In frenata ma con carattere: il Frosinone non perde quota

Terza partita senza vittoria per la capolista che però mantiene un cospicuo vantaggio (+10) sulla terza Bari. Tanta irritazione per l’ennesimo episodio arbitrale contrario: il gol di Casasola era probabilmente da annullare. Fanno discutere anche le scelte di formazione di Grosso

Alessandro Salines

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Un altro punto e sono 63. Dieci di vantaggio (sarebbero 11 per gli scontri diretti favorevoli) sulla terza Bari. Ed una giornata in meno alla fine (mancano 7 turni). Una sorta di equazione che avvicina ancor di più il Frosinone verso il traguardo tanto agognato anche se la capolista per la prima volta è rimasta a secco di vittorie per 3 gare. Un pari insomma sulla rotta della Serie A.

A Perugia è stata una prova di carattere più che brillante. Merito ai giallazzurri di aver recuperato la rete dello svantaggio. Non era facile contro una squadra aggressiva, fisica, tosta ed ora in serie positiva in casa da 8 partite. Senza contare l’ennesimo episodio arbitrale contrario sul gol di Casasola che ha destato tanta irritazione nell’ambiente. (Leggi qui: Frosinone, pari a Perugia ma pieno di carattere).

La classifica sorride al Frosinone

Michele Mignani, tecnico del Bari a -10 dal Frosinone

I risultati dell’ultimo turno hanno spostato poco o nulla in chiave promozione diretta. L’unica novità è il Genoa che ha accorciato (-4) sul Frosinone dopo il successo con la Reggina. Ma il primo posto alla fine sarà importante solo per il prestigio.

Per il resto la squadra di Grosso mantiene un vantaggio rassicurante sul terzo posto occupato dal Bari che ha scavalcato il Sudtirol. Dieci punti (sarebbero 11 per gli scontri diretti favorevoli) sono tanti quando mancano 7 turni. Così come 11 sugli altoatesini. Insomma sembra difficile ipotizzare ribaltoni anche se nessuno vuole fare calcoli.

“Penso che bisogna preparare le gare come stiamo facendo, sempre nel migliore dei modi – ha osservato GrossoTenendo i piedi per terra e senza fare riflessioni azzardate. Il campionato è duro, ce lo dicono tutte le partite. Usciamo da Perugia con un risultato positivo e guardiamo alla prossima cercando di conquistarne un altro senza fare troppe considerazioni. Non le abbiamo mai fatte e non dobbiamo cominciare adesso”.

Tuttavia analizzando il calendario la prossima giornata (si giocherà il lunedì di Pasquetta) potrebbe dire molto nella corsa alla promozione. Infatti è in programma a Bolzano lo scontro diretto Sudtirol-Bari mentre il Frosinone affronterà in casa l’Ascoli rilanciato dalla vittoria col Brescia (è -3 dai playoff) ed il Genoa sarà di scena a Como. La capolista, tornando alla vittoria, potrebbe allungare su almeno una delle inseguitrici se non su entrambe.

La frenata e le scelte

L’attaccante Mulattieri ha segnato l’undicesimo gol stagionale

E’ innegabile che il Frosinone stia vivendo un momento di appannamento. D’altronde i risultati ed i numeri parlano chiaro. Nelle ultime 3 gare i ciociari hanno racimolato solo 2 punti e per la prima volta sono rimasti per più di 2 partite senza successi. Allargando il giro d’orizzonte sono 9 punti in 7 partite contro i 15 delle prime 5 del girone di ritorno. Non vincono dal 4 marzo (3-0 al Venezia) e non vantano più la miglior difesa del campionato (20 gol subiti contro i 19 del Genoa).

Assenze, infortuni e giocatori a corto di condizione hanno penalizzato la capolista in questo periodo. Regalare elementi di spessore è deleterio per tutti al di là della forza della rosa. Inoltre un calo ci può stare a 7 turni dalla fine e con sulle spalle un campionato disputato al massimo.     

Grosso però ci ha messo anche del suo. Le scelte non hanno convinto, soprattutto quelle relative alla formazione iniziale. L’esclusione di Caso e Mulattieri ha lasciato più di qualche dubbio e non solo perché i 2 sono stati decisivi una volta entrati. Tra l’altro con l’undicesimo centro l’attaccante ha la miglior media del campionato. Il tecnico ha difeso le sue scelte (“L’undici schierato dal 1’ ha fatto bene”, ha detto) ma ovviamente il dibattito si è aperto. Fondamentale a questo punto recuperare per il finale elementi come Mazzitelli, Ravanelli, Szyminski e Garritano (utilizzato nelle ultime settimane molto meno).

Carattere, arbitri e dintorni

Markus Rohden protagonista dell’azione del gol di Rosi: ha probabilmente subito fallo

Al “Curi” il Frosinone ha dimostrato temperamento e solidità mentale. Non era facile reagire in trasferta al gol di Casasola contro una squadra in forma e affamata. La capolista non ha perso neppure la testa di fronte l’ennesimo episodio controverso.

Ancora una volta nel dubbio ha pagato il Frosinone. La rete era stata annullata dall’arbitro Feliciani ma poi al Var ha cambiato idea. Un’azione sulla quale si potrà discutere all’infinito per una serie di motivi. Rosi potrebbe aver toccato con la mano ma di sicuro ha travolto Rohden e poteva essere benissimo fallo. Poi sul colpo di testa di Casasola lo stesso Rosi era in fuorigioco geografico: ha impallato Turati? Chissà.

Non è la prima decisione arbitrale poco chiara. Un rapporto quello con i direttori di gara complicato in questa stagione. L’episodio del “Curi” ha lasciato l’amaro in bocca nell’ambiente. Già la designazione di Feliciani, al primo anno nella Can A-B (12 presenze), non aveva convinto. Magari ci si aspettava un arbitro più esperto per una partita così delicata. Nel post gara Grosso ha smorzato le polemiche con estrema signorilità. “ Devo dire che non era una gara facile da dirigere, con molti scontri – ha chiosato l’allenatore – Peccato per quell’episodio sul loro gol al Var ma ci fidiamo della categoria e proviamo ad andare avanti con le nostre qualità”.