Il voto piccolo di Latina: ai limiti dell’autoerotismo 

Elezioni che si mischiano, si sovrappongono, si confondono. A Latina per il bis delle Comunali i temi sono del 2021 ma si vota nel 2022 per un governo cittadino che deve pensare al 2025. Ma è un voto piccolo, che la città è come se avesse già archiviato

Lidano Grassucci

Direttore Responsabile di Fatto a Latina

Quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile, l’uomo con la pistola è un uomo morto. Clint Eastwood

Il primo segno della campagna elettorale a Latina è il manifesto di Giorgia Meloni che recita “Pronti“. Richiama il vecchio Pronti e via dei giochi che facevamo da bimbi. Si torna all’antico. Ci sono anche i gazebo di chi non ti aspetti, Mario Adinolfi, reduce dai zero voti a Ventotene.

Damiano Coletta

Ma sono per voto nazionale e il voto per Latina? Diremo che a Latina c’è un voto nano, un voto piccolo, visto che interessa poco più di un quarto degli elettori (votarono in 12 mila su oltre 60 mila totali).

Di questo non trovi segno in città: un voto carbonaro, sotterraneo. Si cercano con tutti i mezzi gli elettori rivotanti, ma non ci sono i mezzi e l’unico mezzo passa per i social. I santini di carta diventano virtuali, o si riusano quelli avanzati ad ottobre.

Uno strumento, i social, globale per un “voto piccolo”, contraddizioni del terzo millennio.

GLI ELETTORI SPARITI

I temi? Prima di tutto sono spariti gli aspiranti sindaci non sindaciGianluca Bono (5 stelle); Nicoletta Zuliani (Azione); Annalisa Muzio (civica). C’è, in vero, Antonio Bottoni che si fa fotografare con Zaccheo come facevano i tifosi della Roma con Francesco Totti.  

I sono … Io sono meglio di te. Damiano Coletta vuole continuare, Vincenzo Zaccheo uguale ma saltando Coletta. Paiono casi loro e Latina va al mare, si parla del caldo e della pioggia che non arriva mai. La cosa favorirebbe Coletta perché si sa se “piove governo ladro”, per analogia se “fa la secca opposizione ladrina”.

Vincenzo Zaccheo

Ma incombe il “Pronti” della Meloni. Uno sprone che va bene a Milano ma qui in palude suona fuori luogo: siamo statici non dinamici. Zaccheo accusa Coletta di aver perso soldi, i finanziamenti, Coletta dice che Zaccheo i finanziamenti li ha buttati in megaprogetti finiti in microcattedrali abbandonate.

Ma sono i temi del 2021 ora siamo nel 2022 e sceglieremo un governo per il 2025. È come rifare la finale dei mondiali dell’82 tra Italia e Germania al Bernabeu in Spagna ma con unico sponsor l’Inps e con le regole del calcio fiorentino. Siamo al folklore

Un voto piccolo su un passato che la città ha già archiviato, letto con fastidio. Pare una zuppa di fagioli fatta non con pane rappreso ma pane ammuffito.

La politica pontina da un anno parla solo di se stessa e non alla citta, è autoerotismo senile.