Il Tar blocca la discarica, accolto il ricorso dei cittadini

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Stop temporaneo ai lavori con i quali realizzare la nuova discarica del gruppo Lozza. Il Tar ha sospeso fino all'udienza di aprile. È l'impianto nel quale accogliere i rifiuti di Roma dopo il trattamento di riciclo delle materie prime. Potrebbe servire anche a Frosinone in caso di emergenze

Si bloccano i lavori della nuova discarica di Roma a Monte Carnevale. È quella della società Ngr di Valter Lozza, l’imprenditore che gestisce l’impianto in via di esaurimento a Cerreto di Roccasecca e l’analoga struttura di Civitavecchia. . Ad imporre lo stop è stato il presidente della sezione I quater del Tar Lazio.

Il Tar del Lazio

Ha accolto il ricorso dei cittadini della Valle Galeria e sospeso la determina della Regione Lazio dello scorso 27 dicembre. È quella con la quale la Ngr veniva autorizzata a realizzare la discarica di inerti e fanghi nella cava esaurita a Monte Carnevale. Proprio lì il 31 dicembre scorso la Giunta della sindaca Virginia Raggi ha autorizzato invece la realizzazione della discarica comunale nella quale conferire gli scarti dei rifiuti prodotti a Roma e sottoposti al trattamento per il recupero di tutti i materiali riciclabili.

La conseguenza del provvedimento monocratico adottato dal giudice è il blocco dei lavori con cui attrezzare l’area per adeguarla alle normative e metterla in attività. Ma è un blocco temporaneo. Infatti la stessa sezione I quater Tar si riunirà il 3 aprile in Camera di Consiglio: cioè non ci sarà il solo presidente ad esaminare la questione ma l’intero collegio. In quella sede dovranno discutere se confermare la misura cautelare oppure no.

I tre ricorsi

Il ricorso è solo uno di quelli presentati dai cittadini. Sono scesi sul piede di guerra da quando è iniziato il procedimento per la valutazione di impatto ambientale. È il via libera necessario per poter realizzare l’opera: la conferenza dei servizi (cioè il tavolo con tutti gli enti competenti sul tema) deve dire se quell’impianto rispetta o meno l’ambiente.

I cittadini dicono no alla discarica di Monte Carnevale per una serie di ragioni. Tra cui fondamentali ragioni tecniche.

VALLE GALERIA. SITO MONTE CARNEVALE FOTO © CARLO LANNUTTI / IMAGOECONOMICA

Dopo che la discarica è stata autorizzata per ricevere rifiuti inerti (con invaso per rifiuti non pericolosi) ed è stata poi scelta dal Comune come impianto per i rifiuti di Roma, i cittadini hanno indetto manifestazioni e chiesto di essere ascoltati da Regione e Comune. “Senza ricevere alcuna attenzione o risposta da parte delle istituzioni” sostiene il Comitato Valle Galeria Libera e l’associazione Raggio Verde. Sono stati i loro avvocati a rappresentare i cittadini nel ricorso al Tar ottenendo lamomentanea sospensione dei lavori. (leggi qui Scontro sulla discarica di Lozza a Roma: 3 ricorsi al Tar)

Il provvedimento monocratico è stato sollecitato evidenziando che “i lavori di costruzione della discarica sono iniziati improvvisamente in fretta e furia. Nonostante tutta l’Italia sia bloccata dall’emergenza sanitaria, le udienze vengano rinviate, i lavori in cantiere sono continuati, con sprezzo anche dei rischi per la pubblica incolumità, oltre che per la salute degli operai, come se la costruzione di una discarica in un sito inidoneo fosse un servizio pubblico essenziale”.

I lavori sono stati bloccati fino all’udienza collegiale del 3 Aprile 2020. Poi dipenderà da cosa deciderà il Tar.