Il virus della divisione. È la politica ciociara, bellezza

Terzo Tempo. Fischi e fiaschi della settimana. Dai rapporti freddi nella Lega a quelli irrecuperabili in Forza Italia. Ma anche nel Pd il dialogo è ridotto al minimo

Il video di Beppe Grillo che “assolve” il figlio e i suoi tre amici dall’accusa di stupro prima ancora che si decida se ci sarà o meno un rinvio a giudizio. Poi il divorzio tra Davide Casaleggio e i Cinque Stelle. Il Movimento del “vaffa”, ma anche quello di governo, finisce qui. Per il resto a dominare la scena c’è la candidatura a sindaco di Roma: Nicola Zingaretti, Carlo Calenda, Virginia Raggi, Guido Bertolaso. E tantissimi altri. Mentre il Governo di Mario Draghi vara il Recovery Plan e dispone le riaperture. Nessuno di questi scenari è stabile. Ma in ogni caso si tratta di novità importanti.

Rapporti freddi

Claudio Durigon e Francesco Zicchieri (Foto: Giornalisti Indipendenti)

A livello locale invece non si registrano novità degne di questo nome. In tutti i principali partiti la situazione è conflittuale. Non ci credete? Nella Lega l’onorevole Francesco Zicchieri non è più allineato da tempo sulle posizioni del coordinatore regionale Claudio Durigon. La frattura è molto più profonda di quello che si vuol far credere. L’onorevole Francesca Gerardi e il senatore Gianfranco Rufa si muovono autonomamente. Tra il coordinatore provinciale Nicola Ottaviani e il responsabile dell’organizzazione Pasquale Ciacciarelli l’antipatia politica reciproca è ormai leggendaria. Dai tempi di Forza Italia.

Fratelli d’Italia: il gruppo di maggioranza è quello del senatore e commissario Massimo Ruspandini. Ma ci sono poi Antonello Iannarilli, Alessia Savo, Alessandro Foglietta, Paolo Pulciani e diversi altri. I quali al momento opportuno (quando cioè si dovranno decidere le candidature in Parlamento o alla Regione) si faranno sentire direttamente da Francesco Lollobrigida. E’ in quel momento che si svolgerà il vero congresso del partito in Provincia di Frosinone.

Rapporti irrecuperabili

In Forza Italia situazione irrecuperabile dopo la “guerra santa” scatenata da Rossella Chiusaroli a Gianluca Quadrini. Non c’è possibilità di pacificazione, anche perché a Claudio Fazzone e Antonio Tajani la situazione sta bene così. Con la Chiusaroli ci sono il sindaco di Anagni Daniele Natalia e il presidente del consiglio comunale di Frosinone Adriano Piacentini. Ma pure l’ex commissario Peppe Patrizi. Con Quadrini il consigliere provinciale Gioacchino Ferdinandi e altri “ribelli”. La divisione degli “azzurri” è totale.

Partito Democratico: nessuna possibilità di dialogo tra Pensare Democratico di Francesco De Angelis e Base Riformista di Antonio Pompeo. In questi giorni, soprattutto sui social, stanno letteralmente volando gli stracci. Le dimissioni di Mauro Buschini da presidente del consiglio regionale hanno esacerbato clima e toni. Sarà “guerra” ovunque.

Gruppo Pd
Il gruppo Pd al Comune di Frosinone: da sinistra Angelo Pizzutelli, Alessandra Sardellitti, Norberto Venturi e Fabrizio Cristofari (Foto: Giornalisti Indipendenti)

A Frosinone il botta e risposta tra Angelo Pizzutelli e Alessandra Sardellitti è l’aperitivo dell’aperitivo. Il Pd rischia di perdere tutto: dagli enti intermedi ai Comuni simbolo. Perfino Alatri. Ma non c’è questa consapevolezza.

Il Movimento Cinque Stelle è cambiato per sempre. Se sarà Giuseppe Conte a prenderne la guida, autostrade per il sottosegretario Ilaria Fontana e il capogruppo regionale Loreto Marcelli. Se invece ci sarà la “restaurazione” targata Luigi Di Maio, praterie per Luca Frusone ed Enrica Segneri.

Divisioni e nulla più. E’ la politica ciociara, bellezza. (Leggi qui)