Il sindaco sarà un politico: a prescindere dal corvo

Il Campo Civico a sindaco candiderà un politico. Non un tecnico, seppure di valore. La coalizione non vuole ripetere il caso generato con il colonnello Bassetta. Intanto il corvo inizia a fare il suo mestiere. Ma ormai è ben conosciuto

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Un politico, non un tecnico. Anche (soprattutto, a quanto pare) per evitare il ripetersi di uno schema già verificatosi all’epoca del sindaco Fausto Bassetta: colonnello dei carabinieri prestato alla politica. All’epoca l’idea di affidarsi ad un papa straniero (ovvero ad una figura tecnica al di fuori delle beghe dei Partiti) si trasformò, dopo un periodo di relativa tranquillità, in uno scollamento tra lo stesso sindaco e la sua maggioranza. Scollamento prima virtuale, poi, per il centrosinistra locale, drammaticamente reale. Con tutto quello che ne è conseguito.

Questa la decisione più importante presa lunedì sera nel corso della riunione del cosiddetto Campo civico (largo fino a poco tempo fa) di Anagni. Ovvero, il gruppo che, mettendo insieme un’area vasta che va dal fronte progressista ai moderati di centrodestra (area Cardinali, insomma), punta a battere il centrodestra ufficiale guidato dal sindaco Daniele Natalia alle prossime comunali.

Ora si fa sul serio

Alessandro Cardinali

Dopo i primi approcci, il gruppo sembra ultimamente entrato nella fase più operativa (previsto da adesso in poi un incontro settimanale), visto che nella riunione di lunedì sera si è discusso di programmi e di linee guida per tenere insieme la coalizione.

Punto fondamentale; cercare di evidenziare gli elementi che possono unire (come la necessità di dare alla città tutto quello che la giunta Natalia finora non ha dato) piuttosto che quelli che possono dividere. Ed il candidato a sindaco? (leggi qui: Nasce il Campo Civico, Natalia ha lo sfidante).

Qui il discorso si fa un po’ più complesso. Anche perché coinvolge, paradossalmente, il centrodestra.

Spieghiamo. Da qualche giorno in città è ripartita la saga dei volantini anonimi. Lettere di un corvo rigorosamente oscuro, che spara a zero sui suoi obiettivi. In questa fase, nell’occhio del ciclone c’è il sindaco Daniele Natalia. E’ a lui infatti che si riferisce, con tanto di foto, la lettera del corvo che gira in città, e che in tanti hanno già ricevuto, in forma cartacea o whatsapp. Missiva che, riguardo al primo cittadino, ipotizza fatti gravissimi.

La tappa dello sputtanamento con il corvo

Daniele Tasca

Un classico, ad Anagni e non solo. Molte delle precedenti campagne elettorali sono state avvelenate da pubblicistica simile.

Nel 2006 fu il turno dell’ex sindaco Franco Fiorito; poi toccò all’allora candidato del centrosinistra Enzo Diurni; la volta dopo si tentò di screditare il candidato della destra Daniele Tasca. Di qui il ragionamento del campo civico; ha senso mettere in mezzo dei nomi adesso, per mandarli al macello, e farli entrare ora in un ambito già esasperato? Peraltro, ben sapendo che diffondere ora i nomi significherebbe dare più tempo ai segugi del fango?

Evidentemente no, pensano gli esponenti del campo civico. Di qui la decisione di giocare, almeno per ora, a carte coperte. Con una sola apertura, come si diceva prima; il candidato sarà un politico.

Brucia ancora la (evidentemente) eccessiva indipendenza del colonnello, che esordì con una giunta tecnica fatta da solo, scontentando più di qualcuno nel 2014. Per poi dimostrarsi sempre estraneo alle letture politiche locali. Una forza, ma anche un limite. Un errore che adesso la colazione in campo non vuole commettere di nuovo. Il candidato sarà dunque un politico; di rango, non di secondo piano. Capace di ascoltare tutti, e di fare sintesi.

Che poi basti a vincere, è tutto un altro discorso.