Il suo reato non esiste più, ne gradisce un altro?

Senza ricevuta di ritorno. La raccomandata del direttore su un fatto del giorno. Tante leggi, nessuna legge. Alla fine ne cancelliamo pure qualcuna per sbaglio. Niente paura: signora toni che gliene contestiamo un'altra

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

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Siamo un popolo di bambinoni. Che siccome non sa regolarsi ha bisogno di regole su tutto. E da qui nasce una delle nostre più grandi abilità: interpretare la norma per poterla aggirare.

Finisce così che facciamo le leggi su ogni cosa. E più grave è che facciamo leggi non tanto perché ce ne sia bisogno: ma solo per calmare la pancia della gente che s’indigna davanti ai titoli dei telegiornali e dei giornali.

(Foto: Bruno Weltmann © DepositPhotos)

Siccome per fare una legge scritta bene occorrono mesi di studi, confronti tra le varie forze politiche per bilanciarla (perché va ad incidere sulla vita della gente) usiamo per fare prima i decreti. Si fa subito, si scavalca tutto, poi quando arriva il momento di convertire i decreti in legge se la pancia dell’agente ancora agitata si procede, altrimenti si lasciano cadere.

Così, il Tg parla dei Rave Party in corso e corriamo a fare il decreto sui Rave. Parla di un incidente stradale con tante vittime, corriamo a fare la legge sull’omicidio stradale. Lasciamo morire donne e bambini in fuga dalla guerra e facciamo la legge sugli scafisti. Se qualcuno domani avrai il coraggio di fare un titolo sui gatti uccisi dalle auto state certi che arriverà la norma sul gatticidio colposo.

Le grida di Manzoni

Mettetevi comodi: non è un difetto del Governo Meloni. Non è un vizio di ora che governa e il centrodestra. Alessandro Manzoni viveva nell’800, raccontava di un mondo ambientato secoli prima: su ogni cosa che accadeva passava il banditore e gridava la legge che era stata adottata subito dal sovrano. C’erano così tante leggi che oramai la gente nemmeno ci faceva più caso. Tante leggi, nessuna legge. È un male nostro.

Così, a furia di leggi e decreti ci siamo impelagati la vita in un groviglio in base al quale c’è sempre qualcosa che vieta ed allo stesso tempo qualcosa che autorizza. E come tocchi qualcosa fai danno.

A Roma oggi una donna accusata di avere percepito per 10 mesi il Reddito di Cittadinanza senza averne diritto ha saputo che non verrà processata e il giudice ha cancellato la richiesta di processo. Perché? La norma che prevedeva il reato, distrattamente è stata abrogata con la recente Legge di Bilancio.

Cioè? Nell’abolire il Reddito di Cittadinanza è stata cancellata in blocco tutta la legge che lo disciplina. Tutta. Quindi anche la norma che prevede il reato se ottieni il reddito presentando documenti falsi.

Quindi, a casa: niente processo? No. Il giudice ha detto la Procura di riprendersi le carte, contestare gli stessi fatti ma applicare un reato diverso. Quindi quella leggere era un doppione.

Colpa del fatto che abbiamo bisogno di una legge specifica su tutto e non ci sappiamo regolare. Perché, in fondo a noi conviene così. Perché nella confusione ognuno fa come gli pare.

Senza Ricevuta di Ritorno.