Frosinone e Latina, l’impresa è rosa: maschio fatti in là

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I dati dell'Osservatorio per l'Imprenditoria Femminile di Unioncamere-InfoCamere. Le imprese in rosa under 35 in provincia di Frosinone e di Latina sono sopra la media nazionale. Le donne entrano in attività finora esclusiva dei maschi.

L’impresa si veste in rosa. Sia a Frosinone che a Latina. Nelle due province del sud Lazio c’è una presenza di giovani imprenditrici ben superiore alla media nazionale. È compresa tra il 34% e il 32%. Lo dicono le cifre dell’Osservatorio per l’Imprenditoria Femminile di Unioncamere-InfoCamere: sono loro a scattare l’istantanea  della situazione sulla ‘parità di genere’ nelle aziende.

 

Le donne sono (quasi) una realtà

Le ”quote rosa” tra le imprese guidate da giovani sono (quasi) una realtà: il 29% delle attività di under 35 ha infatti una donna al comando.

In tutto, sono 154mila le ‘capitane‘ a capo di una impresa in Italia: una ogni 12 aziende femminili.

Campania e Lombardia si contendono il primato, distanziando Lazio e Sicilia. Ma sono Umbria e Friuli Venezia Giulia le regioni che si piazzano al vertice della classifica per tasso di femminilizzazione delle imprese giovanili.

 

Maschio, fatti più in là

Le under 35 stanno ”invadendo” anche settori tradizionalmente maschili. Ad esempio le attività finanziarie e assicurative, il ramo immobiliare, le attività artistiche, sportive e di intrattenimento e quelle professionali, scientifiche e tecniche. Tutti ambiti nei quali le imprenditrici giovani incidono per quasi un terzo sul totale delle imprese giovanili, mentre le imprese femminili totali rappresentano più o meno il 20% del totale del tessuto produttivo nazionale.

Non solo c’è una maggior presenza di donne nel mondo dell’impresa giovanile ma c’è quindi un’espansione nei settori finora quasi esclusivi degli uomini.

 

Frosinone e Latina sopra la media

Le grandi aree metropolitane restano terra d’elezione per la diffusione delle imprese rosa, anche delle under 35. È il caso di Roma, Napoli, Milano Torino, Bari e Salerno.

Ma la sorpresa arriva da alcune province più piccole, come Frosinone e Latina che registrano una presenza di giovani imprenditrici ben superiore alla media nazionale del 34% – 32%. Un dato destinato ad aumentare di peso nel giro di un anno, una volta che ci sarà l’unificazione delle due Camere di Commercio, portando il sud Lazio all’ottavo posto nella classifica nazionale del peso economico dell’ente canerale.

Sopra la media, oltre a Frosinone e Latina ci sono solo realtà come Livorno, Pordenone, Grosseto, La Spezia, Viterbo, Chieti, Prato, Benevento, Latina, Siracusa, Terni, Rovigo.

 

E si parla straniero

Un’altra componente che sta rinnovando il volto dell’impresa femminile in Italia è quella straniera. Oltre 141mila le imprenditrici con passaporto estero a fine marzo scorso, quasi il 24% delle 590mila imprese italiane create da cittadini provenienti da altri Paesi.

Lombardia, Lazio e Toscana le regioni in cui le imprese femminili straniere sono più diffuse con il Molise al primo posto della classifica per tasso di femminilizzazione delle imprese straniere.

Roma, Milano, Torino e Firenze le province in cui esse sono più presenti.

Enna, Benevento, Potenza e Prato, invece, quelle in cui la loro incidenza è maggiore rispetto al totale delle imprese gestite da cittadini non italiani.

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