Il verbo di Roberta Lombardi: «No al Raggi bis, si ad un accordo con il Pd»

Apertura di Roberta Lombardi ad un'alleanza organica tra M5S e Pd. "Ma non voglio sdoganarli”. Il dialogo costruito con Zingaretti. Il gioco di Renzi. E quello di Cavallari

No ad un bis per Virginia Raggi a Roma, sì invece ad un accordo tra il Movimento 5 Stelle ed il Partito Democratico: Roberta Lombardi è una delle intelligenze più lucide all’interno dei grillini; c’è lei dietro alla prima linea di dialogo costruita con il Pd di Nicola Zingaretti, cresciuta fino a creare il terreno sul quale poi è stato costruito il governo giallorosso. il Conte 2 . Ora va oltre e traccia la rotta per il futuro. Lo fa rispondendo a Simone Canettieri su Il Messaggero.

Roberta Lombardi

Su di lei non può esserci sospetto: è la ‘bestia‘ grillina che ha sbranato a morsi l’allora Segretario Pier Luigi Bersani nell’unica diretta streaming allestita dal MoVimento. Proprio per questo può permettersi di dire «A Roma? No a un Raggi bis, sì a un accordo tra M5S e civiche e altri partiti, Pd compreso». 

Più avanti chiarisce che secondo lei il M5S può riuscire a far crescere i semi piantati nella società in questi anni «solo se riesce e chiamare a raccolta tutte quelle forze civiche e politiche della Capitale disposte a raccogliere questa sfida e a lavorare sui temi. Dobbiamo essere in grado di coinvolgere tutti».

C’è poi il tema Renzi. Cerca di tenere in ostaggio il Pd a livello nazionale ed ha una pattuglia in Consiglio regionale del Lazio: strategica per tenere in piedi la maggioranza di Zingaretti. Mercoledì Enrico Cavallari ha fatto mancare il suo voto. (leggi qui Regione, i renziani escono ed i leghisti tengono a galla Zingaretti).

Rischi per la tenuta del Governatore? E, nel caso, Roberta Lombardi sarebbe pronta ad intervenire? Le risponde con le idee ben chiare: Cavallari gioca, nulla di serio nell’assenza di mercoledì sera. «Proprio qualche giorno fa in Regione Lazio uno dei due esponenti di Italia Viva è stato eletto alla presidenza di una commissione, quindi non vedo quale siano i presupposti per un’uscita di Iv. Per il resto noi stiamo dialogando sui temi dall’inizio della Legislatura».

Nicola Zingaretti e Roberta Lombardi

L’altro passaggio chiave è quello su un’alleanza organica con il Pd. Soprattutto alle Regionali. «Io non voglio sdoganare il Pd. Io voglio collaborare anche a livello regionale e comunale con tutte quelle forze politiche con cui si può costruire un programma comune».

Ma per molti il Pd è ancora quello di Bibbiano. «Lo scetticismo dei colleghi Cinque Stelle è dovuto all’esperienza pregressa di quando il Pd era al Governo con Renzi premier che creò in Parlamento un clima pregiudizialmente ostile nei confronti del M5S. Questo modo così muscolare ha fatto sì che solo da qualche mese, dopo la caduta del Governo M5S e Pd siano riusciti a testare per la prima volta un dialogo, a differenza di quanto fatto nel Lazio, dove invece abbiamo iniziato già da tempo».