Il tritacarne impazzito della politica italiana: vince chi mantiene nervi saldi

Gli arresti domiciliari per i genitori di Matteo Renzi nel giorno in cui i Cinque Stelle salvano Salvini dal processo. Ma il risultato della piattaforma Rousseau (59-41) evidenzia una spaccatura forte tra gli iscritti pentastellati. Alla quale Zingaretti guarda in prospettiva.

I genitori dell’ex premier Matteo Renzi agli arresti domiciliari nel giorno in cui gli iscritti del Movimento Cinque Stelle, attraverso il voto sulla piattaforma Rousseau, non autorizzano i magistrati a procedere nei confronti del ministro dell’Interno Matteo Salvini, leader indiscusso della Lega.

Ormai le accelerazioni e i cambi di fronte nella politica italiana non conoscono pause. L’ex presidente del consiglio Paolo Gentiloni (Pd) ha detto che questo è il momento dei nervi saldi. Solidarietà a Matteo Renzi da tutto il Pd, che si appresta a celebrare le primarie della svolta. Con Nicola Zingaretti nel ruolo di grande favorito. Ma non vanno commessi errori, nemmeno sul piano comunicazionale.

Niente polemiche quindi e neppure “crociate” verso gli avversari. Non in questo momento. Anche perché il voto del Movimento Cinque Stelle è destinato a lasciare il segno: 59% dei 52.000 votanti (un record) ha detto no al processo a Salvini. Ma il 41% si è espresso per il sì. Non è stato un plebiscito quindi. Un’indicazione chiara sì per, per i 7 membri pentastellati della giunta per le autorizzazioni a procedere e per tutti i parlamentari.

Però quel rapporto 59-41 evidenzia una spaccatura. Il capo politico Luigi Di Maio è riuscito a far prevalere la sua linea, ma la sensazione è che il prezzo politico da pagare sarà salato. Considerando pure le critiche al quesito di Beppe Grillo. Forse non è uno scenario del breve periodo, ma nel medio sicuramente ci saranno novità.

Forse anche prima delle europee, alle quali mancano ormai cento giorni. Se i Cinque Stelle si spaccano il Pd può approfittarne. Ecco perché Gentiloni richiama tutti a mantenere nervi saldi.