Il solito Charpentier salva il Frosinone dai ramarri

L'attaccante franco-congolese il vero protagonista del match per i giallazzurri: entra in corsa, pareggia la rete di Barison e poi al 50' trova la zuccata del 2-2 con un Pordenone ridotto in 10 e falcidiato dalle assenze

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

FROSINONE (4-3-3): Ravaglia; Casasola (40’ st Manzari), Szyminski, Gatti, Zampano; Boloca, Maiello, Lulic (11’ st Cicerelli); Canotto (11’ st Tribuzzi), Novakovich (11’ st Charpentier), Garritano (19’ st Ciano).

A disposizione: De Lucia, Minelli, Gori, Haoudi, Zerbin, Cotali, Ricci.

Allenatore: Grosso.

PORDENONE (4-3-3): Perisan; El Kaouakibi, Barison, Camporese, Perri (31’ st Bassoli); Magnino (19’ st Cambiaghi), Pasa, Pinato (31’ st Petriccione); Folorunsho (47’ st Stefani), Butic (19’ st Zammarini), Pellegrini.

A disposizione: Bindi, Fasolino, Ciciretti, Onisa, Secli, Chrzanowski, Sylla.

Allenatore: Tedino.

Arbitro: signor Antonio Rapuano di Rimini; assistenti sigg. Gamal Mokhtar di Lecco e Davide Moro di Schio (Vi): Quarto Uomo sig. Luigi Catanoso di Reggio Calabria; Var sig. Paolo Valeri di Roma2, Avar sig. Eugenio Scarpa di Collegno (Lo).

Marcatore: 3’ st Barison, 29’ e 50’ st Charpentier, 41’ st Cambiaghi.

Note: totale spettatori: 4.609 di cui 20 ospiti; spettatori paganti: 3.389; abbonati: 1.200; incasso totale: euro 39.620,35 euro; angoli: 6-2 per  il Frosinone: per il Frosinone; ammoniti: 16’ pt Lulic, 20’ pt Garritano, 5’ e 14’ st El Kaouakibi, 21’ st Zammarini, 25’ st Grosso (all), 30’ st Maiello, 38’ st Ciano, 43’ st Perisan, 44’ st Magnino; espulso: 14’ st El Kaouakibi; recuperi: 1’ pt’ ; 6’+1 st; prima della gara osservato 1’ di raccoglimento per la prematura scomparsa di Simone Perisan fratello del portiere del Pordenone.

Charpentier – Foto © Mario Salati

Un Pordenone ridotto ai minimi termini per le assenze, rimasto in 10 uomini a 17’ dal 90’, pareggia 2-2 al ‘Benito Stirpe’ dopo aver accarezzato i tre punti. E’ Charpentier, autore di una doppietta in rimonta, l’uomo della Provvidenza per il Frosinone. E’ lui ad evitare la beffa clamorosa per un Frosinone nervoso, impreciso ed anche parecchio sfortunato.

Il primo tempo si era chiuso a reti bianche tra un buon Pordenone e un Frosinone che alza i giri del motore solo nella parte finale dei 45’ ma sbaglia clamorosamente con Garritano e Boloca (2 volte) a meno di 10 metri da Perisan (ottimo).

Nella ripresa vantaggio firmato da Barison, poi arrivano i cambi di Grosso e Charpentier pareggia al 29’ su assist di Ciano ma a 4’ dal 90’ arriva la doccia gelata dell’1-2 firmato da Cambiaghi dopo una ingenuità di Szyminski. Il Frosinone si getta a testa bassa e al 50’ trova un pareggio che mitiga una giornata non propriamente positiva, al di là del punto che muove la classifca.

SQUADRE A SPECCHIO

Foto © Mario Salati

Una novità per reparto nel Frosinone rispetto al 4-3-3 della gara con il Lecce. Davanti al portiere Ravaglia, a destra c’è Casasola con conseguente spostamento di Zampano sull’out mancino, Gatti e Szyminski sono i centrali di difesa. Torna titolare Maiello (l’ultima volta ad Alessandria) in cabina di regia, Lulic e Boloca confermati nelle rispettive posizioni di intermedi. Quindi in attacco Novakovich è il riferimento offensivo, Garritano e Canotto lavorano ai lati.

Il Pordenone si schiera a specchio. Formazione che vede Perisan tra i pali, da destra a sinistra il rientrante El Kaouakibi, quindi la coppia di centrali Barison-Camporese e il terzino mancino Perri. In mezzo al campo Pasa è il regista basso, Magnino e Pinato gli interni, quindi nel tridente offensivo l’ex reggino Folorunsho che parte da destra, Butic centrale e Pellegrini a sinistra.

SPRINT IN AVVIO POI SOLO PORDENONE

E’ il Frosinone che vuole iniziare a dettare sin dal fischio d’avvio i tempi della gara. Pordenone attento attorno alle tre linee perfettamente simmetriche tra di loro. E’ Gatti dopo 5′ a chiudere con una grande scivolata l’idea di taglio da parte di Butic che si sarebbe ritrovato davanti a ravaglia sul filtrante di Pasa. Intraprendente la formazione ospite, che sa benissimo di non avere niente da perdere. E poco preciso il Frosinone al 7’ con Canotto che da destra sbaglia il tocco in area e favorisce il facile intervento di Perisan invece di servire nello spazio Casasola.

La squadra di Grosso accelera al 10’, bel lavoro ai 25 metri di Boloca che mentre si accentra per trovare la soluzione viene atterrato in posizione centrale, punizione pennellata di Maiello e la barriera devia in angolo. E’ il centrocampista giallazzurro che sale in cattedra, parabola disegnata dalla bandierina, la difesa del Pordenone salva come può, poi un rimpallo sull’inserimento di Casasola e il pallone schizza oltre la linea di fondo.

Maiello in cattedra (Foto © Mario Salati)

Il Frosinone vuole imporre un ritmo alla gara ma al 13’ il Pordenone passa con un gran tiro di Butic che sorprende Ravaglia a mezz’altezza sul primo palo ma il gol è immediatamente annullato dall’arbitro su segnalazione dell’assistente perché l’azione è partita dopo che il pallone aveva varcato la linea bianca prima del controllo di Perri all’incrocio della linea di centrocampo. Decisione confermata dopo un review.

Primo giallo della gara sulle spalle di Lulic, al 18’ è ancora il Pordenone a farsi pericoloso in area giallazzurra con Pellegrini che prima perde il tempo e poi alza la mira ai 10 metri. Sale di tono la formazione di Tedino che al 20’ conquista una punizione ai 20 metri con conseguente giallo per Garritano, sinistro alto di Folorunsho.

E’ sempre il Pordenone a fare la partita adesso, il Frosinone stenta a trovare il bandolo della matassa, è nervoso, impreciso, gioca di rimessa ma non trova spazi di finalizzazione davanti a Perisan dove Novakovich è per ora francobollato senza tregua. Il ritmo non è frenetico ma i friulani si fanno ancora pericolosi dopo un fallo su Butic sulla trequarti, pallone telecomandato e per un soffio non ci arriva El Kaouakibi. Ci prova il Frosinone, Maiello apre per Garritano che spara di prima intenzione in corsa ma è in posizione di fuorigioco.

DOPPIA OCCASIONE A BOTTA SICURA

Garritano sbaglia a botta sicura (Foto © Mario Salati)

Frosinone all’improvviso arrembante ma prima Garritano e poi Boloca sbagliano in area a botta sicura: l’attaccante viene rimpallato dalla difesa poi con Perisan per terra il mediano si fa deviare il pallone dal piede del portiere. Controllo Var sulla deviazione e terra di Folorunsho ma è tutto regolare.

Ed è lo stesso ex attaccante della Reggina, tra i più interessanti in campo, a provare il tiro dalla distanza senza fortuna.

Nel finale il Frosinone si catapulta in area, cross do Casasola da destra, Boloca vuole farsi perdonare l’errore del rigore in movimento sbagliato ma alza la mira dopo un bell’inserimento. Nel minuto di recupero non c’è spazio per ulteriori scossoni alla porta di Perisan che nell’arco di 45′ ha tremato comunque appena 2 volte.

LA GOL LINE TECNOLOGY DICE NO

Il goal del Pordenone (Foto © Mario Salati)

Pronti e via in avvio di ripresa, Garritano trova una prateria a sinistra ma il cross è da dimenticare. Manca ancora l’ingrediente assoluto: la lucidità. E su un calcio d’angolo probabilmente regalato a Folorunsho, il Pordenone passa con l’unica specialità della stagione: la palla inattiva. Cross dalla bandierina dello stesso ex reggino, Ravaglia e la difesa guardano il pallone che li scavalca, Barison salta su Casasola e chiude sotto l’incrocio, sul primo palo. Frosinone poco consistente nell’area avversaria ma scarsamente incisivo soprattutto a destra dove Canotto e Zampano non hanno mai alzato i giri.

Arrembaggio al 10’ ma  il muro del Pordenone tiene due volte sulle conclusioni di Boloca e Maiello.

Grosso decide per tre cambi all’11: dentro Tribuzzi per uno spento Canotto, dentro Cicerelli per l’ammonito Lulic e dentro Charpentier per un Novakovich mai veramente incisivo. Progressione del Frosinone al 14’, El Kaouakibi già ammonito spende un fallo dal limite, secondo giallo e cartellino rosso. Pordenone in 10.

Punizione pennellata di Cicerelli, pallone sotto la traversa e poi oltre la linea ma non totalmente da far scattare la gol-line tecnology, la panchina del Frosinone si proietta in campo ma per il direttore di gara è tutto regolare. Entra Ciano per Garritano per Ciano nel Frosinone, Zammarini e Cambiaghi nel Pordenone al 19’.

La gara prosegue come l’assalto del Frosinone, Cicerelli conquista una punizione, parabola e pallone a centimetri dal palo alla sinistra di Perisan.

PARI DI CHARPENTIER, POI INGEUNITA’

Il pari del Frosinone (Foto © Mario Salati)

Nel momento di massimo sforzo il Frosinone pareggia al minuto 28 con una palla di Charpentier che infila il tocco di Ciano da destra.

Il Pordenone non si dà per vinto e si tuffa nella metà campo del Frosinone, con Cambiaghi che prende tutti d’infilata e conquista una punizione (fallo di Maiello, ammonito) che prima Ravaglia devia miracolosamente e poi Camporese manda fuori a botta sicura. Friulani decisi a vedere cara la pelle anche in 10.

Frosinone pericoloso al 39’, Maiello alza la testa sul tocco di Zampano, pallone per Ciano che col sinistro d’incontro manda sull’esterno della rete da posizione complicatissima. Ma Il Frosinone al 41’ commette il solito errore: tutti avanti, anche per il cambio di Casasola con Manzari e il Pordenone punisce i giallazzurri dopo una leggerezza di Sziminski che allunga male un pallone verso il portiere, Cambiaghi evita Ravaglia e infila tra le gambe di Gatti il gol del sorpasso. Ingenuità clamorosa.

Nei 7’ di recupero solo un Frosinone a testa bassa il pareggio: punizione sotto la Tribuna, colpo di testa di Charpentier e gol imparabile. All’ultimo tuffo ancora il franco-congolese, ma il pallone gli rimane 50 centimetri alle spalle e Perisan si salva. E lui che salva un Frosinone volenteroso ma anche tanto opaco.

Ma che muove la classifica. Il famoso bicchiere mezzo pieno.