In Aula la seduta dei tormenti: per maggioranza, opposizione e grammatica

Foto © Ettore Cesaritti

Il tormentato consiglio comunale di Anagni. Per la maggioranza ma anche per l'opposizione. I pensierini di fine anno. E le prospettive per il 2020

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

Brevi fotogrammi sparsi in ordine al consiglio comunale che ha monopolizzato la Sala della Ragione del comune di Anagni. Oltre 5 ore (dalle 10.40 alle 15.45), che hanno offerto elementi di riflessione su più di qualche punto.

I tormenti in maggioranza

Era già stata annunciata, ma veniva data come una semplice possibilità. Che ora invece si è concretizzata. Si parla, se non fosse ancora chiaro, delle due assenze pesanti registrate sui banchi della maggioranza e dell’opposizione. (leggi qui l’anticipazione L’ora del consiglio dalle grandi tensioni. Tutte interne.)

Il consigliere Pierino Naretti. Foto © Ettore Cesaritti

Per la maggioranza, ad essere assente era Pierino Naretti, il consigliere di Forza Italia salito agli onori delle cronache nelle ultime settimane per la riconsegna delle deleghe consiliari al sindaco Natalia. Una riconsegna che i più buoni avevano spiegato con dei problemi di salute che avrebbero consentito a Naretti di svolgere i suoi compiti al meglio delle sue possibilità. I cattivi invece avevano ipotizzato uno scontro con il sindaco, renitente, a quanto pare, ad un maggiore coinvolgimento del partito di Berlusconi ( ma anche suo) nella giunta. Per esempio, concedendo un posto da assessore al referente locale di Naretti, ovvero Guglielmo Rosatella. (leggi qui Se l’accenZione diventa un marchio e l’apostrofo un accessorio e poi qui Scontro in Aula sul Bilancio: la seduta viene sospesa).

L’assenza di Naretti, lascia pensare che, problemi di salute a parte, qualcosa sotto ci debba essere.

I tormenti in minoranza

Anche sui banchi della minoranza ad essere assente è stato un nome di peso. Quello di Sandra Tagliaboschi.

Pasionaria del Pd che però, da molti, viene definita come in fase di sganciamento dal Partito Democratico, ed in rotta di avvicinamento verso Italia Viva.

Una conseguenza naturale delle frizioni interne che attanaglierebbero il Partito, che non aveva mai accettato fino in fondo la Tagliaboschi come candidato a sindaco alle comunali del 2018. Anche qui, la giustificazione c’è ( “motivi personali”), ma lascia il tempo che trova.

La sorpresa Marino

L’assessore Carlo Marino

Era stato uno dei leitmotiv delle ultime riunioni consiliari; la scarsa capacità dell’assessore Carlo Marino di dominare conti e voci di Bilancio. Tanto da reagire, spesso in maniera aggressiva alle contestazioni, fino a costringere chi di dovere ad una sospensione per raffreddare gli animi.

Nulla di tutto questo nella seduta di lunedì. Marino, sia pure con qualche esitazione di troppo, è apparso più razionale, preparato ( vabbè…) e capace di non cedere alla vis polemica che spesso lo ha contraddistinto. Rispetto alle ultime esibizioni, un progresso senz’altro.

Il destino di Ferretti

Il suo problema è e rimane politico; ovvero, il fatto che la sua collocazione dipende dal suo trovarsi al consiglio comunale di Anagni o a quello provinciale.

Glielo ha fatto notare senza troppi giri di parole Luigi Pietrucci, la guardia del corpo (molto dimagrita ultimamente) di Marino; ottenendo una replica piuttosto timida.

A dimostrazione del fatto che, su questo piano, un problema Ferretti c’è.

Il silenzio rosa

L’ordine del giorno ieri non le chiamava direttamente in causa. Ma almeno in un caso una delle tre esponenti rosa nella giunta Natalia è stata direttamente sollecitata. Ed il silenzio che l’assessore Retarvi ha ostentato su questioni come il mercato cittadino (domanda di Tasca) dice molto.

La quota rosa non è il punto forte della giunta Natalia.

L’assessore ombra

Ha replicato con sicurezza alla minoranza, mostrando competenza e capacità dialettiche. Di fatto, su molte delle questioni trattate ieri, ha rappresentato la voce della maggioranza. L’unico mistero è perché Alessandro Cardinali sia solo consigliere.

Il conto alla rovescia

Il consiglio comunale di Anagni

Lo ha detto lo stesso Natalia. Con il 2020 inizia la parte decisiva della consiliatura. Quella in cui, dopo un ritardo definito “fisiologico”, molte cose annunciate dovranno essere effettivamente realizzate. I lavori al parcheggio della stazione, la viabilità stradale, il parcheggio di Piscina, il campo di calcio. Più, ovviamente, l’apertura del museo archeologico, inaugurato dallo stesso Natalia quando era solo l’assessore di re Franco, ma ancora inspiegabilmente chiuso.

È qui che Natalia scommette parecchio. Probabilmente, come ha detto Tasca, la sua rielezione è scontata. Ma da ora in poi il sindaco non potrà più imputare nulla al passato degli altri. Solo al suo presente. E sa di giocarsi il futuro.

Post scriptum

Ferretti che si dichiara “disponibile di lavorare”: Cardinali che ostenta disprezzo per la consecutio temporum e regala ai posteri un inascoltabile “se potrebbe”;

Marino che, a proposito del segretario comunale, loda la “dedizione che ha sulla vita politica cittadina”; Quarmi che, dovendo spiegare i dettagli di un progetto dice che adesso “entra nel preciso”.

Oltre alla politica, non sarebbe male rispettare la lingua italiana.

Buon 2020 a tutti.