Il sondaggio dice: “Ballottaggio Gualtieri – Michetti”

I numeri del sondaggio de Il Sole 24 Ore. Cosa succederà a Roma. E perché. Come vanno letti i numeri. Perché le sorprese saranno tante

A Roma sarà ballottaggio tra Roberto Gualtieri ed Enrico Michetti. Questo l’esito del sondaggio pubblicato oggi sul Sole24ore e dedicato alle prossime comunali della Capitale. La rilevazione è stata condotta dalla società Winpool per lo storico giornale economico ed è stata commentata dal professor D’Alimonte.

Ecco lo scenario, candidato per candidato.

Con Virginia Roma è peggiorata

Virginia Raggi (Foto: Imagoeconomica / Sara Minelli)

Secondo il sondaggio “Virginia Raggi non è messa bene. Il 66% degli intervistati nel sondaggio Winpoll per il Sole24Ore pensa che nei cinque anni del suo mandato la vita a Roma sia peggiorata e dà un giudizio negativo sulla sua amministrazione”.

Nonostante ciò il 21,3 % dice di volerla votare al primo turno. Una percentuale nettamente superiore a quella raccolta dal suo partito che si ferma al 12,9% delle intenzioni di voto stimate. Evidentemente nei suoi cinque anni da sindaco ha saputo costruirsi una sua base elettorale con una significativa componente personale”.

Le basterà per vincere? Il sondaggio dice no. “Non le basterà però per vincere. Se fosse lei ad andare al ballottaggio contro Michetti verrebbe nettamente sconfitta. È lei l’unica avversaria che Michetti potrebbe battere. I flussi tra il primo e il secondo turno fanno vedere che sono troppo pochi gli elettori di Calenda (29%) e di Gualtieri (31%) disposti a votarla al ballottaggio. Per la Raggi sarà difficile superare lo scoglio del primo turno e ancora più difficile vincere contro Michetti al secondo. Nel nostro sondaggio viene data perdente contro Michetti, 44,2 % a 55,8%“.

Calenda l’outsider

Carlo Calenda

Il sondaggio del Sole 24 Ore individua un outsider, cioè un candidato che potrebbe avere un risultato a sorpresa nonostante i numeri lo collochino fuori dal cartello dei potenziali vincitori. “Carlo Calenda– si legge nel sondaggio- è il vero outsider di questa competizione. Non ha un Partito alle spalle. Il suo partito Azione raccoglie solo il 3,9% delle intenzioni di voto. Eppure il 17,8% degli intervistati dichiara di volerlo votare al primo turno. È la percentuale più bassa tra i quattro candidati maggiori, ma non tanto bassa da escluderlo a priori dalla competizione per conquistare un posto al ballottaggio”.

E se riuscisse ad agganciare il secondo turno di voto, cosa accadrebbe? Quella è una partita del tutto diversa, contano proprio i personaggi e non i Partiti. “Se ci riuscisse, avrebbe ottime possibilità di diventare sindaco. Nel sondaggio viene dato vincente contro Michetti, 54,8% contro 45,2%. La forza di Calenda sta nel suo appeal trasversale. Gode della fiducia del 70% degli elettori del Pd ma anche del 62% di quelli di Forza Italia. Ma la cosa forse più sorprendente è il dato relativo a M5S (42%) e Fdi (39%) . Nessuno dei candidati in lizza ha un appeal così trasversale. Questo spiega perché al ballottaggio riuscirebbe a vincere contro Michetti”.

I flussi parlano con chiarezza. Dicono che “il 68% degli elettori di Gualtieri al primo turno e il 34 % di quelli della Raggi lo voterebbero al secondo turno. Resta il fatto che per Calenda arrivare al ballottaggio sarà dura. Cercherà di trasformare in un vantaggio la mancanza di un vero Partito alle spalle presentandosi come candidato civico appoggiato da una lista civica. Punterà sulla sua competenza e sulla sua indipendenza dagli apparati che hanno governato Roma negli ultimi anni. Ma sarà comunque una sfida difficile“.

Gualtieri in pole

Roberto Gualtieri (Foto: Paolo Cerroni / Imagoeconomica)

Roberto Gualtieri viene indicato come il candidato con il maggior numero di preferenze ottenute nel sondaggio. “Non deve ingannare il fatto che sia solo al secondo posto nelle intenzioni di voto al primo turno con il 25,5%, superato da Michetti. Questo dato sconta la presenza in campo di ben tre candidati di centro-sinistra che si dividono i voti. Di questi tre candidati è quello messo meglio per andare al ballottaggio. Se ci riesce potrebbe essere il nuovo sindaco di Roma”.

I numeri degli scontri diretti sono molto precisi e danno un quadro chiaro della situazione. Gualtieri nello scontro a due con Michettiavrebbe il 53,5% contro il 46,5% del rivale. Per lui voterebbero il 48% degli elettori di Calenda e il 34 % degli elettori della Raggi. Ma il suo vero punto di forza è il Pd che si conferma come il primo partito nella Capitale con il 27,7% delle intenzioni di voto. Gualtieri non ha l’appeal trasversale di Calenda. Gode di scarsa fiducia tra gli elettori degli altri partiti, con la parziale eccezione– curiosamente- di quelli della Lega. Ma ha la fiducia degli elettori del suo Partito e il Pd a Roma pesa. Se resterà unito Gualtieri dovrebbe riuscire a superare il primo turno che per lui, così come per Calenda, è la partita vera“. (Leggi qui Su Roma nessuna possibilità di accordo Pd-M5S).

Il primo è di Michetti

Enrico Michetti

Le cifre del Sole 24 Ore tracciano un profilo interessante per il candidato del centrodestra Enrico Michetti: ha niente da temere. Infatti, uno dei due posti al ballottaggio è il suo. “Sarebbe clamoroso che a Roma il centrodestra unito non riuscisse a far arrivare al ballottaggio il suo unico candidato. Però, una volta arrivato lì per Michetti cominciano i problemi. E’ il candidato meno noto tra quelli in lizza. Solo il 58% dei romani lo conosce. Ma tutto sommato non è un dato così negativo e in ogni caso è rimediabile. La campagna elettorale serve anche a questo”.

La mancanza di notorietà era uno dei dubbi sollevati dalla Lega. Il sondaggio ora dice che il vero problema è un altro: la base elettorale. In base alle stime del sondaggio “la coalizione di centrodestra che lo sostiene può contare su circa il 45 % dei voti. Non è poco ma non è sufficiente per vincere. Con questi consensi può vincere solo contro una candidata poco popolare come la Raggi perché in questo caso, come abbiamo visto, può contare al ballottaggio su una quota di consensi che gli verrebbero dagli elettori di Calenda e di Gualtieri che preferiscono lui alla sindaca uscente”.

Contro Gualtieri o Calenda sarebbe più difficile.Soprattutto contro il secondo. E proprio come Calenda cercherà di allargare il suo bacino elettorale presentandosi come candidato civico, avulso dalle logiche di partito. Se ci riuscirà il ballottaggio sarà una sfida più competitiva di quello che appare oggi dai dati del nostro sondaggio“.

La conferma di Astorre

Bruno Astorre (Foto Paola Onofri / Imagoeconomica)

Appena finito di leggere il SZole 24 Ore il senatore Bruno Astorre invia una messaggio a tutte le agenzie di stampa. Per dire che “Anche l’ultimo sondaggio pubblicato da Il Sole 24 Ore lo conferma: Roberto Gualtieri al ballottaggio resta il favorito. Roberto è una persona seria e preparata, già da tempo a lavoro per Roma. La Capitale ha bisogno di una svolta, non può più permettersi di perdere occasioni e di continuare a consegnare al mondo cartoline di una città sommersa dai rifiuti. Gualtieri nel ruolo di sindaco può aiutare Roma a rilanciarsi. Noi siamo con lui“.

È il primo a sapere che in questa fase, i sondaggi sono come il calcio d’agosto. Il campionato sarà impegnativo.

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