Il tavolo del centrodestra che a nessuno conviene riunire

La coalizione fatica a ritrovarsi seduta attorno allo stesso tavolo. Non gli è indispensabile: il Pd in questo momento non ha spazi per formare una coalizione, i Cinque Stelle non esistono. Seppure ognuno per conto proprio, Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Cambiamo risultano molto attivi. Gli sarebbe sufficiente un’intesa elettorale. Che non arriva.

Neppure questa settimana si sono visti. Neanche questa volta si sono messi al tavolo. Il confronto tra i Partiti del Centrodestra per discutere delle prossime elezioni Comunali in provincia di Frosinone è saltato ancora una volta. Doveva tenersi due settimane fa. Ma era slittato. Aggiornato all’inizio della settimana, nemmeno in questo caso si è riusciti a sincronizzare le agende tra i leader provinciali.

Pasquale Ciacciarelli (Cambiamo), Francesca Gerardi (Lega), Massimo Ruspandini (FdI) e Riccardo Del Brocco

È chiaro che non è il tempo a mancare. Ma la volontà. La Lega dell’onorevole Francesca Gerardi non ha alcuna fretta di riunire un tavolo intorno al quale dovrebbe cedere qualcosa agli alleati; soprattutto dovrebbe innescare lo scontro per la candidatura del sindaco di Pontecorvo: storicamente non sta con l’uscente Anselmo Rotondo, Forza Italia sostiene il bis. I Fratelli d’Italia del senatore Massimo Ruspandini, allo stesso modo non vanno di corsa: la candidatura di Roberto Caligiore a Ceccano è l’unica cosa che in questa fase gli interessa. Nemmeno Pasquale Ciacciarelli per Cambiamo ha la necessità di fare subito il confronto: le dimensioni esigue della sua formazione potrebbero solo essere certificate in un tavolo unitario provinciale.

Soprattutto non hanno fretta perché la riunione tra loro l’hanno già fatta. Si sono visti ed hanno stabilito le linee di principio da adottare. Escludendo Forza Italia. Quando ci sarà il tavolo, il vice coordinatore regionale Gianluca Quadrini verrà messo di fronte ad un’intesa già raggiunta e sottoscritta dagli altri alleati. Sulla quale non potrà incidere nemmeno un po’. E sotto la quale dovrà mettere la firma per ordine di scuderia che arriverà dal livello nazionale. (leggi qui Patto segreto per escludere Forza Italia dagli accordi).

Gianluca Quadrini

È per questo che il tavolo unitario del Centrodestra provinciale finora non è stato riunito. Perché in realtà non ha neppure bisogno di riunirsi. Non ne sente la necessità, oltre che la voglia. In più c’è il fatto che in questo momento ha davanti avversari che non possono rappresentare un problema. Non a livello nazionale, dove il Partito Democratico resta la principale forza di opposizione e la seconda realtà politica del Paese, ma non ha più spazi per provare a costruire quella che fino a qualche anno fa si definiva una coalizione di centrosinistra. Mentre il Movimento Cinque Stelle continua a flettere.

Ma pure a livello locale, alle comunali insomma, il Pd vince in alcuni centri grazie al traino dei propri leader e amministratori locali. Come è successo la volta scorsa con Enzo Salera a Cassino e con Simone Cretaro a Veroli. Quanto ai Cinque Stelle, il radicamento sui territori non esiste.

In primavera i due Comuni più importanti che andranno alle urne sono Ceccano e Pontecorvo. Dove – fermando ad oggi le bocce – soltanto il centrodestra può battere il centrodestra.

Certamente non c’è feeling, ma in questo momento per il centrodestra è sufficiente fare dei buoni accordi elettorali. Nemmeno coinvolgendo tutti. Permettendosi anche il lusso di escludere Forza Italia.

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