Il Tar: calcolo errato nel voto e ci fa rivotare in bella copia

Il paradosso della sentenza del tar che ha annullato il voto in 22 sezioni a Latina. Se sono così bravi da spostare quasi 1.100 voti...

Lidano Grassucci

Direttore Responsabile di Fatto a Latina

Questa mancava. Qui tutto è assurdo e nulla è come appare. A Latina non siamo capaci neanche a votarci il Sindaco. Il Tar, come una maestra delle Scuole Elementari, su protesta di uno dei bimbi poco diligenti della classe, ha scoperto che non sappiamo far di conto. Non sappiamo contare le schede. (Leggi qui: Il caso Siracusa che ribalta il verdetto delle elezioni a Latina).

La maestra Tar ci ha dato le totto‘ a tutti e adesso dobbiamo rifare i compiti, in bella copia, per bene e possibilmente…. Manco tanto presto. In 22 sezioni sulle 116 totali, alla chiusa del verbale c’è scritto ‘calcolo errato‘.

Ora il bimbo più bravo della classe (si fa per dire) Damiano Coletta, potrebbe chiedere aiuto al direttore (il Consiglio di Stato, cioè l’organo di Appello per le decisioni del Tribunale Amministrativo) invocando ‘pietà‘: di rivedere i conti già rivisti. Ma il nodo resta tutto: direttore o maestro che sia, a Latina non sappiamo governarci da soli. Abbiamo sempre bisogno di qualche giudice che ci indichi la retta via.

Siamo condannati a qualche ‘giusto‘, essendo noi nati ‘ ingiusti‘.

Chi vince e chi perde

Ogni politico che ricorre ad un giudice stabilisce implicitamente che comanda il giudice e non la politica.

Perché c’è un paradosso nella decisione presa ieri dal Tar. È giudice sulla forma delle cose. E nella forma ha detto che i presidenti non hanno saputo fare di conto; poco cambia la giustificazione data in conferenza stampa da Coletta ieri sera parlando di ‘scarsa preparazione ed inesperienza‘ i Seggi.

Il paradosso sta nel momento in cui ipotizza una sostanza: quella sulla ‘scheda ballerina‘. Perché quella non sarebbe forma amministrativa ma sarebbe reato penale, sarebbero brogli. Che in questa sede nessuno ha evocato, nessuno ha ipotizzato.

Se il problema è nella qualità del voto e non nella sua quantità, con quella sentenza il Tar ha detto che potrebbero essere stato spostati da una parte all’altra almeno 1.071 voti e cioè quelli per i quali Vincenzo Zaccheo non è stato eletto al primo turno andando poi al ballottaggio che ha perso.

Il che presuppone una capacità ed un’organizzazione che francamente è difficile ipotizzare. E che nessuno ha ipotizzato. Sta qui il paradosso. Sta qui la ratio della sentenza d’appello con cui a Siracusa hanno ribaltato una decisione analoga a quella presa ieri a Latina.

Se sono così… benvengano

Se a Latina ci fosse una capacità tale da spostare oltre mille voti con la scheda ballerina verrebbe da sollecitare i giudici a lasciare in carica così tanta efficienza. Farebbe dimenticare anni di amministrazioni non inefficienti, ma inutili.