Il sogno di Elena: lo studio per tutti. L’incubo: il lavoro che non c’è (di L. D’Arpino)

Il sogno dello studio per affrancarsi arsi da fame e sofferenza: come ha ricordato la rappresentante degli studenti in occasione della visita del Capo dello Stato all'Unicas. Ma anche l'incubo del lavoro che non arriva. Nonostante le promesse

Luciano D'Arpino

Giornalista, Regista e Autore teatrale, dirige la redazione di Frosinone de 'Il Messaggero'

Luciano D’ARPINO per IL MESSAGGERO

Elena e la forza delle idee. Questa settimana è stata una studentessa universitaria a catapultare Cassino alla ribalta nazionale. Lo ha fatto con semplicità ed efficacia parlando davanti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella arrivato nella città martire per il quarantennale dell’università.

Ha ricordato la storia degli adolescenti migranti Yaguine e Fodè che avevano il sogno di venire a studiare in Europa. Presero un aereo di nascosto e furono trovati morti abbracciati per congelamento. In tasca avevano le pagelle e una lettera in cui chiedevano ai governanti europei di «aiutarci a studiare per essere come voi».

L’emozione nella sala si è fatta palpabile ed Elena ha continuato: «L’immigrazione è un argomento che continua a dividere, a creare steccati, ad alzare muri… Che differenza c’è tra noi e loro?». La domanda ha colpito Mattarella che ha ripreso il discorso ricordando un altro giovane migrante morto affogato con addosso la pagella che per lui aveva il valore di un passaporto. Il presidente ha quindi ricordato il valore dello studio che è anche quello di abbattere i muri. (leggi qui I sassolini di Mattarella nell’aula magna dell’Università di Cassino)

Parole attualissime anche alla luce dell’ultima strage nelle moschee della Nuova Zelanda dove un suprematista bianco ha scelto di sparare e uccidere, con lucida follia, 49 persone solo perché appartenenti a un’altra religione. Dove non bastano i muri, arrivano i mitra. Ecco perché va ascoltata Elena: «Al posto dei muri– ha concluso – vanno costruiti i ponti».

Tanti sindaci, tanti politici locali e tanti imprenditori hanno ascoltato e hanno applaudito quelle parole. La speranza è che passino ai fatti anche se finora, specialmente in Ciociaria, non si sono ancora visti. Oltre al sogno di studiare infatti, precluso ancora a molti per motivi economici, c’è l’incubo del lavoro.

A dirlo sono anche i numeri che attestano come la disoccupazione giovanile in Ciociaria sia al 47,6 per cento, il valore più alto in Italia. Lo dice anche l’esperienza dei 532 interinali che erano stati assunti dalla Fca e poi licenziati a ottobre 2017 con la promessa che sarebbero stati richiamati in tempi brevi. Per non parlare dei 550 posti di lavoro annunciati dal sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, quasi due anni fa, che sarebbero stati creati nell’area ex Permaflex grazie ad un mega progetto di parco tematico da parte di un privato. Rassicurazioni erano arrivate anche da parte del presidente del Consorzio Asi e leader Pd, Francesco De Angelis.

Di quel progetto si sono perse le tracce. Come di quei posti di lavoro

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