Il tabù “sindaci” che frena la Lega in Ciociaria

Il Carroccio non ha ancora eletto un suo primo cittadino, i tre che ci sono adesso provengono da altri partiti. Ottaviani e Ciacciarelli (sotto la regia di Zicchieri) stanno lavorando al radicamento. Si guarda quello che potrà succedere ad Alatri, Sora e Frosinone.

Senza dare troppo nell’occhio, ma il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani e il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli stanno lavorando per quella che nei mesi scorsi è stata definita l’operazione “radicamento” della Lega in provincia di Frosinone. Con loro anche Maurizio Berretta e Paola Carnevale. Hanno bisogno di iniziare ad eleggere i primi sindaci.

È stato il coordinatore regionale e commissario provinciale Francesco Zicchieri a dare loro mandato. Quello che è certo è che la Lega non poteva puntare sulle prossime comunali. A Ceccano c’è Roberto Caligiore, fedelissimo del senatore Massimo Ruspandini (Fratelli d’Italia). Mentre a Pontecorvo il Carroccio ha dato un segnale importante, convincendo l’onorevole e vicecoordinatore regionale Francesca Gerardi a un passo indietro nel superiore interesse della coalizione. A futura memoria. Un’operazione voluta soprattutto dal sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani. (leggi qui Gerardi, via dalla lista di Roscia. E pure da quella per Montecitorio).

Eleggere i sindaci

Foto © Stefano Strani

Ma terminata questa fase, in provincia di Frosinone il Carroccio dovrà provare ad accelerare. Non ha ancora eletto un sindaco di bandiera, su 91 Comuni. Nicola Ottaviani (Frosinone), Riccardo Frattaroli (Settefrati) e Franco Moscone (Casalvieri) sono stati eletti in Forza Italia. La Lega ha due consiglieri provinciali: uno è Andrea Campioni (fedelissimo di Ottaviani), l’altro Igino Guglielmi, che fa parte del Polo Civico. Bisognerà vedere se questa “alleanza” continuerà nel prossimo futuro.

Nei prossimi anni però, a stretto giro di posta, ci saranno tante altre elezioni comunali. In Comuni importanti e strategici: Alatri e Sora intanto. Poi anche Frosinone e quindi Anagni, Ferentino e perfino Cassino alla fine.

La Lega deve programmare nel medio e breve periodo e questa è la strategia di Nicola Ottaviani soprattutto. Bisognerà però vedere quali saranno le indicazioni di Francesco Zicchieri, soprattutto dopo l’esito del referendum. Perché con 345 posti in meno bisognerà ragionare da subito sulle candidature alle politiche.

Già adesso si ipotizza un “affollamento” per le Regionali. Il ragionamento è semplice: se si riducono gli spazi per Camera e Senato, inevitabilmente aumenteranno gli scontenti. Alle Regionali ci sono più spazi, ma non possono bastare. Il ragionamento vale anche per gli altri Partiti. Ma la Lega ha la necessità di radicarsi davvero in Ciociaria.

La strada è obbligata: vincere le comunali ed eleggere sindaci e consiglieri. Ma per fare questo tutti devono essere motivati al massimo.