«In politica, come nella vita, le cose cambiano»

Mentre Fratelli d'Italia apre a Forza Italia, affinché a Ceccano si torni a parlare di Centrodestra e non di Monocolore, il consigliere di FdI Daniele Massa sembra sempre più distante dal vicesindaco Federica Aceto

Marco Barzelli

Veni, vidi, scripsi

A Ceccano si attende la conferenza stampa con cui il senatore Claudio Fazzone, coordinatore regionale di Forza Italia e il dirigente provinciale Adriano Piacentini ufficializzeranno l’ingresso di Angelo Macciomei nel Partito di Berlusconi. L’ex leghista è il quarto più votato di tutti alle scorse Comunali, resta assessore ai Lavori Pubblici pur non avendo più consiglieri di riferimento in Aula che reggano l’Assessorato.

È la mossa dell’Amministrazione Caligiore per allargare il fronte politico: il suo non sarà più un monocolore di Fratelli d’Italia nella roccaforte ciociara del Partito della Meloni. Diventerà anche sul piano formale un’alleanza di centrodestra.

Si riallacciano i rapporti con Giuseppe Santodonato, coordinatore locale di Forza Italia, tra i più votati della lista civica La Mia Ceccano, in cui è stato eletto però Fabio Giovannone: presidente del Consiglio comunale per mezzo mandato, oggi consigliere delegato a Commercio e Grandi Eventi, civico in assise ma tesserato e militante di FdI da due anni.  

Ma c’è anche chi si sta allontanando da Fratelli d’Italia. Del resto, come dice il consigliere Daniele Massa, per anni fedelissimo dell’onorevole e coordinatore provinciale Massimo Ruspandini, «in politica, come nella vita le cose cambiano e niente è dovuto né scontato».

Mai dire Monocolore

L’assessore Angelo Macciomei con il sindaco Roberto Caligiore

Forza Italia torna in maggioranza con Macciomei colmando il vuoto lasciato da una Lega passata ormai da due mesi all’opposizione con il consigliere Marco Corsi. Il Carroccio provinciale aveva deciso di schierarlo come candidato alle scorse Elezioni Regionali. Innescando così la rottura con i leghisti ceccanesi della prima ora: l’assessore Macciomei ed i consiglieri Pasquale Bronzi e Alessio Patriarca.

Le elezioni dello scorso dicembre per la Provincia di Frosinone hanno costruito un’evidente linea di dialogo non ufficiale e non dichiarata tra Pensare Democratico (componente maggioritaria del Pd) e la Lega. Un dialogo che a Ceccano innesca l’alleanza tra FdI e FI. In che modo? Ancor prima dell’approdo di Macciomei in Forza Italia, Bronzi era passato direttamente a FdI diventandone capogruppo. E Patriarca, con la regia dell’ex assessore alla Cultura Stefano Gizzi (cacciato da Lega e Giunta per filoputinismo), ha costituito il Gruppo Consiliare Indipendente.

«Un progetto politico distinto rispetto al monocolore presente in amministrazione comunale – ha precisato anche il sostenitore Enrico Martella, nato nella Destra sociale – in modo da, arricchire le sensibilità e le attese dei cittadini». (Leggi qui Gizzi: «Il Sindaco Caligiore? Pare il Conte Ugolino» e poi qui Macciomei pianta il seme di Forza Italia a Ceccano).

L’appoggio condizionato

Il consigliere indipendente Alessio Patriarca con l’ex assessore Stefano Gizzi

Quello del Gruppo Indipendente, rappresentato da Patriarca (il consigliere più giovane di tutti), è di fatto un appoggio condizionato da parte di chi non ha più un Assessore di riferimento. La spaccatura con Macciomei parte dalla cacciata di Gizzi, non sentitosi difeso né dal sindaco né dalla Lega locale.

Gli Indipendenti da FdI, per la Cultura, hanno preteso l’attuazione di alcuni punti programmatici impolverati: il ripristino della merlatura della torre del Castello dei Conti; il restauro del Monumento ai Caduti di Piazza 25 Luglio; l’attivazione del corso di Food Design.

Per la merlatura è stata nel mentre richiesta l’autorizzazione da parte della Soprintendenza ai beni culturali. Il restauro del Monumento promesso dal Caligiore 1 sta ormai per partire con il Caligiore 2. Ma per il resto si attendono ancora sviluppi. A far discutere nel mentre è il primo cantiere Pnrr, a sorpresa, per dare seguito alla ripavimentazione del centro storico con l’asfalto stampato (Leggi qui Cantiere turbo: goduria precoce, senza preliminari).

Tendente al rimpasto

Un intervento in Consiglio del sindaco Caligiore

Quelli di Forza Italia e Gruppo Indipendente, però, non sono gli unici distinguo politici ormai due anni e mezzo dopo la vittoria al primo turno del Caligiore 2. Sono di FdI il sindaco Caligiore, la vice Federica Aceto (lista di Partito) e gli assessori Ginevra Bianchini (Caligiore Sindaco) e Riccardo Del Brocco (Grande Ceccano). Poi, quota di Forza Italia a parte, c’è l’Identità Civica dell’assessore Marco Mizzoni: anch’egli forte sostenitore dell’ormai consigliere regionale di FdI Daniele Maura. Sia Caligiore Sindaco che Fratelli d’Italia hanno ormai tre consiglieri, Grande Ceccano e Identità Civica uno, Forza Italia (apparentemente) zero.

Ma si è rotto qualcosa, o meglio qualcos’altro. Si è evidentemente incrinato il rapporto tra il consigliere di FdI Daniele Massa ed il vicesindaco Federica Aceto. Massa, per anni è stato delfino dell’onorevole Massimo Ruspandini (già senatore, oggi deputato, oltre che presidente provinciale di Fratelli d’Italia). Cresciuto come leader provinciale di Gioventù Nazionale e proiettato fino all’elezione in Consiglio con FdI all’età di ventisei anni. Il delegato alle Politiche Giovanili, il secondo più giovane dopo Patriarca (subentrato in Consiglio a 24 anni), non pare più essere il pupillo dell’onorevole Ruspandini. Che, quand’era senatore, lo aveva anche nominato a capo della sua Segreteria.

Le parole sono importanti, specie se pronunciate nella sala consiliare di Palazzo Antonelli. Sono state forse inascoltate dai più, sommerse da tante polemiche, le parole esclamate dal consigliere di FdI Daniele Massa durante il recente avvicendamento alla presidenza del Consiglio comunale. Le ha dette quando Alessandro Savoni, sino a quel momento capogruppo di Fratelli d’Italia, è stato nominato al posto del dimissionario Fabio Giovannone. (Leggi qui Giovannone si dimette: «Mantengo la parola data» e poi qui L’esordio di Savoni tra astensioni e rifiuti).

«Le cose cambiano»

Daniele Massa

«Vorrei porre l’accento su un altro aspetto – così Massa parlando della staffetta tra Giovannone e Savoni -. Se è vero che ci fossero degli accordi e c’è stata una parola rispettata, che fa onore al consigliere Giovannone, è altrettanto vero che in politica come nella vita le cose cambiano». Le cose cambiano: ovviamente si riferiva anche e soprattutto alla sua situazione personale con Aceto ed il neo presidente del Consiglio.  

«Due anni e mezzo sono lunghi, questo non era né dovuto né scontato – ha aggiunto poi il consigliere di FdI -. Questa votazione esprime soprattutto la compattezza di una maggioranza che, al di là di qualche sfumatura e cambiamento, dimostra al Consiglio comunale e alla Città di essere comunque unita. E voler continuare a lavorare e portare avanti quei progetti per i quali siamo stati votati».

Malgrado l’evidente risentimento, ha praticamente assicurato fedeltà al Caligiore 2. Che è ormai accompagnato dal complimentismo a favore del sindaco: che, dopo non esser stato candidato alle Elezioni Provinciali, Politiche e Regionali, continua a essere ringraziato per l’eredità che lascerà alla Città. E non è più pronto a farsi da parte un’altra volta. Il “problema” è che sono rimaste soltanto le Europee a stretto giro. (Leggi qui E se alla fine Caligiore facesse come Procaccini?).

Verso le prossime Comunali

Al centro i consiglieri Angelo Macciomei e Pasquale Bronzi

Pasquale Bronzi, uscito dalla Lega e diventato capogruppo di FdI, si è poi agganciato: «Condivido appieno le parole di Daniele. Ma quello che si deve manifestare in questa aula consiliare è la compattezza della maggioranza, la forza e la determinazione di questo gruppo in questi due anni e mezzo. Nei prossimi due anni e mezzo daremo sicuramente il meglio per migliorare Ceccano». Sono sfumature diverse, ma non è un mistero (tra gli addetti ai lavori) che Massa e Bronzi siano vicini all’assessore Riccardo Del Brocco.

E Del Brocco resta tra i papabili candidati a sindaco per il post Caligiore. Se Macciomei pare essersi messo al sicuro con lo scudo politico di Forza Italia, pare invece traballare la poltrona della vicesindaco Federica Aceto: assessora ai Servizi Sociali. È la più votata di Ceccano, da sempre fedelissima di Ruspandini, in Giunta con il simbolo di Partito.  Da Fratelli d’Italia, però, si è allontanato il consigliere Massa. Da tempo non si esclude neanche il benservito all’altra quota rosa: la malpancista Ginevra Bianchini, da sempre fedelissima di Caligiore, oggi assessora all’Urbanistica e principale curatrice dei progetti Pnrr.    

Riccardo Del Brocco

Le parole sono importanti, specie se dette da un Sindaco. «Partono i lavori per la riqualificazione del Centro Storico, grazie al finanziamento avuto tramite i Pnrr – ha annunciato l’altro giorno, mentre era partito il cantiere a sorpresa -. La nostra azione politica, grazie a tutta la maggioranza, non si ferma ed anzi continuerà con la messa in opera degli altri finanziamenti avuti sempre grazie ai Pnrr: restauro del Castello dei Conti e messa in sicurezza dell’ex scuola di Borgo Berardi». Grazie a tutta la maggioranza, un po’ più variegata.  

Nonostante questo quadro però e le possibili mancate coperture consiliari, a Ceccano Ruspandini e Caligiore non prevedono rimpasti. Una posizione condivisa con Del Brocco. Per l’onorevole: “Ceccano è un modello di equilibrio e di buon governo… Da noi non si faranno altre staffette ne rotazioni di assessorati”. Forse perché hanno già cambiato due assessori e fatto la staffetta alla presidenza del Consiglio

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright