Il “tacco di Luca”, la spinta di DiFra: il Frosinone ha riscoperto il suo jolly

Garritano è tornato a recitare un ruolo da protagonista dopo un avvio in sordina. Decisivo col Verona, prenota una maglia per il Bologna. La sua duttilità può diventare un fattore per il tecnico che predilige i giocatori capaci di occupare più posizioni. “Per me vale la meritocrazia e lui si allena sempre al massimo”, ha detto l’allenatore

Alessandro Salines

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Non è il famoso “tacco di dio” di Socrates (“Lo facevo per farvi innamorare”, rivelò il dottore-campione brasiliano). Il “tacco di Luca” non resterà nella storia ma è stato importante non solo perché ha smarcato Marchizza nella bella combinazione del 2-0 di Soulè nella sfida col Verona. È stato il simbolo del rilancio di un giocatore che sembrava finito nelle retrovie di una squadra nuovamente rivoluzionata.

Luca Garritano, invece, ha dimostrato di poter essere un fattore decisivo anche in Serie A, un campionato che ha conosciuto in passato con le maglie di Inter, Cesena e Chievo (in tutto 20 gare). Già con la Fiorentina nella ripresa e poi dal 1′ col Verona è tornato protagonista, contribuendo al risultato finale. E confermando (se ce ne fosse bisogno) le sue ottime qualità tecniche, tattiche ed atletiche.

Veterano e jolly

Garritano esulta con Soulé dopo il 2-0 al Verona

Garritano, 29 anni, è alla terza stagione nel Frosinone e vanta 74 presenze, 5 gol le 6 assist. Insomma è una sorta di “veterano”, il giocatore con più partite. Lo scorso campionato è stato uno dei protagonisti della promozione (34 partite, 3 reti e 5 assist) come l’anno precedente quando è arrivato dopo la radiazione del Chievo ed ha disputato un ottimo torneo. In questa stagione è partito in sordina ed anzi non sono mancate voci di una cessione (il Modena lo ha richiesto).

Luca però ha dimostrato grande professionalità e si è fatto trovare pronto al momento giusto. D’altronde la sua duttilità è una delle caratteristiche che cerca il tecnico Eusebio Di Francesco nei suoi giocatori. Garritano infatti è un autentico jolly: attaccante esterno, trequartista e mezzala-incursore. Coniuga tecnica e dinamismo, senso tattico ed elettricità, sa inserirsi e tentare la via del gol anche se dovrebbe essere più preciso.

La fiducia DiFra

Eusebio Di Francesco

Nelle prime 5 giornate è stato utilizzato poco: panchina col Napoli, 30’ con l’Atalanta, 1’ ad Udine, 21’ col Sassuolo, 28’ a Salerno e 24’ con la Fiorentina) ma Di Francesco lo ha sempre tenuto in grande considerazione. Già contro i viola il suo ingresso aveva dato una grossa mano alla squadra. E così lo ha lanciato titolare contro il Verona ed è risultato uno dei migliori in campo nella partita vinta 2-1. E come ha rivelato lo stesso avrebbe dovuto giocare titolare già all’Olimpico con la Roma ma un infortunio al polpaccio lo ha fermato.

“Lo devo elogiare non per la partita bensì per l’atteggiamento che ha avuto sin dal primo giorno, per come si allena, perché vuole essere in campo a volte anche rischiando su sé stesso – ha detto Di Francesco dopo il match col Verona – Faccio i complimenti a lui e a tanti di questo gruppo, stanno dimostrando grande coesione. Prima o poi diventano protagonisti. Sono per la meritocrazia, per quelli che si allenano a mille all’ora. E in questa squadra tutti vanno al massimo. E tutti meriteranno”.

Un Garritano in più alla ripresa

Turati e sullo sfondo Garritano in un’azione del match vinto col Verona (Foto: Federico Proietti © Ansa)

Già a Bologna, domenica prossima, Di Francesco potrà contare su un giocatore rigenerato. Tra l’altro la perdurante assenza di Harroui e Gelli e le sue spiccate doti di tuttocampista dovrebbero regalargli sempre più spazio. Forse ancora dall’inizio.

Con Garritano in campo il tecnico può trovare diverse soluzioni. Col Verona è stato schierato da trequartista a sinistra in un 4-2-3-1. Ma Luca può agire da mezzala, attaccante esterno o mezzapunta dietro il centravanti. Inoltre Di Francesco potrà fare affidamento su un elemento che sa sacrificarsi pressando e garantendo un importante lavoro di copertura.

Il “tacco” di Luca,

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