Il vaccino? In meno di ventiquattrore

Foto: Leonardo Puccini / Imagoeconomica

Senza Ricevuta di Ritorno. La ‘Raccomandata’ del direttore su un fatto del giorno. La Sanità che funziona. Nella quale per vaccinarti bastano meno di ventiquattrore

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

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Puntuale. Anzi, con un quarto d’ora d’anticipo. Il server del sito Salute Lazio è pronto già dalle 23.45 di venerdì sera, quando la Regione aveva pubblicizzato che le prenotazioni della classe ’67 per il vaccino anti Covid sarebbero iniziate a mezzanotte.

Basta essere un po’ compulsivi, forse è la disperazione di 15 mesi passati tra clausura, cautele, mascherine. Sta di fatto che alle 23.46 la schermata si apre: facilissima come mai nessuna nella Pubblica Amministrazione. C’è scritto grande, non ti puoi sbagliare: qui devi mettere il codice fiscale e qui il numero della tessera sanitaria.

Si apre un elenco con tutti i posti del Lazio dove è possibile vaccinarsi. Puoi scegliere: quello vicino a casa, quello dove fai prima, quello con il vaccino che ti dà più fiducia.

Foto: Leonardo Puccini / Imagoeconomica

Ore 23:48, la prenotazione è fatta. Valmontone, Johnson & Johnson, una botta e via, senza attesa: l’indomani alle 15:20, mezza giornata e l’incubo è finito.

Anche sul posto è tutto come sul sito: semplice, snello, basta che ti porti la prenotazione; ti danno tre fogli e mentre la fila cammina ci scrivi le medicine che prendi, le patologie che hai. E tutto questo mentre la coda delle auto procede. In un’ora, senza mai scendere dalla macchina, l’infermiera ti inietta l’adenovirus che innescherà la reazione dei tuoi anticorpi. Una settimana e sei immunizzato all’80%.

È come la vaccinazione da militare: a seconda dei casi ti fai mezza giornata di febbre e dormi. Ben venga. Al risveglio pensi che sei protetto. E speri che tutti quelli a cui vuoi bene possano fare altrettanto al più presto. 

Non puoi fare a meno di ricordare che dieci anni fa, per fregarti, facevano fare media ai posti letto in meno negli ospedali della provincia di Frosinone con quelli in più che c’erano a Roma: così a Roma non tagliavano i letti ed a Frosinone non investivano e non li creavano. O per fare la tessera sanitaria ci voleva anche un mese. Prenotare le analisi voleva dire fare la fila tre volte.

Sono vaccinato. E chi vuole lamentarsi, perda pure tempo.

Senza Ricevuta di Ritorno.