Il territorio come fortino e futura rampa di lancio

LA REGOLA DEL QUATTRO - Nessuna possibilità di elezioni anticipate alla Camera e al Senato. E neppure alla Regione. Ecco perché Francesco De Angelis, Mario Abbruzzese, Antonio Pompeo e Nicola Ottaviani difendono i loro ruoli sul territorio. In attesa di piazzare il colpo


Non ci saranno elezioni anticipate per la Camera e per il Senato. Almeno non prima delle europee. Non ci saranno neppure possibilità di candidature di esponenti locali alle europee. Per quanto riguarda le provinciali, si tratterà di votare per 12 persone.

Troppo poche perché il test sia valido anche con il meccanismo del voto ponderato. Se poi Nicola Zingaretti dovesse diventare segretario del Pd, allora potrebbero aprirsi (ma il condizionale è d’obbligo) degli scenari diversi per la Regione. Ma non prima di febbraio-marzo 2020. Ecco perché i big locali cercheranno di tenersi stretti i rispettivi ruoli, con l’obiettivo di costruire delle prospettive a lungo termine.


Francesco De Angelis è commissario del Consorzio industriale unico del Lazio. Una postazione che vale almeno due assessorati, dalla quale potrà cercare di ottenere risultati importanti, in grado di proiettarlo in un’orbita di candidatura importante quando si voterà alle politiche. Non ha ancora digerito il mancato posto di capolista nel proporzionale la volta scorsa.

Antonio Pompeo, presidente della Provincia e sindaco di Ferentino, ha scelto in tempi non sospetti di restare sul territorio. Il doppio ruolo è pesantissimo sul piano politico. Inevitabilmente alle prossime politiche o regionali dirà la sua.

Il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani non ha smesso di fare un pensierino alla candidatura alla presidenza della Regione Lazio. Anche se rimane sempre in corsa anche per le politiche. Ma con quale partito? Da Forza Italia alla fine non è uscito, ma continua a stare stretto.

Mario Abbruzzese è presidente del Cosilam. Nel riassetto dei Consorzi giocherà un ruolo. Pure lui vuole un’opportunità di “vendetta”: alle politiche, collegio maggioritario di Cassino.