a Viterbo, nella provincia di Roma, a Latina , in Abruzzo, Toscana, Emilia , Lombardia, Veneto , Germania, Austria e molti altri Paesi. Non soltanto, dunque, gli impianti della nostra provincia come artatamente va ripetendo la destra».

Mauro Buschini ricorda che negli ultimi anni anche la provincia di Frosinone sta esportando rifiuti «attraverso un mutuo soccorso che sta salvaguardando il nostro territorio».

Sono infatti circa 140 mila le tonnellate di rifiuto umido che mandiamo fuori provincia: per una parte ci ha aiutato la stessa Roma. E da marzo 2021 usiamo le discariche di Viterbo e Brescia. «Ora però Roma si sta dotando di impianti di ogni tipo in particolare ha deciso di costruire un termovalorizzatore di 600 mila tonnellate anno che consentirà alla capitale di essere autonoma dal resto delle province».

L’incendio di Malagrotta «porta a dover dare una mano nella gestione momentanea, come è stata data a noi nella scorsa estate, quando l’impianto di Saf ebbe un problema. Possiamo dire che i rifiuti di roma non arriveranno più a Frosinone. Il Pd invece di strumentalizzare ha lavorato per trovare la soluzione». Il resto lo farà il termovalorizzatore.

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