Il sondaggio: giù il Pd, Draghi ed il Governo

Le trattative per il Quirinale scombussolano gli equilibri ed i trend sul gradimento dei Partiti. Il Pd crolla e perde un punto. Giù anche tutto il gruppo di testa. Se ne avvantaggia Forza Italia. In calo anche Draghi e Governo

Le trattative per l’individuazione del nuovo Presidente della Repubblica riportano sotto i riflettori la politica. Scombussolano gli equilibri che da settimane caratterizzavano i sondaggi sul gradimento dei Partiti, modificano in modo radicale i trend. Lo rileva il sondaggio settimanale Monitor Italia realizzato dall’istituto Tecné per Agenzia Dire.

Il risultato pratico è il forte calo del Partito Democratico dopo settimane di crescita. I Dem sono quelli che registrano la perdita più marcata negli ultimi sette giorni. Mantengono il primo posto ma ora sentono il fiato dei Fratelli d’Italia sul collo. La differenza tra le due formazioni è in appena uno 0,2%.

Il ruolo centrale di Silvio Berlusconi nelle trattative per il Quirinale determinano una ricaduta positiva su Forza Italia: è l’unico Partito in area positiva nel gruppo di testa in questi sette giorni.

I numeri

Il calo del Partito Democratico è di un punto netto scendendo dal 21,7% al 20,7%.

In discesa anche Fratelli d’Italia che però limita le perdite ad un decimo di punto scendendo dal 20,6% al 20,5%.

Stesso calo (0,1%) anche per Lega e Movimento 5 Stelle. Il Carroccio scende al 18,3% mentre i Grillini adesso sono al 14,3%.

Dove vanno i consensi persi dal gruppo di testa? Se ne avvantaggiano gli altri Partiti. Forza Italia guadagna uno 0,4% ed ora è il quinto Partito con un 9,2% che non vedeva da tempo.

In terreno positivo anche Azione – Più Europa che adesso sta al 4,8% grazie ad un +0,2%%. Prende un terzo di punto Sinistra Italiana raggiungendo quota 2,3%. Nonostante il ruolo centrale del suo leader in questa fase politica, Italia Viva sale al 2,2% grazie ad uno 0,1% recuperato in settimana. In salita anche Europa Verde +0,2% (2,1%).

Il centrodestra in testa

Il centrodestra rimane la coalizione più numerosa. La sommatoria dei consensi registrati nel sondaggio da Fdi, Lega, Forza Italia, Coraggio Italia e Noi con l’Italia raggiunge quota 49,8%.

Nel centrosinistra c’è il tema sollevato più volte da Nicola Zingaretti: occorre allargare il campo. Al momento la sommatoria dei consensi assegnati a Pd, M5S, Articolo uno ed Europa Verde, totalizza un complessivo 38,6%.

Per avere un temine di paragone bisogna considerare che all’esordio del Governo guidato da Mario Draghi il centrodestra (di maggioranza e opposizione insieme) era al 53,1%, il centrosinistra al 34%.

Anche questa settimana il sondaggio Monitor Italia realizzato dall’istituto Tecné per Agenzia Dire ha consultato un campione di mille persone, rappresentativo dell’elettorato nazionale; il test è stato effettuato nella giornata di venerdì 14 e quindi tiene conto di tutti i fenomeni che possono avere influiti sul sentiment degli italiani. (Leggi qui i risultati delle settimane precedenti)

Le conseguenze sul Governo

Il Governo Draghi

La conseguenza di questa settimana è un calo della fiducia nel premier Mario Draghi: scende al 59,8%, ben 4,5 punti sotto rispetto a prima di Natale.

Il consenso massimo è stato raggiunto da Draghi il 3 settembre quando si è attestato al 61,7%, poi è iniziata una graduale discesa con qualche risalita. Il presidente del Consiglio era sceso sotto il 60% solo tra marzo e giugno dello scorso anno.

Cala al 52% anche la fiducia nel Governo, il 2,1% in meno rispetto al 17 dicembre. L’esecutivo ha avuto il consenso massimo la settimana dopo il giuramento, ovvero il 19 febbraio del 2021 quando era al 59%. Poi alti e bassi, ma è da settembre che non supera la soglia del 55%.

Continua a mantenersi stabile, con un trend di lieve salita, la fiducia degli italiani nei confronti del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: +0,3 nelle ultime settimane. L’ultimo dato di gradimento prima di Natale era di 75,5% (al 17 dicembre), ora è del 75,8%.