In Consiglio va in scena la rottura finale tra Pompeo e Fiorletta

Durante il Consiglio Comunale di Ferentino va in scena la rottura tra il sindaco Pompeo ed il suo predecessore Fiorletta. Il suo gruppo non vota né Bilancio né variante urbanistica

Emiliano Papillo

Ipsa sua melior fama

Il filo si è spezzato. È successo direttamente in Consiglio Comunale, sulle votazioni strategiche per il futuro dell’amministrazione. Il filo è quello che teneva uniti l’amministrazione del sindaco Antonio Pompeo ed il gruppo Ferentino nel Cuore guidato dal suo predecessore Piergianni Fiorletta.

Non gli hanno votato il Bilancio, hanno disertato la seduta lasciando il solo Fiorletta in Aula per rivendicare la loro posizione e poi abbandonare i lavori. Se i Consiglieri di Ferentino nel Cuore siano ancora in maggioranza è tutto da capire.

Il punto di rottura

Una fase del Consiglio

Due i temi centrali del Consiglio. Il primo: tutto il pacchetto sui Bilancio di previsione 2022; il secondo: il via libera alla variante urbanistica sulla Casilina. Servirà per realizzare una strada d’accesso alla parte retrostante l’Itis Don Morosini dove la Provincia realizzerà un auditorium da 500 posti ed un parcheggio.

Il grande dubbio politico era proprio la posizione di Ferentino nel Cuore. Fino ad oggi non aveva mai fatto mancare il suo appoggio, era stata leale seppure critica con il sindaco. Non oggi, non in questa seduta.

Sul Bilancio, Antonio Pompeo è stato sostenuto solo dai 10 voti dei suoi fedelissimi, non dai 4 dissidenti. Non hanno partecipato alla votazione: né a quella sui conti né a quella sull’auditorium. Tre erano assenti fin dall’inizio: Giovanni Dell’Orco, Alessandro Rea ed Angelo Picchi; mentre l’ex sindaco Piergianni Fiorletta ha abbandonato l’Aula subito dopo un duro scontro con il sindaco. Si sono astenuti i tre dell’opposizione: Luca Zaccari e Maurizio Berretta della Lega, Franco Collalti di Fdi.

Diversa la votazione sulla Variante Urbanistica. È stata votata all’unanimità dai 13 presenti: i 10 di Pompeo più i 3 dell’opposizione.

Lo scontro frontale

Piergianni Fiorletta

A caratterizzare il Consiglio è stato lo scontro tra Antonio Pompeo ed il suo predecessore Piergianni Fiorletta. Ad accendere la miccia è stato Fiorletta: presentando il conto politico al sindaco.

Si è dichiarato “Assolutamente non contrario al Bilancio. Ma il Gruppo Ferentino nel Cuore è critico con il sindaco. Rimproveriamo a Pompeo il fatto di aver tolto la delega di vicesindaco a Luigi Vittori senza chiamarci; di aver nominato l’ex candidato sindaco nostro avversario Giuseppe Virgili assessore senza essere coinvolti; di aver sostituito Vittori con altro assessore estraneo al nostro gruppo; soprattutto di averci lasciati fuori dalla giunta”.

Fiorletta ha ribadito la lealtà mantenuta fino ad ora. “Siamo stati sempre leali ed abbiamo votato sempre in sintonia con la maggioranza. Ma ora non è più rinviabile un confronto per chiarire tutte le cose che sono accadute. Perché è nostra intenzione continuare con questa maggioranza il percorso fino al 2023“.

Volevate una nuova maggioranza

Secca la replica di Antonio Pompeo. “Vorrei ricordare a Ferentino nel Cuore che, subito dopo la mia elezione a sindaco nel 2018 già parlava di spartizione delle poltrone nel 2023 mancando di rispetto alla mia persona ed alla città”.

È solo l’inizio. “Hanno avviato una campagna acquisti togliendo un consigliere comunale al Pd per portarlo nella loro civica, togliendo anche il Segretario cittadino del Partito. Questo con il solo intento di farmi dispetti”.

Pompeo accusa Ferentino nel Cuore di avere tentato il ribaltone. “Volevano determinare una nuova maggioranza. Io il mio futuro politico non lo baratto”.

Fiorletta in Aula ha chiesto un confronto, Pompeo replica. Dicendo: “Non mi sono mai sottratto al confronto e non lo farò neanche questa volta. Ho sempre agito nella trasparenza con la massima condivisione con la maggioranza. Non sono l’uomo che ha organizzato pranzi e cene di 4-5 persone per mettere in difficoltà la maggioranza e di conseguenza la città”.

Infine il risultato amministrativo. “Approviamo un bilancio che non sono numeri, ma opere. Parlo del recupero dell’ex Paolini che diventerà scuola superiore, la rotatoria sulla Casilina, il cimitero, la piazza a Sant’Agata e l’auditorium oltre ai nuovi uffici comunali nell’ex banca ed al recupero di palazzo Macioti“.

Il filo s’è spezzato, se sarà possibile riannodarlo non si sa. Ma al momento non sembra che ci sia alcuna volontà di faro. Non da parte di Antonio Pompeo.

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